Valle Antigorio

                     Anello di Crodo

 
 Gita effettuata in data: 02-N0vembre-2022                                                         

 Partenza da: Crodo m. 527
 Dislivello totale: m. 378
 Difficoltà: E
 Effettivo cammino h: 4,15

Come arrivare: Percorrere la A26 sino a Gravellona Toce, proseguire seguendo la Statale del Sempione, sino all’uscita per Crodo. Arrivati a Crodo, si lascia l’auto in Via Circonvallazione, nel parcheggio antistante la Latteria Antigoriana.

 

Altra uscita per continuare nel percorso riabilitativo delle nostre articolazioni con l’intento di smaltire la ruggine che vi si è accumulata in questo lungo periodo di fermo, per far ciò, anche oggi abbiamo scelto un cammino non molto impegnativo che già abbiamo percorso in occasione della visita ai Presepi sull’acqua nell’ormai lontano 2014, il tempo scorre veramente molto velocemente. Andremo a ripercorrere il giro ad anello che da Crodo ci porterà alla scoperta di antiche mulattiere, baite, affascinanti boschi e delle numerose frazioni.Lasciata l’auto ci si inoltra nelle vie interne del paese seguendo le indicazioni per Mozzio poste sui cartelli segnaletici e seguendo i segnavia G07 si sale su mulattiera alle località di Boarengo (590m.), Rondola (678m.) dove spicca una bella torre. Si taglia diverse volte la strada asfaltata che sale alle frazioni ma giunti poco sotto Mozzio si prende a sinistra per andare a Smeglio (753m.), nella località è collocato il Santuario della Madonna della Vita. Proseguiamo nel cammino e saliamo alla frazione di Mozzio (820m.) dove si trova la chiesa parrocchiale di S. Giacomo. Dal centro di Mozzio seguiamo il percorso siglato G07 che sale in direzione di Foppiano abbandonandolo poco oltre per proseguire a destra e continuare sul sentiero che attraverso prati ancora molto verdi, raggiungere Viceno (890m.) dove ha sede la Casa Museo della Montagna. Il museo, da noi visitato nella precedente occasione, riproduce una tipica abitazione del secolo scorso articolata in tre ambienti: cucina, camera e cantina, arredati con tutti gli oggetti della tradizione. Nella cucina si trovano gli essenziali arredi, il camino e le stoviglie in legno; nella camera da letto la tipica “tela da ca’”. Sono inoltre esposti i costumi tradizionali degli uomini, delle donne e dei bambini; gli attrezzi utilizzati per coltivare la terra, per la lavorazione del latte e per la caccia e, nella stanza del telaio, gli strumenti per la lavorazione delle fibre tessili. Continuando nel cammino perveniamo alla cappella in località Vinun (806m.), lasciamo a destra  il sentiero  che porta a Fariolo e procediamo a Sinistra per Cravegna (850m.) che visitiamo. Riprendiamo il cammino verso Fariolo dove incrociamo il percorso F11 che seguiamo per scendere di nuovo a Crodo passando dalla località di Navasco. La mulattiera diventa molto larga e con un paio di tornanti arriva al ponte sul Torrente Alfenza da cui prosegue una pista all’inizio sterrata e poi asfaltata che riporta ad incrociare la strada Crodo–Mozzio e quindi, ritornati in centro paese raggiungiamo il parcheggio dove ci attende l’auto.

Crodo aveva le miniere d’oro ma la vera fortuna erano i rigogliosi prati, quindi l’allevamento. La morfologia del territorio, degradante dalle aspre rocce del Monte Cistella, modellato dall’antico ghiacciaio della Toce; la grande quantità di acqua con sorgenti che hanno dato vita a “Fonti termali” e all’industria del “Crodino” hanno fatto nascere numerose frazioni che racchiudono antiche storie.
 

Bella e tranquilla escursione in luoghi poco conosciuti ma ricchi di fascino e di storia da effettuare in qualsiasi stagione.