Sempione

Corwetsch m.2024

Partecipanti:
 
 Gita effettuata in data : 30-Luglio-2008                                                    

 Partenza da: Ramserna m. 960
 Dislivello totale : m. 1064
 Difficoltà : E   
 Effettivo cammino h: 4,45

Come arrivarci: Si percorre l’autostrada A26 sino a Domodossola, quindi si procede lungo la SS 33 del Sempione sino a Iselle. Superato il Confine di Stato a Gondo, si prosegue verso il Passo del Sempione per poco più di 1 Km. arrivando al primo tornante dove, dinanzi alla strapiombante parete della Pala di Gondo, si lascia l’auto nell’apposito spazio sulla sinistra. 

L’escursione odierna viene purtroppo effettuata in mancanza di Claudio, assente per ferie, ma con la gradita partecipazione di Gianmario...già tesserato in precedenza e del nuovo associato Massimo al quale assegniamo la tessera N° 7. Raggiunto il punto di partenza, mentre ultimiamo i preparativi, il nostro sguardo viene inevitabilmente attratto dalla parete verticale che si innalza davanti ai nostri occhi e la cui visione ci accompagnerà per buona parte del percorso. Flavio (www.cappef.com) inizia ad immortalare con i suoi scatti tutto quanto ci circonda, mentre Franco, Gianmario e Massimo, unitamente al sottoscritto, non possono fare a meno di guardare ammirati questa interminabile parete.  Imbocchiamo il sentiero, ben indicato da cartelli segnavia che risulta subito poco, se non per nulla battuto, ed invaso da rovi e sterpaglie che rendono difficoltoso seguirne la traccia. Sulla base di antichi e piacevoli ricordi, seguiamo la traccia che piega a sinistra e giungiamo ad un dosso da cui iniziamo  a salire ripidamente nel rado bosco fattosi nel frattempo più pulito, in cui risultano ancora visibili i segnavia che oramai vanno lentamente sbiadendo. Usciti dal bosco,  raggiungiamo la radura dove sorge l’imponente costruzione dell’alpe Presa Bruciata m. 1358 (h0,45). Risalito il pendio,  procediamo verso destra addentrandoci nella valle, attraversiamo il torrente per riprendere a salire; robuste passerelle, ancora in buono stato di conservazione, ci aiutano a superare alcuni canali a strapiombo sul sottostante fondovalle e seguitiamo nell’ombreggiato bosco. Continuando lungo la costa boscosa, giungiamo nella inselvatichita spianata dell’Alpe Cima m. 1601 (h0,40;1,25). Dalle baite, imbocchiamo a sinistra la traccia che entra nel bosco e percorriamo la lunga diagonale che ci riporta verso il vallone fino ad arrivare sotto una scoscesa parete da cui parte un ripido canale che risaliamo, in tutta sicurezza, aiutati anche dalla presenza di corde fisse. Giunti alla sommità, sbuchiamo sulla balconata da cui il sentiero procede molto più agevolmente, raggiungiamo i ruderi di antiche costruzioni e ci dirigiamo a sinistra ad attraversare un rigagnolo che scorre pianeggiante per pervenire successivamente all’Alpe Corwetsch m. 2024 (h0,55;2,20) dove, nei pressi di una inquietante scultura, scattiamo la foto ricordo. Dall’alpe, camminiamo lungo il sentiero che, piegando verso sinistra, percorre il falsopiano e ci introduce alle baite dell’Alpe di Gise m. 2030, da qui seguiamo la pista che in leggera discesa prosegue fino a raggiungere Erblatte m. 1946 (h0,25;2,45), continuiamo poi nella nostra calata fino a che giungiamo nella stupenda e verdeggiante conca di Alpje m. 1580 (h0,20;3,05) dove sostiamo per consumare il nostro veloce spuntino. Da Alpje discendiamo lungo l’antico sentiero che ci evita di percorrere la strada asfaltata, di servizio all’alpe, e superate diverse vallecole e canaloni, ci deposita sulla strada del Sempione in località Alte Kaserne m.1157 (h1,00;4,05). A questo punto non ci resta che percorrere il fastidioso tratto di strada che ci riporta alla macchina camminando lungo la statale, ma ecco che quel “ diavolo ″ di Flavio che... una ne fa e cento ne pensa, propone di portarci sulla opposta sponda ( intesa come del fiume ) e scendere seguendo il tracciato del sentiero Stockalper. Tutti accettiamo di buon grado la proposta e dopo esserci dissetati alla fontanella della linda, e ben curata, area attrezzata, valichiamo su di un modernissimo ponte il torrente e ci incamminiamo lungo il bel sentiero. Superando aeree passerelle, che ci offrono suggestive visioni della acque sottostanti, raggiungiamo le casermette, in cui sono ancora visibili le postazioni militari poste a difesa del territorio, percorriamo in galleria i bellissimi camminamenti e mentre commentiamo le spettacolari visioni, quasi senza accorgerci, siamo di nuovo al punto da cui ha avuto inizio questa bella camminata (h0,40;4,45) resa stupenda dalla variante effettuata e per la quale siamo a ringraziare ancora una volta il... mitico ed inimitabile Cappef, per gli amici Flavio!