Valsesia

Alpe Vasnera m. 1731

Partecipanti:
 Gita effettuata in data:28-Settembre-2012                                                      

 Partenza da: Campertogno/fraz. Tetti m.827
 Dislivello totale: m. 904
 Difficoltà: E/EE
 Effettivo cammino h: 5,45

Come arrivarci: Percorrere la A 26, da cui si esce al casello di Romagnano Sesia /Ghemme. Si prosegue lungo la Statale 229 fino a Varallo: da qui la strada per  Alagna Valsesia si snoda lungo la Val Grande, attraversati i paesi di  Balmuccia, Scopa, Scopello, Piode si perviene a Campertogno.


Terminate le lunghe vacanze decidiamo di effettuare una gita relativamente tranquilla per riprendere i ritmi e soprattutto la gamba. Decidiamo così di andare a far visita all’amico Sergio: il pastore di Campertogno con il quale abbiamo stabilito un vero rapporto di amicizia e che ritorniamo a trovare almeno una volta all’anno. La descrizione della salita è da noi già stata descritta ampiamente in occasione delle precedenti escursioni per cui, essendo la via di accesso sempre la stessa, mi limito ad una veloce riassunto. Arrivati a Campertogno, attraversiamo il fiume Sesia e raggiungiamo la frazione Tetti dove parcheggiamo l’auto. Lasciamo l’abitato e ci incamminiamo lungo la mulattiera che inizia a salire per portarsi, in località Scarpiolo, sulla balza scoscesa dove sorge l’Oratorio della Madonna degli Angeli. Mantenendoci sullo sperone che discende dal Sasso Bruciato entriamo nel territorio del Selletto m. 975 ed incontriamo il bivio per l’itinerario N° 72 che lasciamo sulla destra. Inoltrandoci  nel bosco, attraversiamo un piccolo rio e continuiamo a risalire la bella mulattiera ai cui lati sorgono le quindici edicole votive dedicate alla Vergine Maria. All’uscita dal bosco, perveniamo allo spiazzo su cui sorge il santuario della Madonna del Callone m. 1092 (h0,35) dedicato alla visitazione, eretto nel 1512 e successivamente ampliato. Il piazzale antistante l’antica chiesetta è un vero e proprio balcone sulla valle dal quale si possono ammirare quasi tutte le frazioni di Campertogno. Proseguiamo lungo il percorso che si inoltra nella faggeta e perveniamo al  pianoro dell'Argnaccia m. 1183 (h0,15;0,50), che si stende su un'ampia terrazza glaciale, subito appare la cappella denominata "del laghetto", percorriamo il pianeggiante sentiero e ci attardiamo a gironzolare per l’alpe scoprendolo in tutti i suoi angoli più discosti e caratteristici. Ultimata la visita, lasciamo l'Argnaccia con le sue case quasi tutte restaurate ed il suo piccolo laghetto. Lasciate raffreddare le fotocamere, proseguiamo in leggera salita e raggiungiamo l’Alpe Cuna m. 1260 (h0,10;1,00), il suono dei campanacci ci fa intendere che stiamo per ritrovare l’amico. Infatti così è, raggiungiamo le casere dell’alpe e troviamo Sergio intento a governare le sue capre mentre alla mandria di bovine, fanno buona guardia due novelli “ apprendisti pastori ″. Vista l’ora, decidiamo di proseguire per raggiungere l’Alpe Vasnera e, salutato l’amico, tralasciamo il segnavia N° 78b che porta al Becco della Guardia e raggiungiamo il Cangello m. 1364 (h0,15;1,15), un bellissimo alpeggio con la sua fontana e l’immancabile chiesetta dedicata a San Bernardo, circondata da magnifiche montagne e da boschi di abeti e faggi. Dopo le foto di rito, riprendiamo il cammino e ci indirizziamo a sinistra verso le baite dell’Alpe Cascine m. 1420 (h0,15;1,30). Superato l’alpe, risaliamo la valletta in cui sono adagiate le baite di Campo di Frei m. 1477. Oltrepassati i ruderi, il sentiero arriva ad un bivio, a destra si prosegue in direzione dell’Alpe Vasnera, mentre a sinistra una esile traccia porta a raggiungere la Punta Vasnera. Trattandosi di una punta, per altro già salita nel corso di una precedente escursione, Flavio www.cappef.com è pervaso dall’ inquietudine che si impossessa di lui quando si trova in presenza di una cima e decide di raggiungerla dandoci appuntamento all’alpe. Io e Claudio, proseguiamo sul sentiero principale che entra in un bosco di larici per guadagnare la Sella m. 1583 che si spalanca sul contrafforte che divide la Valle Artogna dal Vallone Massero (h0,30;2,00). Il sentiero prosegue fra rododendri e radi abeti ed in moderata salita si sviluppa sul fianco meridionale della Valle Artogna sino a raggiungere l’Alpe Vasnera m. 1731 (h 0,45;2,45). Qui effettuiamo la sosta ed in attesa dell’arrivo di Flavio ci ristoriamo, il tempo di mangiare un panino ed ecco che “ Iron Man ″ lancia il suo caratteristico urlo di riconoscimento ed  in breve si unisce a noi giusto in tempo per scattare la classica foto ricordo. Da questo alpeggio, dove nel 2009 abbiamo trascorso tre bellissimi giorni in compagnia di Sergio, scendiamo lungo il percorso non segnato e oggi decisamente wilderness, che ci permette di raggiungere l’Alpe Casere di Sotto (h0,45;3,30). Dall’alpe scendiamo sino a giungere in prossimità dei basamenti del ponte, inesistente in quanto travolto dalla slavina, e ci ritroviamo a dover attraversare il Torrente Artogna, che a causa delle recenti piogge, presenta una notevole portata d’acqua. Senza perderci d’animo, leviamo gli scarponi e ci apprestiamo a guadare il corso d’acqua. Dopo un rigenerante idromassaggio, raggiungiamo la sponda opposta e ci immettiamo sulla mulattiera che, contrassegnata dal segnavie N°71, scende dal Colle della Meia (h0,30;4,00). Il percorso si snoda in un folto bosco di faggi ed abeti e raggiunge il pianoro in cui  è stato edificato l’Oratorio di Campello dedicato alla Madonna della Neve (h0,30;4,30), per poi proseguire e attraversare il ponte che immette in una stupenda faggeta in cui incontriamo prima il segnavie N° 71°  che seguiamo fino ad incrociare il bivio per l’itinerario N° 72 (h0,45;5,30) che percorriamo sino a ritornare sul sentiero che sale all’Argnaccia e da  noi seguito al mattino (h0,15;5,45) dove si chiude l’anello della bellissima escursione odierna. Dal bivio ripercorriamo in discesa il breve percorso fatto al mattino e ritorniamo alla frazione Tetti dove, risaliamo in auto ( h0,15;5,45).

NB: Fino all’Alpe Vasnera difficoltà E, il rientro dalla Valle Artogna è solo ed esclusivamente per EE.

L’itinerario “escursionistico ” è annoverato tra i “ Sentieri dell’arte sui monti della Valsesia ” e si sviluppa nel territorio dell’Alta Valgrande del Sesia. Maggiori informazioni al riguardo sono reperibili consultando il sito: http://www.giannimolino.it/Home.php