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Regali di Natale brutti? Se li rimetti in vendita in questo modo guadagni un sacco di soldi, come fare regifting

Questa consuetudine, che consiste nel rimmettere in circolo doni ricevuti ma poco apprezzati, sta guadagnando terreno anche in ItaliaIl fenomeno del regifting in Italia: dati e tendenze aggiornate(www.escursionando.it)

Con l’aumento costante degli acquisti online, la tendenza del regifting si conferma come una strategia efficace.

Questa consuetudine, che consiste nel rimmettere in circolo doni ricevuti ma poco apprezzati, sta guadagnando terreno anche in Italia, dove il fenomeno era storicamente sottovalutato per via di un certo imbarazzo culturale.

Secondo un’indagine recente condotta da Swg nel 2022 per Deliveroo, circa un terzo degli italiani si dichiara insoddisfatto dei propri regali natalizi, percentuale che raggiunge il 43% tra i Millennial. Ancora più significativa è la propensione al riciclo dei doni tra la Generazione Z, con il 41% che si adopera per smistare o rivendere gli oggetti indesiderati. Le categorie più frequentemente oggetto di regifting sono profumi (15%), accessori come sciarpe e guanti (13%), candele e profumatori per ambienti (11%) e bigiotteria (9%).

Un dato importante emerge anche da una ricerca Kantar commissionata da eBay: il 57% degli italiani ha ricevuto almeno un regalo non gradito nell’ultima stagione natalizia, e tra questi uno su dieci ha già esperienza nella rivendita degli oggetti. Questo comportamento è incoraggiato anche dalla crescente attenzione verso l’economia circolare, che punta a ridurre gli sprechi e l’impatto ambientale legato alla produzione di nuovi beni.

Il Centro Studi di Confcooperative stima che nel 2025 siano circa 24 milioni gli italiani interessati al riciclo dei regali natalizi, con un incremento superiore al milione rispetto all’anno precedente. Il valore economico generato da questa pratica si aggira intorno ai 3 miliardi di euro, un segnale chiaro dell’importanza del regifting non solo sotto il profilo sociale ma anche commerciale.

Come riciclare intelligentemente i regali di Natale indesiderati

Il regifting non è solo un modo per liberarsi di oggetti inutilizzati: se fatto con criterio, può diventare un’azione virtuosa e rispettosa, sia verso chi dona che verso l’ambiente. Per evitare errori e brutte figure, è fondamentale seguire alcune regole essenziali.

Innanzitutto, è importante non rovinare la confezione originale del regalo e conservarla integra, così da mantenere il valore dell’oggetto. Prima di rimandare il dono in circolo, bisogna assicurarsi che non sia stato personalizzato o che abbia un significato affettivo particolare per chi lo ha regalato.

Per chi desidera trarre un guadagno dalla rivendita, le piattaforme online rappresentano un alleato fondamentale. Siti come eBay, Vinted, Depop, Subito e Wallapop permettono di vendere facilmente oggetti di seconda mano, spesso garantendo anonimato per evitare imbarazzi con parenti e amici. eBay, in particolare, ha promosso una campagna natalizia con commissioni di vendita ridotte fino a un euro per incentivare il regifting tra il 25 dicembre e il 4 gennaio, sottolineando anche l’impatto ambientale positivo dell’acquisto di prodotti usati, che può ridurre fino a 2,5 volte le emissioni rispetto all’acquisto di articoli nuovi.

Per chi preferisce un approccio più altruista, la donazione a enti come la Caritas o a realtà solidali rappresenta un’ottima alternativa. Molti ospedali e associazioni raccolgono regali ancora confezionati per destinarli a persone in difficoltà, contribuendo così a una catena di solidarietà durante le festività.

Un’altra modalità per valorizzare i regali indesiderati è organizzare uno swap party tra amici, una festa in cui scambiare oggetti e abiti

Idee creative per evitare lo spreco: scambi e bricolage natalizio (www.escursionando.it)

Un’altra modalità per valorizzare i regali indesiderati è organizzare uno swap party tra amici, una festa in cui scambiare oggetti e abiti che non si usano più, trasformando il riciclo in un momento di socialità e divertimento. L’organizzazione di un “Evil Secret Santa”, una lotteria di regali bizzarri o poco desiderati, è un’idea originale per alleggerire l’atmosfera natalizia e trovare nuove collocazioni agli oggetti.

In parallelo, cresce l’interesse per i regali fai da te, un modo per personalizzare l’attesa del Natale e ridurre il consumo di prodotti industriali poco sostenibili. Attività come la creazione di decorazioni con materiali naturali raccolti durante passeggiate nei boschi, l’uso di lana, cartone e colori per realizzare addobbi unici o figure natalizie artigianali rappresentano un modo intelligente e creativo per vivere le festività. Queste attività, oltre a stimolare la creatività, favoriscono il legame familiare e sociale, coinvolgendo anche i più piccoli in un’esperienza di valore educativo e affettivo.

La svolta culturale italiana verso il regifting testimonia come un gesto semplice possa contribuire a un cambiamento più ampio, favorendo la sostenibilità e l’economia circolare, ma anche un approccio più consapevole e sereno al consumo durante le festività.

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