Se dormi meno di questo numero di ore a notte sei in gravo pericolo, rischi la vita: lo studio sconvolge tutti

Un’abitudine quotidiana sottovalutata potrebbe avere conseguenze molto più serie di quanto immagini.

Dormire è uno dei gesti più naturali che esistano, eppure sempre più persone lo sacrificano in nome di ritmi frenetici, lavoro, impegni e schermi accesi fino a tarda notte. Ci si abitua a pensare che qualche ora in meno non faccia davvero la differenza, che il corpo possa adattarsi. Ma la scienza, ancora una volta, racconta una storia molto diversa e decisamente più inquietante.

Negli ultimi anni il sonno è diventato un tema centrale nella ricerca medica, non solo per il benessere quotidiano, ma per la sua relazione diretta con la durata della vita. Un recente studio statunitense ha acceso i riflettori su un dato preciso, capace di cambiare il modo in cui guardiamo alle nostre notti: esiste una soglia al di sotto della quale dormire non è solo sconsigliato, ma potenzialmente pericoloso.

Dormire meno di sette ore può accorciare la vita

La ricerca, pubblicata sulla rivista scientifica SLEEP Advances, ha analizzato il legame tra sonno e aspettativa di vita su larga scala. I ricercatori hanno raccolto i dati in oltre 3.000 contee degli Stati Uniti tra il 2019 e il 2025, mettendo in relazione le ore di sonno dichiarate dagli abitanti, attraverso interviste telefoniche, con la durata media della vita nelle diverse aree.

Il risultato è stato netto: nelle zone in cui le persone dormivano in media meno di sette ore per notte, l’aspettativa di vita era più bassa. Secondo gli autori dello studio, dormire poco incide sulla longevità quasi quanto fumare, indipendentemente dal contesto sociale o dal luogo di residenza. Un dato che colloca il sonno tra i fattori più influenti sulla salute, subito dopo il fumo e l’obesità, e addirittura prima di condizioni come il diabete o la sedentarietà.

Questo significa che la mancanza di sonno non è un semplice disagio passeggero, ma un vero indicatore di rischio. Il cervello, come sottolineano diverse ricerche, non è programmato per restare sveglio oltre certi limiti, e forzarlo continuamente può avere conseguenze profonde sul funzionamento dell’organismo.

Lo scenario non riguarda solo gli Stati Uniti. Secondo uno studio del 2020, anche in Italia circa una persona su tre dorme meno di sette ore a notte. Un’abitudine che, alla luce di questi dati, assume contorni decisamente allarmanti.

Gli stessi ricercatori sottolineano alcuni limiti dello studio. Legati al fatto che gli intervistati auto-riferiscono le ore di sonno e che non sono state analizzate le cause specifiche della privazione di sonno. Come apnee notturne o disturbi psicologici. Inoltre, il periodo analizzato include anche gli anni della pandemia da Covid, che potrebbe aver influito sulle abitudini di riposo. Nonostante questo, le associazioni tra sonno insufficiente e minore aspettativa di vita sono emerse anche negli anni non pandemici.

Al di là delle sfumature, il messaggio resta chiaro: dormire meglio e a sufficienza non è un lusso, ma una scelta concreta di salute. A differenza di molti fattori di rischio non modificabili, il sonno è un’abitudine su cui possiamo intervenire. E, secondo la scienza, farlo potrebbe davvero regalarci anni di vita in più.