Come arrivarci:
Percorrere la A 26 sino a Gravellona Toce, proseguire
sulla S.S. 33 del Sempione sino all’uscita di
Montecrestese. Seguire le indicazioni per Altoggio;
superare le frazioni di Giosio, Oro e Naviledo
raggiungendo la piazza della frazione dove si
parcheggia.
![](../Cartine%20in%20miniatura/Altoggio%20%20Coipo/Cartina%20420x.jpg)
Le
abbondanti nevicate del momento hanno reso azzardato
avventurarsi su terreni scoscesi per cui, ad evitare
pericoli, abbiamo deciso di chiudere l’anno
escursionistico da dove avevamo iniziato, ritorniamo a
visitare il comprensorio degli alpeggi di Coipo. Il
luogo ci è oramai familiare e sappiamo che salirvi con
la neve, altro non è che una piacevole e divertente
camminata priva di difficoltà. Unica variante, rispetto
alla salita precedente, è la grande assenza del nostro
Magnifico Rettore, Flavio (
www.cappef.com ) impegnato in questo periodo
in un gravoso ciclo di... meeting gastronomici.
Raggiunta la frazione di Altoggio, il cui toponimo
sintetizza con immediatezza la sua natura di poggio
elevato, ci incamminiamo verso il centro del simpatico
paese dove troneggia il
monumentale lavatoio ( per definizione...il
parlamento delle donne ) con le sue
pietre levigate da chissà quanti bucati.
Percorse le
anguste stradine, raggiungiamo l'estrema
periferia del paese per immetterci nel bosco che
risaliamo celermente prima di sbucare sulla carrozzabile
che sale in Val Agarina. Procediamo lungo la strada sino
ad un bivio dove, piegando a sinistra, seguiamo le
indicazioni per Coipo-Alagua (h0,15). Seguiamo in
parte la strada ed in parte il sentiero per risalire i
ripidi tornanti che ci permettono di guadagnare
rapidamente quota lungo l’itinerario che risale il Monte
Gaggio; raggiungiamo prima la
Cappella dei Genovesi m. 976 (h0,15;0,30)
poi oltrepassiamo diverse altre edicole votive
disseminate lungo il percorso. Strada facendo,
incontriamo
Alessandro che sta salendo all’Alpe
Gaggio
dove sta ristrutturando una baita e
approfittando della strada innevata, si rimorchia un
notevole carico. Noi
diamo a vedere di aiutarlo e ci guadagniamo
un invito a bere un caffé sulla via del ritorno.
Salutiamo l’amico e continuiamo nella nostra salita, lo
sguardo si apre con una magnifica vista su tutto il
sottostante piano Ossolano,
illuminato dal sole. Con la visione di uno sbalorditivo
panorama, giungiamo al
Santuario della Madonna di San Luca (h0,30;1,00)
che dai suoi 1156 m. domina su tutte le frazioni di
Montecrestese. Nonostante la quota modesta, ad ogni
passo lo
spettacolo dei monti, da quelli di Devero e
Formazza sino a quelli di Vigezzo è sempre più
seducente.
Gian Mario, che non è mai salito da queste
parti, è letteralmente entusiasmato dallo stupendo
panorama. La neve è alta ed il caldo sole incomincia a
scioglierla per cui è meglio non abbandonare la strada,
provvidenzialmente battuta dal gatto, passo dopo passo,
raggiungiamo l’ampio pianoro su cui sono distribuite le
prime baite delle
Alpi di Coipo m. 1407(h0,40;1,40).
Continuando raggiungiamo le stupende baite di
Giovera superiore e ci dirigiamo verso
Giovera inferiore (h0,20;2,00), dove
ci accomodiamo per consumare il nostro spuntino e,
accoccolati al caldo sole, mentre
facciamo riposare le ciaspole ci godiamo lo
stupendo panorama. Scattiamo la consueta
foto ricordo per poi riprendere la via di
discesa che compiremo ripercorrendo la strada fatta in
salita, con l’eccezione di qualche deviazione. Superiamo
nuovamente l’Oratorio di San Luca e commentiamo la
mancata presenza del folletto, anche se abbiamo la netta
sensazione di essere osservati... forse sarà
solo suggestione!?! Raggiunto l’Alpe Gaggio, raccogliamo
l’invito fattoci da Alessandro e passiamo a trovarlo.
Accogliendoci molto cordialmente, interrompe le sue
attività per mostrarci i bellissimi lavori fatti, e
quelli in corso d’opera, dalle sue parole si rivelano la
passione con cui sta ridando vita ad un alpe oramai in
avanzato stato di abbandono e l’amore per la montagna.
Poi con estrema cortesia ci prepara un graditissimo
caffé corredato di ammazza caffè e altre varie bevande.
E’ piacevolissimo intrattenersi a
chiacchierare con Alessandro, ma purtroppo
dobbiamo rientrare a casa, per cui salutiamo e
ringraziamo l’amico, auguriamo un Buon Natale a lui e
alla sua famiglia e... vista l’ospitalità... ci offriamo
di controllare l’avanzamento lavori in occasione
dei nostri futuri passaggi da queste parti!!!
Riprendiamo a scendere sulla neve che,
abbassandosi di quota, è oramai marcia e si frantuma ad
ogni nostro passo. Contenti e soddisfatti, in breve
raggiungiamo l’auto (h1,30;3,30) dove termina
questa nostra ennesima stupenda escursione. Osservando i
volti di Gian Mario e Claudio è percepibile la
soddisfazione per l’andamento della giornata,
salutandoci ci ripromettiamo di compiere quanto prima
un’altra uscita in un qualsiasi luogo delle nostre
sempre belle montagne.
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