Il progetto, che si inserisce nell’ambito di un decreto legislativo recentemente approvato dal Consiglio dei ministri, sfrutta la particolare autonomia normativa della Regione Siciliana per intervenire in modo mirato sui tributi locali.
Grazie a questo decreto, frutto di un accordo siglato nel 2021 tra lo Stato e la Regione Siciliana, sarà possibile beneficiare di un insieme di esenzioni, detrazioni e deduzioni fiscali rivolte sia a persone fisiche sia a imprese che sceglieranno di stabilire la propria residenza o sede operativa sull’isola.
L’intento è duplice: da un lato incentivare l’acquisto di immobili e il trasferimento stabile in Sicilia, dall’altro rendere il territorio più competitivo e attrattivo per investimenti imprenditoriali.
Un sistema di incentivi per nuovi residenti e investimenti
Il presidente della Regione, Renato Schifani, ha espresso grande soddisfazione per questa misura, definendola un supporto concreto «a sostegno delle fasce più vulnerabili e delle nuove imprese siciliane». Inoltre, sono allo studio agevolazioni specifiche per i pensionati stranieri che optano per la Sicilia come luogo di residenza, ispirandosi al cosiddetto “modello Portogallo”, noto a livello internazionale per la sua efficacia nel favorire l’insediamento di cittadini stranieri attraverso un regime fiscale agevolato.

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Il programma fiscale portoghese, attivo dal 2009 fino al 2024, prevedeva un’aliquota fissa del 20% per professionisti qualificati, una tassazione ridotta al 10% sulle pensioni estere e la completa esenzione dei redditi stranieri già tassati nel paese d’origine. Questo sistema aveva attratto oltre 89.000 nuovi residenti, contribuendo significativamente alla ripresa economica post-crisi del 2008.
Tuttavia, nel 2023 il Portogallo ha deciso di interrompere il programma a causa delle forti proteste legate all’aumento dei prezzi degli alloggi e ai rischi di ingiustizie fiscali, poiché i residenti stranieri godevano di condizioni più favorevoli rispetto ai cittadini locali. In questo contesto, la Sicilia dovrà affrontare la sfida di applicare le agevolazioni in modo da evitare impatti negativi simili, come la pressione sul mercato immobiliare e squilibri nella tassazione.
Il decreto approvato dal governo nazionale, guidato da Giorgia Meloni e dal ministro Roberto Calderoli, è ora in attesa della firma del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Solo successivamente la Regione potrà definire le norme attuative, che stabiliranno nel dettaglio le modalità di applicazione delle agevolazioni fiscali.
Al momento, non sono ancora noti i criteri precisi di accesso alle esenzioni né le categorie di beneficiari, ma è certo che l’intervento riguarderà principalmente i tributi locali. La Sicilia punta così a trasformare questa iniziativa in una leva strategica per lo sviluppo economico e demografico, bilanciando però attentamente gli interessi dei nuovi arrivati e della popolazione residente.
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