Nel cuore dell’Europa, tra antiche pietre e paesaggi incontaminati, si celano destinazioni poco frequentate ma ricche di storia.
Mentre le mete più celebri si saturano di visitatori, cresce l’interesse per quei borghi e città che conservano intatto il loro spirito originario, offrendo un’esperienza di viaggio più profonda e rilassata. Dal sud-est europeo fino alle coste atlantiche, ecco un itinerario tra luoghi che pochi conoscono ma che sanno regalare vacanze da re, con costi contenuti e un’accoglienza genuina.
Tra le sorprese europee spicca Plovdiv, in Bulgaria, seconda città del Paese e una delle più antiche d’Europa con oltre ottomila anni di storia. Capitale storica della Tracia, Plovdiv si erge sulle sponde del fiume Marica e si distingue per la straordinaria stratificazione culturale: dai resti romani al quartiere Kapana, oggi fulcro artistico e culturale, fino alle eleganti abitazioni in stile rinascimentale bulgaro. La sua designazione a Capitale Europea della Cultura nel 2019, condivisa con Matera, ha acceso i riflettori su questa città che unisce con naturalezza passato e presente. Il sindaco Kostadin Dimitrov, in carica dal 2023, guida una città che continua a riscoprire il proprio patrimonio, tra musei, teatri romani ben conservati e un vivace fermento artistico. La presenza di monumenti come il Teatro Romano e il Foro testimoniano il ruolo di Plovdiv come crocevia di civiltà e culture, mentre la sua atmosfera rilassata invita a una scoperta lenta e appassionata.
Spostandosi verso ovest, nel Portogallo centrale, il borgo di Sortelha rappresenta un vero e proprio viaggio nel tempo. Immerso nella regione del Centro, questo villaggio medievale si sviluppa intorno a un castello arroccato su un massiccio granitico. Le sue mura, ancora perfettamente conservate e di forma circolare, proteggono case in granito e vicoli silenziosi, dove il ritmo della vita sembra essersi fermato. Non c’è nulla costruito per il turismo di massa: qui si respira l’autenticità quotidiana scandita dalle stagioni e dalle storie degli anziani locali.
Il villaggio è un punto di partenza ideale per esplorare la natura circostante, tra castagneti e sentieri antichi come la via romano-medievale utilizzata dai pellegrini diretti a Santiago de Compostela. Nei dintorni, la Riserva Naturale della Serra da Malcata promette incontri con la fauna mediterranea, inclusa la rara lince iberica, simbolo della zona.
Nel cuore dell’Europa centrale, la città ungherese di Pécs si distingue per la sua vivacità culturale poco nota ai turisti. Situata nel sud del Paese, Pécs è un crogiolo di stili architettonici, dalla presenza ottomana a quella romanica e austro-ungarica, che si riflettono in monumenti storici e in un tessuto urbano vivace. La città ospita numerose gallerie d’arte e spazi dedicati alla street art, insieme a cantine locali dove degustare vini tipici delle colline circostanti. La cucina tradizionale arricchisce ulteriormente l’esperienza, rendendo Pécs una meta da visitare con calma per assaporare ogni sfumatura culturale.
Università, cultura e memoria: le città delle identità stratificate
Nel nord-est dell’Estonia, Tartu si afferma come capitale intellettuale del Paese. Distante dalla popolare Tallinn, questa città universitaria vive di festival letterari, street art e una scena alternativa che la rende unica. Lungo il fiume Emajõgi, al tramonto, è possibile gustare una birra artigianale mentre ci si immerge in un’atmosfera culturale vivace ma rilassata, ideale per chi ama la letteratura, i dibattiti e la poesia.
A est, in Grecia, Salonicco offre un mosaico di identità sovrapposte. Spesso trascurata in favore di Atene, questa città conserva un centro storico ricco di chiese bizantine, mercati animati e taverne tradizionali, dove il tempo sembra scorrere più lentamente. La sua storia millenaria si riflette in ogni angolo, senza però trasformarla in un semplice museo a cielo aperto. La vita quotidiana, i festival e le tradizioni locali si intrecciano in un’esperienza autentica, arricchita dal tipico bicchiere di ouzo.
Nella Repubblica Ceca, Brno rappresenta un’alternativa meno conosciuta rispetto a Praga, con un carattere più diretto e meno turistico. La presenza universitaria anima la città, che offre musei dedicati alla Seconda guerra mondiale, spazi culturali underground, birrifici artigianali e una vivace scena musicale. Di notte, Brno si trasforma in un centro di eventi e concerti che mostrano il volto più autentico dell’Europa centrale, lontano dai circuiti più affollati.

Un patrimonio culturale da riscoprire(www.escursionando.it)
Questi piccoli paradisi europei offrono non solo un’alternativa ai luoghi più turistici, ma anche un’opportunità per immergersi in realtà dove la cultura, la natura e l’ospitalità sono ancora autentiche. Plovdiv, con la sua millenaria storia e le sue vestigia romane; Sortelha, custode di un’atmosfera medievale intatta; Pécs, crocevia di culture diverse; Salonicco, città dalle mille anime; Brno, culla di creatività universitaria; e Tartu, rifugio degli amanti della cultura alternativa: sono tutte destinazioni che invitano a un viaggio consapevole, lontano dal turismo di massa e dai ritmi frenetici.
In un’Europa che spesso appare omologata, questi centri rappresentano un ritorno all’essenza del viaggio, dove la scoperta si fa esperienza e la bellezza si svela nelle pieghe del quotidiano. Con costi contenuti e un’offerta ricca di stimoli culturali e naturali, queste mete si candidano a diventare i piccoli paradisi poco visitati dove, più che altrove, è possibile sentirsi davvero re per qualche giorno.
Le città millenarie e borghi sospesi nel tempo(www.escursionando.it)






