Valle Antigorio

Anello di Crodo

Partecipanti:
 Gita effettuata in data:21-Dicembre-2014                                                      

 Partenza da: Crodo m. 527
 Dislivello totale: m.425
 Difficoltà: E
 Effettivo cammino h: 3,00

Come arrivare: Percorrere la A26 sino a Gravellona Toce, proseguire seguendo la Statale del Sempione, sino all’uscita per Crodo. Arrivati a Crodo, si lascia l’auto nel parcheggio antistante l’ufficio turistico.

Il paese di Crodo, si trova ai piedi della imponente catena del Monte Larone, e del Monte Cistella, ed è situato all'inizio della  Valle Antigorio di cui ne è il primo municipio. Il piccolo comune è rinomato e conosciuto per l’esistenza degli stabilimenti delle celebri Terme di Crodo, scoperte ai primi dell'ottocento, le cui acque sono indicate nelle malattie dell'intestino e dello stomaco, più recentemente il "Crodino": l'aperitivo monodose analcolico per antonomasia, ha provveduto a farne conoscere il nome in tutto il mondo. Altra attività che ha reso nota Crodo e la zona limitrofa, è la tradizionale estrazione del Serizzo: pietra ornamentale molto apprezzata e ricercata per le sue resistenze a vari tipi di sollecitazioni, molto utilizzata per l’arredo urbano e nell’edilizia. Accanto a questa industria convive l'antica tradizione contadina che ancora presenta nella zona l’esistenza di alcune aziende agricole. Il territorio, abbastanza vasto, include diverse frazioni quali:  Mozzio Viceno e Cravegna,  distribuite su terrazze ben esposte al sole che, grazie alla loro posizione, sono apprezzate località turistiche. La pietra e l’acqua, gli elementi che caratterizzano la valle e le sue frazioni, in occasione di queste festività vengono accomunate dalla iniziativa che propone la  mostra dei “ Presepi sull’acqua ” percorso che porta il visitatore alla riscoperta di lavatoi, fontane e corsi d’acqua. Approfittando di questo evento, che già da solo varrebbe la visita, stabiliamo di effettuare il percorso ad anello che da Crodo ci porterà alla scoperta di antiche mulattiere, baite, affascinanti boschi e  delle frazioni in cui potremo visionare i presepi realizzati con cura da ogni comunità. Lasciamo l’auto e dirigendoci verso Crodo partiamo per la nostra camminata, entriamo in paese dove di fronte al Ristorante Marconi troviamo il primo dei tanti presepi che incontreremo lungo il cammino, allestito a cura del ristorante stesso con l’utilizzo di materiali attinenti alla ristorazione. Proseguiamo verso il centro e visionati altri presepi, giunti alle spalle del Foro Boario, troviamo le indicazioni per il sentiero G07 e piegando a sinistra prendiamo la bella mulattiera che taglia i tornanti della strada e attraverso i prati raggiungiamo il borgo di Rondola. Proseguiamo nel cammino e saliamo alla frazione di Mozzio m.820 dove si trovano la chiesa parrocchiale di S. Giacomo e il   Santuario della Madonna della Vita, la cui origine risale al 1614. Qui incontriamo e facciamo conoscenza con il sig. Marra,  che ci aspetta per accompagnarci a Viceno dove molto cortesemente ci permette di visitare la Casa Museo della Montagna. La sua passione per la montagna e per la valle in cui vive è ampiamente documentata nel suo sito (www.mozzio.it) dove, da appassionato cultore dei luoghi, ne riporta molteplici notizie. Percorso un breve tratto su strada asfaltata, giriamo a sinistra ed imbocchiamo l’evidente mulattiera acciottolata che sale nei prati fino a raggiungere un tratto pianeggiante che porta all’Albergo Edelweiss e quindi all’Oratorio e al centro di Viceno dove, in un’antica abitazione contadina, ha sede la Casa Museo della Montagna. Il sig. Marra, molto cortesemente, ci guida nella visita al museo che riproduce una tipica abitazione del secolo scorso articolata in tre ambienti: cucina, camera e cantina, arredati con tutti gli oggetti della tradizione. Nella cucina si trovano gli essenziali arredi, il camino e le stoviglie in legno; nella camera da letto la tipica “tela da ca’”. Sono inoltre esposti i costumi tradizionali degli uomini, delle donne e dei bambini; gli attrezzi utilizzati per coltivare la terra, per la lavorazione del latte e per la caccia e, nella stanza del telaio, gli strumenti per la lavorazione delle fibre tessili. Terminata l’istruttiva oltre che piacevole visita al museo, visioniamo il bellissimo presepio collocato nel lavatoio della frazione, lavatoio che curiosamente conserva al suo interno un camino per riscaldare le donne che vi si recavano. Raggiunti gli ultimi prati della frazione, scattiamo una foto ricordo con il nostro cortese e gentilissimo accompagnatore che salutiamo iniziando a scendere verso la strada asfaltata da cui scendiamo a destra per recarci nel punto vendita dell’Azienda Agricola Bernardini dove, in previsione delle imminenti festività, ci approvvigioniamo degli eccellenti prodotti di loro produzione. Terminati gli acquisti ci rimettiamo in cammino e scendiamo lungo la trattorabile che, raggiunta una cappelletta, scende fino all’edificio di una centralina privata. Da qui si prosegue su sentiero attraversando il Torrente Alfenza e si risale dall’altra parte su un bel tratto di mulattiera che porta in località Vinun. Raggiunta un’altra cappelletta prendiamo a sinistra la bella mulattiera che in breve conduce alla Chiesa di Cravegna dedicata a San Giulio. Dopo una visita a Cravegna  ed ai suoi presepi ritorniamo sui nostri passi fino a raggiungere la cappelletta prima della località Vinun e a questo punto inizia la discesa toccando le località Fariolo e Navasco. La mulattiera diventa molto larga e con un paio di tornanti arriva al ponte sul Torrente Alfenza da cui prosegue una pista all’inizio sterrata e poi asfaltata che riporta ad incrociare la strada Crodo – Mozzio e quindi ritornati in centro paese scendiamo al Parco delle Terme dove ci attende l’auto.

Bella e tranquilla escursione in luoghi poco conosciuti ma ricchi di fascino e di storia da effettuare quando non si ha voglia di pestare la neve che alle alte quote ha già coperto il suolo.