Dal 2026 aumenti automatici per i pensionati con assegno minimo Inps e nuovi bonus per famiglie: tutte le novità su requisiti, importi e modalità di erogazione.
L’anno nuovo si apre con novità di rilievo per i pensionati italiani, in particolare per i titolari di pensione minima Inps, che riceveranno un aumento complessivo pari a circa 360 euro annui. Questa misura, già prevista nella Manovra 2024 e confermata per il 2026, punta a sostenere il potere d’acquisto dei pensionati più fragili, affiancando all’incremento della pensione un percorso di riduzione delle aliquote Irpef, come indicato dal Governo Meloni, in carica dal 2022.
L’aumento di 360 euro per i pensionati minimi: a chi spetta e come funziona
A partire da gennaio 2026, i titolari di pensione minima Inps vedranno automaticamente l’applicazione di un aumento annuo di circa 360 euro, senza necessità di presentare alcuna domanda. Questo incremento deriva dalla somma di tre distinte componenti:
- Rivalutazione ordinaria delle pensioni, calcolata al 1,4%, che corrisponde a un aumento di 8,45 euro mensili, pari a 108,85 euro annui;
- Rivalutazione straordinaria dedicata agli assegni minimi, pari al 1,5%, con un incremento di 9,18 euro al mese, ovvero 110,16 euro all’anno;
- Incremento al milione, riservato ai pensionati con almeno 70 anni, che passa da 136,44 a 156,44 euro mensili, portando la quota aggiuntiva annua a completare il totale di circa 360 euro.
L’aumento pieno riguarda dunque i pensionati che soddisfano simultaneamente tutti questi requisiti: percepiscono la pensione minima Inps, hanno compiuto 70 anni e rientrano nelle condizioni per l’incremento al milione. Per gli altri percettori della pensione minima restano validi gli aumenti legati alle due rivalutazioni, ordinaria e straordinaria.

Bonus 2026: cosa cambia – Escursionando.it
Ad oggi, la pensione minima Inps si attesta intorno ai 603,40 euro mensili, dunque l’incremento previsto rappresenta un aiuto concreto per contrastare l’inflazione e le difficoltà economiche che continuano a pesare sulle fasce più deboli della popolazione.
Connessa all’aumento della pensione minima è la tredicesima mensilità che nel dicembre 2025 risulterà più ricca per circa 36 milioni di italiani, tra pensionati e lavoratori dipendenti. L’INPS effettuerà il pagamento il 1° dicembre 2025, o al primo giorno bancabile utile in caso di festività.
L’importo complessivo della tredicesima pensionati per il 2025 è stimato in circa 42 miliardi di euro netti, con un aumento medio di 53 euro rispetto al 2024. Questo incremento si deve non solo alla rivalutazione degli assegni, ma anche a un bonus aggiuntivo di 150 euro destinato alle fasce di reddito più basse, in particolare ai pensionati al minimo.
Le stime indicano che la spesa media familiare legata alla tredicesima raggiungerà i 1.964 euro, di cui circa 200 euro saranno destinati all’acquisto di regali natalizi. Secondo l’analisi dell’Ufficio studi di Confcommercio, questa iniezione di liquidità nel sistema economico dovrebbe determinare un aumento della domanda interna e un effetto moltiplicatore positivo sul PIL del quarto trimestre.
Tuttavia, l’impatto reale dell’aumento della tredicesima è differenziato: per le famiglie con redditi bassi, l’aumento tende a essere assorbito dalla spesa obbligata, mentre per i redditi medi e alti si manifesta in una maggiore capacità di spesa discrezionale, soprattutto in beni durevoli e servizi, contribuendo così alla crescita economica.
Oltre agli aumenti per i pensionati, il Governo ha previsto nuove misure di sostegno per le famiglie, tra cui il Nuovo Bonus mamme, un’integrazione al reddito di 40 euro mensili per un massimo di 12 mensilità, destinata alle madri lavoratrici con due o più figli. Il contributo viene erogato in un’unica soluzione a dicembre 2025 o entro febbraio 2026, a seconda della data di presentazione della domanda.
Le domande possono essere presentate tramite il portale online dell’INPS, il Contact Center Multicanale o i patronati. Questa misura si aggiunge alle altre politiche di sostegno al reddito e contribuisce a rafforzare la capacità di spesa delle famiglie italiane, in un contesto economico ancora segnato da incertezze ma con segnali di ripresa.
Nel 2026 nuovi bonus - Escursionando.it






