Tra palazzi barocchi, pianoforti d’epoca e strade panoramiche: un viaggio dove la storia incontra la musica.
Tra le montagne della Vallagarina, nel cuore del Trentino, esiste un borgo che unisce raffinatezza architettonica, memoria musicale e paesaggi incontaminati. Il suo nome è Ala, una città di circa 9.000 abitanti, nota agli appassionati d’arte per i suoi palazzi settecenteschi e agli amanti della musica per un ospite d’eccezione: Wolfgang Amadeus Mozart, che qui si esibì più volte durante i suoi viaggi in Italia. Oggi, la città conserva intatta l’atmosfera di quel tempo, con un centro storico ricco di storia, un museo unico nel suo genere, e un territorio che si presta perfettamente a viaggi su due ruote, tra colline e vigneti.
La “città di velluto”: tra residenze nobiliari e musica d’epoca
Il soprannome “città di velluto” non è casuale: nel Settecento, Ala era rinomata per la produzione di velluti di seta richiesti dalle corti europee. Un passato fiorente, ancora ben visibile nei dettagli delle facciate affrescate, nei balconi in ferro battuto e nei portoni in legno massiccio che decorano le vie centrali. Tra gli edifici simbolo, spiccano Palazzo Taddei e Palazzo Angelini, esempi eleganti della magnificenza borghese dell’epoca.
Ma è Palazzo Pizzini il cuore musicale del borgo: fu qui che un quindicenne Mozart suonò più volte, lasciando un’impronta che ancora oggi riecheggia tra le stanze. L’edificio ospita oggi il Museo del Pianoforte Antico, che conserva strumenti originali delle epoche di Beethoven, Schubert, Chopin e dello stesso Mozart. Il museo non è solo una raccolta statica: ospita workshop, masterclass e concerti con musicisti di fama internazionale, mantenendo vivo quel legame profondo tra Ala e la musica colta.

La “città di velluto”: tra residenze nobiliari e musica d’epoca (Fonte FB @Se sei di Ala … ) – escursionando.it
Passeggiando tra i vicoli acciottolati, si raggiunge la Chiesa di Santa Maria Assunta, in posizione panoramica sul borgo. Poco distante, nel centro, si trova anche la Chiesa dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista, un raro esempio di fusione tra stile gotico e barocco, che testimonia la stratificazione storica del paese.
Vini, canederli e curve panoramiche: Ala è anche gusto e strada
Ala non è solo arte e cultura. È anche una tappa perfetta per i motociclisti in cerca di panorami e buon cibo. Un itinerario molto apprezzato parte da Torbole sul Garda, costeggia le acque del lago e si arrampica tra i boschi delle Prealpi trentine, passando per Brentonico, San Valentino e Avio, con una sosta obbligata presso il suggestivo Castello di Sabbionara. Dopo circa un’ora e venti minuti, si giunge ad Ala, tra curve strette, passaggi tra vigneti e scorci sulle cime delle Piccole Dolomiti.
Una volta arrivati, vale la pena assaporare i piatti tipici della cucina trentina. Il protagonista indiscusso è il Marzemino, vino rosso corposo amato anche da Mozart e citato nel suo Don Giovanni. In tavola, i canederli con speck e burro fuso raccontano l’anima rustica della cucina locale, mentre lo strudel di mele chiude il pasto con dolcezza.
Ala rappresenta una sintesi perfetta di ciò che il Trentino può offrire: identità culturale, memoria storica e natura autentica. Che si arrivi a piedi, in moto o seguendo le orme di un genio del Settecento, ogni visita lascia qualcosa. Magari una nota, magari una vista. Sicuramente, un ricordo difficile da dimenticare.
Il borgo fiabesco italiano che rubò il cuore a Mozart: la perla segreta tra le montagne (Fonte FB @Comune di Ala ) - escursionando.it






