Val Sesia

Rifugio Ferioli m. 2264

Partecipanti:
 
 Gita effettuata in data : 5/7-Settembre-2008                                                    

 Partenza da: Pedemonte m. 1260
 Dislivello totale : m. 1004
 Difficoltà : E    
 Effettivo cammino h: 3,45


Come arrivarci:
Percorrere la A 26, fino al casello di Romagnano/Ghemme. quindi SS299 fino ad Alagna. Oltrepassato l’abitato si rimonta la parte superiore della valle, prendendo a destra, si attraversa il fiume Sesia e si procede in direzione i Pedemonte, raggiungendo i parcheggi situati nella parte alta.

Lasciata l’auto ci incamminiamo verso monte, fino ad un ponte che attraversiamo, per prendere subito a destra il sentiero che ben presto si trasforma in una  lunga e malagevole scalinata  che risaliamo faticosamente per circa una ventina di minuti. Poi, fortunatamente, terminano i gradoni ed il sentiero prosegue in un rado bosco fino a raggiungere le baite dell’Alpe Mud di qua m. 1887 ( h 1,25 ). Mentre ci concediamo una piccola sosta ristoratrice, dalle baite scorgiamo il rifugio che sorge in alto con la sua bella balconata. Ripreso il cammino, il sentiero prosegue fra sassi e prati inselvatichiti, supera alcuni ruscelli e perviene all’Alpe Venghi m. 2042 ( h 0,20;1,45 ), risaliamo una breve serie di piccoli tornanti ed arriviamo ad un pianoro dove il sentiero si divide ( h 0,15;2,00 ). Prendiamo il ramo di sinistra e percorrendo una rada pietraia, raggiungiamo il rifugio m. 2264 ( h 0,15;2,15 ), su cui ancora è ben evidente lo striscione a ricordo dei recenti festeggiamenti per il 25° di fondazione. Dopo aver pranzato, iniziamo a dar corso alle usuali operazioni che ci permetteranno di essere operativi per il fine settimana, Luciano e Claudio provvedono alla manutenzione e io mi occupo della cucina. Le previsioni meteo, purtroppo, non promettono niente di buono per cui ci corichiamo nella speranza che possano cambiare. La mattina del sabato, malauguratamente, conferma la correttezza delle previsioni e si presenta molto nuvolosa con grandi banchi di nebbia che salgono velocemente dalla valle ed in breve impediscono qualsiasi visuale, fiduciosi prepariamo il pranzo e poi aspettiamo chi non arriverà. Il pomeriggio lo trascorriamo cercando di ingannare alla meglio il tempo; poi verso la serata la temperatura si abbassa e Claudio provvede ad accendere il fuoco e Luciano se ne prende cura. Dense nubi si collocano sul Tagliaferro ed in breve cominciano a scaricare acqua, poco dopo iniziano a scendere, dallo stesso, argentei nastri che rendono la visione della tetra parete, quasi allegra  e rumoreggiante. Ci corichiamo nella speranza di un domani migliore... La mattinata di Domenica si prospetta meglio del previsto, sprazzi di azzurro ci fanno ben sperare. Cominciano a giungere i primi escursionisti di giornata...Dario e Patrizia con l’inseparabile Tobia... che, arrivando da noi, trovano il sapore dell’antico rifugio dove l’accoglienza di noi gestori si concretizza subito in una tazza di tè che sorseggiano molto volentieri mentre si riposano seduti sulla balconata del rifugio. Mentre aspettiamo l’arrivo degli amici che ci hanno confermato la loro presenza, Claudio procede ad avviare la polenta ed ecco che, con nostro grande piacere, compaiono Danilo e Fabio( http://fabio-trekker.blogspot.com/ ), gli inossidabili amici del CAI di Legnano che da bravi e semplici escursionisti, indipendentemente dalla meteo, mantengono le promesse e raggiungono gli amici...non come i camosci da alta quota che con il maltempo temono scivolamenti!?! Fabio è inoltre incaricato di mantener fede ad una promessa...e quindi, in nome e per conto di Deborah, procede alla consegna, poi pranzo e foto ricordo. Nel frattempo giungono altri avventori e, con nostra grandissima sorpresa, arrivano anche Enrica, Ivano ed Alessio per rinnovare quella che oramai consideriamo la tradizione di ritrovarsi al Ferioli. Purtroppo il tempo...vola... e per gli amici giunge l’ora di scendere; a malincuore li salutiamo e ci apprestiamo a superare un’altra notte al rifugio. Le condizioni meteo sembrano migliorare e la notte ci offre uno spettacolo unico, il cielo si fa via via stellato e ciò fa ben sperare per il giorno che verrà. La mattina di buon ora ci alziamo e, come volevasi dimostrare, la giornata si prospetta luminosa e fresca. Effettuate le operazioni di chiusura ci  apprestiamo a scendere, la temperatura esterna è piuttosto bassa ed è meglio indossare il cappellino!!! Lasciamo il rifugio e iniziamo a scendere verso Alagna, arriviamo all’Alpe Mud, giusto in tempo per assistere alla prima colazione di un grazioso vitello, da dove lanciamo un ultimo sguardo al rifugio. Rientriamo nel bosco e discendiamo l’ultimo tratto di sentiero gradinato che in breve ci riporta al punto di partenza al termine di una gestione in parte rovinata dalla pioggia ma comunque per noi, sempre di grande soddisfazione. Ringraziamo tutti gli amici che sono saliti al rifugio per stare in nostra compagnia e a tutti diamo appuntamento all’anno prossimo.