News

WhatsApp sotto controllo? Il trucco per scoprire se qualcuno legge i tuoi messaggi

WhatsApp attenzioneGhostPairing: la nuova minaccia per la sicurezza su WhatsApp (www.escursionando.it)

Nel panorama della messaggistica istantanea, WhatsApp continua a rappresentare uno degli strumenti più diffusi.

Tuttavia, l’ampliamento delle sue funzionalità e la possibilità di accedere all’account su molteplici dispositivi hanno aperto nuove porte a potenziali rischi per la sicurezza degli utenti. Recentemente, infatti, è emersa una tecnica sofisticata di attacco informatico nota come GhostPairing, che mette a rischio la privacy degli utenti consentendo a malintenzionati di spiare conversazioni e dati sensibili senza troppa difficoltà.

L’adozione sempre più massiccia di WhatsApp su dispositivi multipli – dagli smartphone ai tablet, fino ai computer desktop grazie all’applicazione WhatsApp Web e alle versioni dedicate per Windows e macOS – ha reso possibile una comunicazione fluida e senza interruzioni, ma non senza vulnerabilità. La società americana Gen Digital, leader nel settore della sicurezza informatica e proprietaria di soluzioni antivirus di riferimento mondiale, ha recentemente pubblicato un report dettagliato sulla campagna di attacchi chiamata GhostPairing.

Questa strategia non richiede il furto della password o l’uso dell’autenticazione a due fattori, elementi in genere considerati barriere robuste contro gli accessi non autorizzati. Al contrario, i cybercriminali inducono la vittima a collegare il proprio account WhatsApp a un dispositivo controllato dall’attaccante tramite un codice di associazione, ottenuto ingannando l’utente con un falso link.

Il meccanismo si sviluppa così: il truffatore invia un messaggio dal profilo di un amico della vittima contenente un link apparentemente innocuo, ad esempio una foto con anteprima. Cliccando sul link, l’utente viene reindirizzato a una pagina web falsificata che imita perfettamente Facebook e invita ad accedere con le proprie credenziali. Inserendo il numero di telefono, WhatsApp genera un codice di associazione che, se digitato nella pagina truffaldina, consente all’aggressore di accedere al profilo WhatsApp della vittima e di leggerne in tempo reale tutte le conversazioni senza lasciare tracce evidenti.

Come proteggersi e monitorare i collegamenti sospetti

Per evitare di cadere vittima di questo tipo di truffa, è fondamentale adottare alcune precauzioni. Prima di tutto, mai cliccare su link sospetti o provenienti da fonti non verificate, anche se sembrano inviati da contatti conosciuti. Inoltre, WhatsApp offre uno strumento integrato per verificare i dispositivi collegati al proprio account. Attraverso le impostazioni dell’app, nella sezione Dispositivi collegati, è possibile visualizzare tutti i dispositivi attivi e disconnettere immediatamente quelli non riconosciuti, impedendo così ulteriori accessi non autorizzati.

Un altro consiglio importante è personalizzare le impostazioni di privacy, particolarmente quella relativa all’ultimo accesso e allo stato online, limitandone la visibilità esclusivamente ai propri contatti o addirittura a nessuno, per ridurre il rischio di essere monitorati. È altresì utile disattivare le conferme di lettura per evitare che interlocutori indesiderati sappiano quando si leggono i messaggi o gli aggiornamenti di stato.

Telefono lento? Forse non lo sai, ma su WhatsApp c'è questo cestino nascosto

Strategie per capire se qualcuno sta spiando il tuo WhatsApp escursionando.it

Anche se l’app non consente di sapere in modo diretto chi visita il profilo o controlla l’ultimo accesso, esistono alcuni segnali che possono far sospettare un monitoraggio occulto. Ad esempio, se si nota la presenza di messaggi o interazioni immediatamente dopo la visualizzazione del proprio stato online, è probabile che qualcuno stia osservando attentamente l’attività sul proprio account. WhatsApp consente inoltre di vedere chi ha visualizzato gli aggiornamenti di stato, offrendo così un ulteriore elemento di controllo.

Bisogna però diffidare assolutamente dalle applicazioni di terze parti che promettono di rivelare chi visita il proprio profilo WhatsApp, poiché spesso queste app sono truffe o possono compromettere la sicurezza dei dati personali.

WhatsApp: evoluzione e sicurezza nella messaggistica istantanea

Lanciata nel 2009 da Jan Koum e Brian Acton, WhatsApp è diventata rapidamente l’app di messaggistica più popolare al mondo, con oltre un miliardo di utenti attivi mensili registrati già a metà degli anni ’10. Nel 2014 è stata acquisita da Meta Platforms (ex Facebook), mantenendo però una forte attenzione sulla privacy degli utenti attraverso l’implementazione della crittografia end-to-end, che assicura che solo mittente e destinatario possano leggere i messaggi scambiati, senza possibilità di intercettazione neppure da parte di WhatsApp stessa.

L’app è disponibile su molteplici sistemi operativi, tra cui Android, iOS, macOS, Windows e iPadOS, e offre funzionalità avanzate come chiamate vocali e videochiamate di gruppo, condivisione di file multimediali, documenti e posizioni geografiche.

Nonostante la continua evoluzione tecnologica, la sicurezza informatica resta una sfida costante. Aziende come Gen Digital, nata dalla fusione tra NortonLifeLock e Avast Software, investono risorse ingenti per contrastare le minacce digitali e proteggere la privacy degli utenti. Il loro ruolo è cruciale per identificare e segnalare tempestivamente nuove campagne di attacco come GhostPairing, contribuendo a sensibilizzare il pubblico e a stimolare l’adozione di buone pratiche di sicurezza.

L’attenzione alla tutela dei dati personali e alla trasparenza delle comunicazioni è più che mai centrale nell’epoca digitale, e ogni utente deve imparare a utilizzare gli strumenti di protezione messi a disposizione per navigare in modo sicuro nel mondo delle app di messaggistica.

Change privacy settings
×