La situazione economica generale non è rosea, ora c’è un prodotto che è cresciuto a dismisura a cui sarà necessario rinunciare da qui in avanti.
Riuscire a far fronte a tutte le spese è diventato quasi un’impresa un po’ per tutti, non serve a molto avere un lavoro e uno stipendio sicuro. Il costo della vita è infatti cresciuto in maniera esorbitante nell’ultimo periodo, al punto tale da far avvertire una sensazione di emergenza se dovessero esserci dei conti da pagare improvvisi, legati anche solo a una visita medica che non è possibile rimandare o a una bolletta con un importo più alto del previsto.
Un quadro di questo tipo porta inevitabilmente a fare delle rinunce, magari poco piacevoli ma necessarie, visto che non si può nemmeno ipotizzare di avere un aumento al proprio salario. Il futuro prossimo che ci attende è però tutt’altro che roseo, è bene tenerlo presente, ci sarà qualcosa che è destinato a diventare un lusso per molti di noi.
Un prodotto a cui dovremo rinunciare: i rincari non si fermano
Sapere di essere costretti a rinunciare a qualcosa che eravamo soliti avere e acquistare con piacere non può che fare male e destare non poca preoccupazione, essendo lo specchio di una situazione che cambia e ci lascia davvero poco tranquilli. Questo non può che essere il segno più concreto ed evidente di una situazione che cambia rispetto al passato e non in modo migliore.
Il problema appare evidente anche solo andando al supermercato, dove gli scontrini riportano prezzi alle stelle, anche apparentemente senza avere modificato le proprie abitudini di spesa. I numeri come sempre rappresentano una cartina al tornasole importante, secondo Assoutenti, tra gennaio e ottobre 2025 le vendite alimentari sono aumentate dell’2,1% in valore e diminuite del 0,9% in volume. Il dato non deve però ingannare, gli incassi sono cresciuti, ma solo perché sono aumentati anche i prezzi.

Fare la spesa dventa un lusso – Escursionando.it
Uno scenario simile non può che comportare delle scelte quasi obbligate, se siamo costretti a spendere di più dobbiamo evitare di comprare qualcosa, anche se fino a qualche tempo fa lo ritenevamo insostituibile. Le differenze maggiori però non riguardano cose che a noi servono meno, ma beni primari come latte e derivati, pasta e prodotti da forno, carne, frutta e verdura e prodotti confezionati di largo consumo.
Evitare di comprarli del tutto non è ovviamente possibile, l’unica cosa che ci resta da fare è comprarne n una quantità inferiore. Pensare a una situazione in evoluzione in positivo sembra essere difficile, attualmente assistiamo a quella che viene definita inflazione da trascinamento, legata ai vecchi rincari energetici e alle tensioni che si registrano sui mercati, cosa che si ripercuote anche sui costi della logistica che risultano essere più elevati.
Non si può credere a una svolta immediata quando i costi di produzione diventano più stabili, si ha una modifica sostanziale ai costi al dettaglio solo con il tempo, e questo non sembra essere ancora arrivato, come stanno notando in tanti. Le scelte fatte quando si va al supermercato non sono più le stesse, si sono ridotti gli acquisti freschi, che hanno costi maggiori (di frutta, verdura, pesce), ma anche quelli proteici (soprattutto carne e pesce). Non si ha solo in atto una politica di risparmio, ma anche una modifica alle abitudini alimentari. I punti vendita stanno provando ad arginare la situazione con promozioni frequenti, ma anche questo non basta, purtroppo si dovrà soffrire ancora.
I rincari sono altissimi, dovremo fare scelte dolorose - Escursionandod.it






