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Agenzia delle Entrate, pioggia di sanzioni in arrivo: ecco chi rischia

La decisione arriva in seguito a segnalazioni di errori gravi riscontrati negli avvisi di accertamento, con motivazioni basate su riferimenti giurisprudenzialiL’Agenzia delle Entrate e le sanzioni per l’uso improprio dell’Intelligenza Artificiale (www.escursionando.it)

L’Agenzia delle Entrate ha intensificato i controlli e annunciato una stretta senza precedenti sull’utilizzo dell’IA.

La decisione arriva in seguito a segnalazioni di errori gravi riscontrati negli avvisi di accertamento, con motivazioni basate su riferimenti giurisprudenziali e circolari inesistenti, attribuiti all’uso di sistemi di IA senza il necessario controllo umano.

L’Agenzia delle Entrate ha confermato, tramite un comunicato diffuso il 17 dicembre 2025, che sono in corso accertamenti approfonditi per verificare la fondatezza delle accuse mosse dall’UNCAT (Unione Nazionale Camere degli Avvocati Tributaristi). L’associazione aveva denunciato che alcuni avvisi di accertamento contenevano motivazioni inesatte, presumibilmente generate da un uso improprio di sistemi di intelligenza artificiale da parte dei funzionari dell’Agenzia.

Nel dettaglio, si tratta di atti definiti “allucinati” proprio per la loro evidente carenza motivazionale e per la presenza di citazioni di sentenze e circolari inesistenti. L’UNCAT ha chiesto un intervento urgente al Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) e all’Agenzia delle Entrate per chiarire se l’utilizzo dell’IA fosse un comportamento isolato di singoli funzionari o parte di un sistema più ampio adottato dall’Agenzia stessa.

L’Agenzia ha risposto dichiarando che, al momento, risulterebbe un unico atto di accertamento coinvolto, ma ha comunque avviato una verifica interna. Qualora gli approfondimenti confermassero l’uso improprio dell’IA, saranno adottate misure disciplinari nei confronti dei responsabili, anche se si trattasse di un solo caso. Nel comunicato si sottolinea inoltre che i sistemi di intelligenza artificiale generativa “non devono mai essere impiegati per la produzione diretta di atti amministrativi relativi all’attività istituzionale”, sia in sede giudiziale che extragiudiziale.

Il ruolo e le preoccupazioni dell’UNCAT: tutela del contribuente e giustizia tributaria

L’UNCAT rappresenta un punto di riferimento per la tutela dei diritti dei contribuenti e l’equità nel processo tributario. L’associazione, guidata dal presidente Gianni Di Matteo, opera per garantire che l’uso delle nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale, non comprometta la qualità e la legittimità dell’attività fiscale.

A causa del “doveroso segreto professionale” e della necessità di rispettare le prerogative difensive dei contribuenti, l’UNCAT non ha potuto fornire ulteriori dettagli agli ispettori dell’Agenzia delle Entrate, ma ha ribadito la gravità della situazione e la necessità di un controllo stringente sull’impiego dell’IA. L’associazione ha infatti promosso mozioni specifiche durante il recente XXXVI Congresso Forense tenutosi a Torino, chiedendo limiti all’uso dell’intelligenza artificiale nell’accertamento fiscale e sottolineando l’importanza del “giusto processo tributario”.

L’UNCAT, che conta 36 Camere locali sul territorio nazionale e offre una Scuola di Alta Formazione e Specializzazione per avvocati tributaristi, continua a svolgere un ruolo attivo nelle relazioni istituzionali e nella formazione specialistica, producendo position paper e partecipando a audizioni parlamentari su temi fiscali e di giustizia tributaria.

Oltre alle sanzioni per i funzionari dell’Agenzia delle Entrate, si registra una crescente attenzione dell’ente anche verso i contribuenti

Implicazioni per i contribuenti e attenzione alle comunicazioni fiscali(fonte_Facebook:agenziadelleentrate)(www.escursionando.it)

Oltre alle sanzioni per i funzionari dell’Agenzia delle Entrate, si registra una crescente attenzione dell’ente anche verso i contribuenti, in particolare riguardo all’invio corretto dei dati tramite il Sistema tessera sanitaria. Recentemente, l’Agenzia ha stabilito una linea molto severa per le omissioni o gli errori nella trasmissione dei dati relativi alle spese sanitarie, con multe da 100 euro per ogni documento di spesa errato o incompleto.

Questa misura colpisce soprattutto i professionisti e le strutture sanitarie – tra cui aziende ospedaliere, farmacie, presidi ambulatoriali e medici iscritti agli albi – obbligati a inviare correttamente le informazioni per la dichiarazione precompilata dei redditi. L’obiettivo è garantire la massima accuratezza e trasparenza nei dati fiscali, a tutela sia dell’Amministrazione finanziaria che dei contribuenti.

La doppia pressione da parte dell’Agenzia delle Entrate, quindi, si concentra sia sulla qualità degli atti amministrativi prodotti dai funzionari, sia sulla correttezza e tempestività delle informazioni trasmesse dai contribuenti e dagli operatori sanitari.

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