Val Antigorio

Coipo e i suoi alpeggi m.1407

Partecipanti:
 Gita effettuata in data : 23-Dicembre-2008                                                       

 Partenza da: Altoggio m. 700
 Dislivello totale : m. 707
 Difficoltà : E    
 Effettivo cammino h: 3,30


Come arrivarci:
Percorrere la A 26 sino a Gravellona Toce, proseguire sulla S.S. 33 del Sempione sino all’uscita di Montecrestese. Seguire le indicazioni per Altoggio; superare le frazioni di Giosio, Oro e Naviledo  raggiungendo la piazza della frazione dove si parcheggia.

Le abbondanti nevicate del momento hanno reso azzardato avventurarsi su terreni scoscesi per cui, ad evitare pericoli, abbiamo deciso di chiudere l’anno escursionistico da dove avevamo iniziato, ritorniamo a visitare il comprensorio degli alpeggi  di Coipo. Il luogo ci è oramai familiare e sappiamo che salirvi con la neve, altro non è che una piacevole e divertente camminata priva di difficoltà. Unica variante, rispetto alla salita precedente, è la grande assenza del nostro Magnifico Rettore,  Flavio ( www.cappef.com )  impegnato in questo periodo in un gravoso ciclo di... meeting gastronomici. Raggiunta la frazione di Altoggio, il cui toponimo sintetizza con immediatezza la sua natura di poggio elevato, ci incamminiamo verso il centro del simpatico paese dove troneggia il monumentale lavatoio ( per definizione...il parlamento delle donne )  con le sue pietre levigate da chissà quanti bucati. Percorse le anguste stradine, raggiungiamo l'estrema periferia del paese per immetterci nel bosco che risaliamo celermente prima di sbucare sulla carrozzabile che sale in Val Agarina. Procediamo lungo la strada sino ad un bivio dove, piegando a sinistra, seguiamo le indicazioni per Coipo-Alagua (h0,15). Seguiamo in parte la strada ed in parte il sentiero per risalire i ripidi tornanti che ci permettono di guadagnare rapidamente quota lungo l’itinerario che risale il Monte Gaggio; raggiungiamo prima la Cappella dei Genovesi m. 976 (h0,15;0,30) poi oltrepassiamo diverse altre edicole votive disseminate lungo il percorso. Strada facendo, incontriamo Alessandro che sta salendo all’Alpe Gaggio  dove sta ristrutturando una baita e approfittando della strada innevata, si rimorchia un notevole carico. Noi diamo a vedere di aiutarlo e ci guadagniamo un invito a bere un caffé sulla via del ritorno. Salutiamo l’amico e continuiamo nella nostra salita, lo sguardo si apre con una magnifica vista su tutto il sottostante piano Ossolano, illuminato dal sole. Con la visione di uno  sbalorditivo panorama, giungiamo al Santuario della Madonna di San Luca (h0,30;1,00) che dai suoi 1156 m. domina su tutte le frazioni di Montecrestese. Nonostante la quota modesta, ad ogni passo lo spettacolo dei monti, da quelli di Devero e Formazza sino a quelli di Vigezzo è sempre più seducente. Gian Mario, che non è mai salito da queste parti, è letteralmente entusiasmato dallo stupendo panorama. La  neve è alta ed il caldo sole incomincia a scioglierla per cui è meglio non abbandonare la strada, provvidenzialmente battuta dal gatto, passo dopo passo, raggiungiamo l’ampio pianoro su cui sono distribuite le prime baite delle Alpi di Coipo m. 1407(h0,40;1,40). Continuando raggiungiamo le stupende baite di Giovera superiore e ci dirigiamo verso Giovera inferiore (h0,20;2,00), dove ci accomodiamo per consumare il nostro spuntino e, accoccolati al  caldo sole, mentre facciamo riposare le ciaspole ci godiamo lo stupendo panorama. Scattiamo la consueta foto ricordo per poi riprendere la via di discesa che compiremo ripercorrendo la strada fatta in salita, con l’eccezione di qualche deviazione. Superiamo nuovamente l’Oratorio di San Luca e commentiamo la mancata presenza del folletto, anche se abbiamo la netta sensazione di essere osservati... forse sarà solo suggestione!?! Raggiunto l’Alpe Gaggio, raccogliamo l’invito fattoci da Alessandro e passiamo a trovarlo. Accogliendoci molto cordialmente, interrompe le sue attività per mostrarci i bellissimi lavori fatti, e quelli in corso d’opera, dalle sue parole si rivelano la passione con cui sta ridando vita ad un alpe oramai in avanzato stato di abbandono e l’amore per la montagna. Poi con estrema cortesia ci prepara un graditissimo caffé corredato di ammazza caffè e altre varie bevande. E’ piacevolissimo intrattenersi a chiacchierare con Alessandro, ma purtroppo dobbiamo rientrare a casa, per cui salutiamo e ringraziamo l’amico, auguriamo un Buon Natale a lui e alla sua famiglia e... vista l’ospitalità... ci offriamo di controllare l’avanzamento lavori  in occasione dei nostri futuri passaggi da queste parti!!! Riprendiamo a scendere sulla neve che, abbassandosi di quota, è oramai marcia e si frantuma ad ogni nostro passo. Contenti e soddisfatti, in breve raggiungiamo l’auto (h1,30;3,30)  dove termina questa nostra ennesima stupenda escursione. Osservando i volti di Gian Mario e Claudio è percepibile la soddisfazione per l’andamento della giornata, salutandoci ci ripromettiamo di compiere quanto prima un’altra uscita in un qualsiasi luogo delle nostre sempre belle montagne.