Come arrivarci:
Percorrere la A 26, fino al casello di Romagnano/Ghemme.
quindi SS299 fino ad Alagna. Oltrepassato l’abitato si
rimonta la parte superiore della valle, prendendo a
destra, si attraversa il fiume Sesia e si procede in
direzione i Pedemonte, raggiungendo i parcheggi situati
nella parte alta.
Lasciata l’auto ci incamminiamo verso monte, fino ad un
ponte che attraversiamo, per prendere subito
a destra il sentiero che ben presto si trasforma in una
lunga e malagevole scalinata che risaliamo
faticosamente per circa una ventina di minuti. Poi,
fortunatamente, terminano i gradoni ed il sentiero
prosegue in un rado bosco fino a raggiungere le baite
dell’Alpe
Mud di qua m. 1887 ( h 1,25 ). Mentre
ci concediamo una piccola sosta ristoratrice, dalle
baite scorgiamo il rifugio che sorge in alto con la sua
bella balconata. Ripreso il cammino, il sentiero
prosegue fra sassi e prati inselvatichiti, supera alcuni
ruscelli e perviene all’Alpe
Venghi m. 2042 ( h 0,20;1,45 ),
risaliamo una breve serie di piccoli tornanti ed
arriviamo ad un pianoro dove il sentiero si divide ( h
0,15;2,00 ). Prendiamo il ramo di sinistra e
percorrendo una rada pietraia, raggiungiamo il rifugio
m. 2264 ( h 0,15;2,15 ), su cui ancora è ben
evidente lo
striscione a ricordo dei recenti
festeggiamenti per il 25° di fondazione. Dopo aver
pranzato, iniziamo a dar corso alle usuali operazioni
che ci permetteranno di essere operativi per il fine
settimana,
Luciano e Claudio provvedono alla manutenzione
e io mi occupo della cucina. Le previsioni meteo,
purtroppo, non promettono niente di buono per cui ci
corichiamo nella speranza che possano cambiare. La
mattina del sabato, malauguratamente, conferma la
correttezza delle previsioni e si presenta molto
nuvolosa con
grandi banchi di nebbia che salgono
velocemente dalla valle ed in breve impediscono
qualsiasi visuale, fiduciosi prepariamo il pranzo e poi
aspettiamo chi non arriverà. Il pomeriggio lo
trascorriamo
cercando di ingannare alla meglio il tempo;
poi verso la serata la temperatura si abbassa e
Claudio provvede ad accendere il fuoco e
Luciano se ne prende cura. Dense nubi si
collocano sul Tagliaferro ed in breve cominciano a
scaricare acqua, poco dopo iniziano a scendere, dallo
stesso,
argentei nastri che rendono la visione della
tetra parete, quasi allegra e rumoreggiante. Ci
corichiamo nella speranza di un domani migliore... La
mattinata di Domenica si prospetta meglio del previsto,
sprazzi di azzurro ci fanno ben sperare. Cominciano a
giungere i primi escursionisti di giornata...Dario
e Patrizia con l’inseparabile Tobia... che,
arrivando da noi, trovano il sapore dell’antico rifugio
dove l’accoglienza di noi gestori si concretizza subito
in una tazza di tè che sorseggiano molto volentieri
mentre si riposano seduti sulla balconata del rifugio.
Mentre aspettiamo l’arrivo degli amici che ci hanno
confermato la loro presenza,
Claudio procede ad avviare la polenta ed ecco
che, con nostro grande piacere, compaiono
Danilo e Fabio(
http://fabio-trekker.blogspot.com/ ),
gli inossidabili amici del CAI di Legnano che da bravi e
semplici escursionisti, indipendentemente dalla meteo,
mantengono le promesse e raggiungono gli amici...non
come i camosci da alta quota che con il maltempo temono
scivolamenti!?! Fabio è inoltre incaricato di mantener
fede ad una promessa...e quindi, in nome e per conto di
Deborah,
procede alla consegna, poi
pranzo e
foto ricordo. Nel frattempo giungono altri
avventori e, con nostra grandissima sorpresa, arrivano
anche
Enrica, Ivano ed Alessio per rinnovare quella
che oramai consideriamo la tradizione di ritrovarsi al
Ferioli. Purtroppo il tempo...vola... e per gli amici
giunge l’ora di scendere; a malincuore li salutiamo e ci
apprestiamo a superare un’altra notte al rifugio. Le
condizioni meteo sembrano migliorare e
la notte ci offre uno spettacolo unico, il
cielo si fa via via stellato e ciò fa ben sperare per il
giorno che verrà. La mattina di buon ora ci alziamo e,
come volevasi dimostrare,
la giornata si prospetta luminosa e fresca.
Effettuate le operazioni di chiusura ci
apprestiamo a scendere, la temperatura esterna è
piuttosto bassa ed
è meglio indossare il cappellino!!! Lasciamo
il rifugio e iniziamo a scendere verso Alagna, arriviamo
all’Alpe Mud, giusto in tempo per assistere alla
prima colazione di un grazioso vitello,
da dove lanciamo un
ultimo sguardo al rifugio.
Rientriamo nel bosco e discendiamo l’ultimo tratto di
sentiero gradinato che in breve ci riporta al punto di
partenza al termine di una gestione in parte rovinata
dalla pioggia ma comunque per noi, sempre di grande
soddisfazione. Ringraziamo tutti gli amici che sono
saliti al rifugio per stare in nostra compagnia e a
tutti diamo appuntamento all’anno prossimo.
|