Nel cuore della Valle del Comino, dove le montagne del Lazio si specchiano in una natura ancora selvaggia e rigogliosa, sorge Atina.
Inserita meritatamente nell’elenco dei Borghi più Belli d’Italia, questa cittadina in provincia di Frosinone non è un semplice comune, ma un luogo dove la storia sembra aver deciso di stratificarsi con una densità straordinaria. Il fascino di Atina inizia molto prima della documentazione storica, affondando le radici in una leggenda che vede come protagonista il dio Saturno. Si narra infatti che la divinità, fuggita dall’Olimpo, scelse proprio queste terre per fondare cinque città leggendarie, dando il via a quella mitica “Età dell’Oro” fatta di pace, agricoltura e abbondanza.
Questo alone di sacralità e forza fu notato anche dai grandi poeti dell’antichità. Virgilio, nell’Eneide, non esitò a definire Atina con l’appellativo di “potente”, un riconoscimento che trova riscontro nei ritrovamenti archeologici risalenti addirittura all’VIII secolo a.C. Prima di diventare un florido centro romano, amato dai patrizi per la sua posizione strategica e la sua bellezza, il borgo fu conteso da Volsci e Sanniti, sopravvivendo nei secoli a distruzioni longobarde e a terremoti devastanti, come quello che nel Trecento ne ridisegnò parzialmente l’aspetto.
Il borgo incantato che merita di essere visitato
Oggi, camminare tra le strade di Atina è come sfogliare un libro di storia a cielo aperto. Il visitatore viene accolto dalle imponenti mura poligonali del IV secolo a.C., che testimoniano la solidità di un passato arcaico, per poi ritrovarsi immerso in un’eleganza medievale e rinascimentale. Superando la storica Porta dell’Assunta, si raggiunge Piazza Garibaldi, il vero cuore pulsante del borgo. Qui l’occhio cade immediatamente sul Palazzo Ducale, un gioiello architettonico sorto proprio dopo il terremoto del 1349. Al suo interno sono custoditi tesori di inestimabile valore, come un raffinato mosaico romano del II secolo d.C. e una cappella gentilizia che conserva affreschi di rara bellezza.

Il borgo incantato che merita di essere visitato – escursionando.it
Poco distante, la Concattedrale di Santa Maria Assunta svetta con la sua maestosità settecentesca, sorta, secondo la tradizione, sopra le fondamenta di un antico tempio pagano, quasi a voler sottolineare la continuità spirituale del luogo. Ma Atina non è fatta solo di grandi monumenti; sono anche i palazzi nobiliari come Palazzo Visocchi o Palazzo della Prepositura a raccontare lo splendore di un centro che è stato per lungo tempo un riferimento economico e culturale per tutta la valle.
Tuttavia, il viaggio ad Atina non può dirsi completo se non si coinvolgono anche i sensi. La storia di questo borgo si legge infatti anche nei suoi prodotti tipici, figli di una terra generosa. Sedersi a tavola qui significa scoprire il gusto unico del fagiolo cannellino DOP, dalla consistenza incredibilmente morbida, e lasciarsi conquistare dal carattere dell’Atina Cabernet DOC, un vino rosso che ha saputo portare il nome di questa terra nelle guide enologiche più prestigiose. È in questo connubio tra la nobiltà del mito, la solidità della pietra e la genuinità dei sapori che Atina rivela la sua anima più autentica, confermandosi una meta imperdibile per chi cerca un’Italia autentica e lontana dai circuiti più affollati.
Atina, tra storia e mito: la città dove il dio Saturno sembra ancora vivere - escursionando.it






