Gli esperti avvertono: il calore favorisce il rilascio di sostanze chimiche dalla pellicola nei cibi. Ecco le alternative sicure
In molti si chiedono cosa succeda, in molte cucine e laboratori, se si coprono con la pellicola alimentare i cibi ancora caldi, come la crema pasticcera appena fatta. Alla base di questa abitudine c’è la paura che i plasticificanti contenuti nella pellicola possano migrare nel cibo a causa del calore, contaminandolo. Per fare luce su questa problematica, ci sono i consigli degli esperti.
Il rischio chimico di coprire i cibi caldi con la pellicola
Secondo gli esperti, coprire una crema calda con la pellicola tradizionale è una pratica da evitare assolutamente. La ragione è di natura chimica: il contatto diretto tra calore, grassi (presenti nella crema) e plastica può causare la migrazione di sostanze indesiderate dalla pellicola al cibo.

Cosa succede se copri i cibi caldi con la pellicola-escursionando.it
Questo fenomeno è dovuto al fatto che la pellicola plastica, sottoposta a temperature elevate, si dilata e può rilasciare composti come i plasticificanti, potenzialmente dannosi per la salute. Gli esperti sottolineano, inoltre, che molte pellicole domestiche recano l’avvertenza chiara di non essere utilizzate a contatto con alimenti caldi o grassi, un dettaglio spesso trascurato.
Alternative sicure e pratiche per conservare la crema calda
Per evitare questo rischio, si suggeriscono diverse soluzioni efficaci e semplici da adottare:
- Zucchero o sciroppo: sfruttando il principio dell’igroscopia, una spolverata di zucchero semolato sulla superficie della crema crea, con il calore residuo, un film protettivo naturale che impedisce la formazione della pellicola plastica. In alternativa, uno sciroppo denso (ad esempio con 60° Brix di glucosio) può essere spennellato per ottenere una glassatura lucida e protettiva. È importante che lo sciroppo sia molto denso per non alterare la consistenza della crema.
- Burro o olio: il principio idrofobico impedisce l’evaporazione dell’acqua. Una noce di burro o burro di cacao spalmata sulla superficie svolge questa funzione, così come un leggero velo di olio di semi neutro (riso o girasole alto oleico), ideale anche per preparazioni vegane o senza lattosio. L’olio, a differenza del burro, non cristallizza in frigorifero, lasciando una sensazione più leggera al palato.
- Carta forno: una soluzione tradizionale e sicura è coprire la crema con un disco di carta forno, che resiste alle alte temperature senza rilasciare sostanze chimiche e permette al prodotto di “respirare” mantenendo la qualità.
L’importanza dell’abbattimento rapido
Ttutte queste strategie rischiano di essere inefficaci se la crema non viene raffreddata rapidamente. Il vero pericolo è lasciare il cibo tiepido per ore, poiché tra i 20° e i 50° Celsius i batteri proliferano rapidamente. L’unica garanzia di sicurezza alimentare è infatti portare la crema a una temperatura interna di circa +3°C nel minor tempo possibile, utilizzando un abbattitore o metodi di raffreddamento rapidi.
Questa combinazione di attenzione alla conservazione e controllo della temperatura rappresenta la vera chiave per preservare la qualità e la sicurezza dei prodotti culinari, evitando rischi inutili derivanti dall’uso improprio delle pellicole alimentari.
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