Nel cuore della Puglia, tra ulivi secolari e distese di campagna, si cela un tesoro unico nel suo genere: il cosiddetto “borgo blu”.
Questo luogo affascinante, noto per le sue peculiari sfumature di blu che tingono le sue architetture, ha da sempre suscitato curiosità e ammirazione. Recenti studi e ricerche hanno finalmente svelato il mistero dietro questa cromia, che va oltre la semplice bellezza estetica e affonda le radici nella storia, nella cultura e nella natura del territorio.
Il borgo blu di Casamassima, situato nella provincia di Bari, si distingue per il caratteristico colore che domina le facciate delle case, le porte e le finestre. Questa tonalità, che varia dal turchese al blu intenso, ha attirato l’attenzione di turisti, artisti e studiosi, dando vita a una vera e propria attrazione culturale e turistica. Ma qual è il segreto di questo colore così particolare?
Gli abitanti del borgo hanno tramandato per generazioni l’uso di una miscela di pigmenti naturali, derivanti da minerali e piante locali, che veniva applicata alle pareti per proteggere le abitazioni dall’umidità e dal caldo estivo. Tuttavia, ricerche recenti, condotte da studiosi di chimica e storia dell’arte, hanno dimostrato che il blu di Casamassima contiene componenti unici, che si sono conservati grazie al microclima favorevole della zona. Questo ha permesso una vera e propria “patina” che si è venuta a creare nel tempo, dando origine a sfumature impossibili da replicare altrove.
Nuove scoperte scientifiche e culturali
Gli studi pubblicati nel 2025 da alcuni ricercatori italiani hanno evidenziato come la tonalità di blu sia anche legata a un antico rituale di purificazione e protezione, che risale a epoche medievali. L’uso del blu, infatti, non era solo un vezzo estetico ma un simbolo di protezione contro il malocchio e le influenze negative. Questo aspetto culturale si integra perfettamente con le proprietà naturali del pigmento, che agisce come una sorta di scudo contro l’umidità e le intemperie.
Inoltre, gli esperti hanno sottolineato il ruolo fondamentale della comunità locale nel mantenere viva questa tradizione, che si esprime non solo attraverso la pittura delle case ma anche in eventi culturali, festival e laboratori dedicati al colore e alle sue tecniche di preparazione. Nel 2025, Casamassima ha visto un incremento significativo del turismo culturale grazie a iniziative promosse dall’amministrazione comunale e da associazioni locali, che puntano a valorizzare questo patrimonio unico.

L’impatto turistico ed economico del borgo blu(www.escursionando.it)
Il fenomeno del borgo blu di Casamassima ha contribuito a rilanciare l’economia locale, trasformando il paese in una meta di riferimento per chi cerca esperienze autentiche e legate al territorio. Gli operatori del settore turistico hanno registrato un aumento delle presenze, con visitatori provenienti da tutta Italia e dall’estero, attratti dall’atmosfera suggestiva e dall’originalità del luogo.
Parallelamente, è cresciuto l’interesse verso prodotti artigianali e gastronomici tipici, che si integrano perfettamente con la narrazione del borgo blu. La promozione di itinerari culturali e naturalistici ha favorito inoltre la valorizzazione del contesto paesaggistico, con percorsi a piedi o in bicicletta che attraversano gli uliveti e le campagne circostanti.
L’attenzione all’ambiente e alla sostenibilità è un altro elemento chiave della strategia di sviluppo di Casamassima. Le tecniche tradizionali di pigmentazione, basate su materie prime naturali e a basso impatto ambientale, rappresentano un esempio virtuoso di come tutela del patrimonio e innovazione possano andare di pari passo.
Il fascino unico del borgo blu di Casamassima(www.escursionando.it) 






