ESPERIENZA IN ALPEGGIO 

Raggiungiamo i pascoli d’alta quota dell’Alpe Vasnera m. 1731 che sono le ore 11,45...dopo tre faticose ore di cammino, veniamo accolti calorosamente da Sergio che subito si premura di metterci a nostro agio facendoci vedere dove ci possiamo accomodare durante la nostra permanenza. Facciamo conoscenza anche con Stefano, un simpaticissimo e laborioso ragazzo Romeno che aiuta Sergio nella quotidianità dell’alpe. Terminati i loro lavori, Sergio propone di fare una pastasciutta, che condiremo con lo squisito ragù preparato da Claudio, da abbinare ad una altrettanto squisito piatto preparato da Sergio. Al termine del pranzo Sergio e Stefano devono scendere fino all’Alpe Casere di Sotto dove devono delimitare una zona di pascolo, scendiamo anche noi in loro compagnia per renderci conto del lavoro e...della strada che percorre un pastore. Raggiunto l’alpeggio, lasciamo gli amici e ci incamminiamo nuovamente verso Vasnera che raggiungiamo alle ore 17,30 e ci mettiamo in attesa. Al loro ritorno (ore 19,15) iniziano la mungitura serale che termina alle ore 21, è questa l’ora di cominciare a pensare alla cena!?! In attesa del nostro arrivo, Sergio ha avviato uno stupendo minestrone che portiamo a completamento, con l’aggiunta di una buona dose di pasta. Sono le ore 21,30 quando, terminati tutti i lavori inerenti gli animali, Sergio e Stefano possono pensare a se stessi. Durante la cena, ci facciamo raccontare gli episodi che caratterizzano la vita di un pastore; rimarremmo estasiati a sentire i suoi racconti per ore, ma la stanchezza si fa sentire e ci corichiamo per una bella dormita. Sono le ore 6,00 del 14-07-2009 quando incomincia la nostra "esperienza in alpeggio", per il pastore ed il suo aiutante la giornata comincia molto presto e si chiude quando il sole è già tramontato da tempo. Dopo una frugale colazione,  Sergio inizia a mungere mentre Stefano scende all’alpe Cascine per recuperare materiale, noi ci occupiamo di ripulire le stoviglie usate la sera prima. In un breve volgere di tempo, Stefano è di ritorno e subito si mette a completare la mungitura delle rimanenti capre prima di iniziare a lavorare il formaggio. Sono le 11,30 quando terminano le operazioni casearie, il siero che  avanza dalle lavorazioni, viene dato in abbeverata ai maiali che lo succhiano avidamente. La giornata uggiosa e nebbiosa non si presta ad altri lavori per cui Sergio si dedica a cucinare una stupenda peperonata che... abbinata ad una polenta tradizionale, ad una polenta concia, ad una frittata con uova e spinaci selvatici, ad un sugo di carne, ad un tagliere di salumi nostrani, demolisce le nostre "difese" ma ci arrendiamo solo quando ci viene servito il caffé!?! Per smaltire la grande abbuffata, decidiamo di fare quattro passi e ci rechiamo a visitare l’Alpe Costiole m. 1734 che raggiungiamo in una mezz’oretta. Al nostro ritorno Sergio, in attesa che ritorni Stefano, nel frattempo ridisceso all’Alpe Arniaccia, inizia di nuovo a mungere cominciando dalle vacche. Claudio e Gian Mario che sono saliti fin quassù per cimentarsi nella mungitura, entrano in gioco e senza il minimo timore, si cimentano nell’operazione all’apparenza molto semplice. Le istruzioni impartite da Sergio, si dimostrano molto utili e sia Claudio che Gian Mario riescono alla perfezione nel compito loro assegnato...chissà cosa avranno promesso a quelle povere bestie in cambio della loro accondiscendenza? Terminata l’operazione, ritorniamo ad assistere alle consuete mansioni che il pastore porta a compimento prima di poter ritenere conclusa la sua giornata di lavoro. Sono anche stasera le 21,30 quando ci accomodiamo per gustare uno splendido piatto di ravioli a cui fa seguito un cotechino, di produzione propria, con patate bollite e poi...e poi...ci viene il dubbio che all’ingrasso non ci siano solo i maiali. Al termine tutti a nanna e domani si rientra nella quotidianità delle nostra città arroventate dal caldo. La giornata del 15, ci vede svegli di buon ora e, accudito ai nostri usuali incarichi, assistiamo alle quotidiane operazioni, Sergio munge le capre, Stefano le mucche occupandosi inoltre di far poppare il vitello. Gian Mario e Claudio, conseguito il patentino di "mungitori ...della domenica" familiarizzano con Cimabue la capra che ci ha preso in simpatia, divenendo la nostra mascotte. Siamo oramai al termine di questa nostra straordinaria esperienza per cui non ci resta che ringraziare Sergio per l’ospitalità ed il trattamento che ci ha riservato, e Stefano per la simpatia. Scattiamo una foto ricordo in compagnia degli amici e ci incamminiamo verso valle, dopo solo pochi passi ci scambiamo le reciproche impressioni e tutti e tre siamo concordi nel ritenere che la vita durante i mesi dell’alpeggio, contrariamente al quadro idilliaco spesso tratteggiato, è estremamente impegnativa, ciò se ancora ce ne fosse stato bisogno, rafforza la nostra stima ed ammirazione nei confronti delle persone  che hanno scelto di vivere la dura vita del pastore.

Una "esperienza in alpeggio" che conserveremo tra i ricordi più belli nel nostro archivio della memoria.