Val Antigorio

                                                                           PASSO DEL MURETTO
                                                                    ( Traversata da Passo a Devero )


Luogo di partenza : Passo m 787

Dislivello : m 1560 + 200

Tempo dell’intera gita : ore 6,40

Difficoltà : E

Gita effettuata : 23-Giugno-2005



In una caldissima mattinata , raggiungiamo l’abitato di Passo , dove parcheggiamo l’auto e alle ore 8,40 ci incamminiamo per la strada asfaltata che salendo ripida con stretti tornanti , ci porta in 30’ all’imbocco della galleria , evitiamo di percorrerla e procediamo risalendo la vecchia strada selciata e scalinata che anticamente costituiva l’unica via di comunicazione con Salecchio.
La mulattiera , con dolce salita , raggiunge l’edicola votiva sulla cui sovrastante roccia sono visibili le iscrizioni che ricordano la costruzione della strada nel 1720 a cura del Rev. Prete FRANC. DEIOANNIS , proseguendo si raggiunge in breve l’uscita dalla galleria dove un piccolo spiazzo è adibito a parcheggio delle auto.Il percorso continua sulla sinistra nel rado bosco raggiungendo i pascolo di Salecchio Inferiore ( m 1322 ore 1 ).Dalla chiesa con annesso cimitero , il sentiero prosegue tra i prati e passando vicino alla scuola , supera un torrente e si alza ripido giungendo dopo 10’ ( ore 1,10 ) alla Cappella dello Zucchetto ( m 1470 ) nei cui pressi , una serie di piccole croci in ferro sono state poste a ricordo di chi , necessariamente per motivi di sopravvivenza , perse la vita travolto dalle valanghe scese nell’adiacente canalone.
Superata la Cappella si continua in piacevole ascesa raggiungendo Salecchio Superiore ( m 1509 ore 0,10 ; 1,20 ) . Nonostante la quota cominci ad essere elevata , il caldo continua a far sentire i suoi effetti , rendendo difficoltoso il procedere sull’erto sentiero che partendo da sopra le ultime case , sale in mezzo ai prati raggiunge in 20 ‘ ( ore 1,40 ) le sette stalle dell’alpe Curticc ( m 1662 ).
Le indicazioni poste sulla palina segnavia , ci indicano di salire a sinistra seguendo il sentiero sempre evidente , che in ripida salita guadagna rapidamente quota in un bosco di grossi larici.Continuando l’erta salita , gli alberi si diradano e si giunge in vista dell’Alpe Salecchio ( m 1878 ore 0,25 ; 2,05 ). Qui bisogna fare attenzione , in quanto gli scarsi segni di vernice scompaiono per riapparire successivamente più avanti. Si volge a sinistra in direzione di una tavoletta a freccia di colore bianco-rosso ( posta su palina ) e in leggera salita si cerca di seguire le tracce di passaggio che introducono all’ampia conca dominata dal Pizzo Pojala e che , inoltrandosi tra cespugli di rododendri in fiore e larici secolari , seguendo le indicazioni dei rari ometti di sasso permettono di raggiungere la sella a quota 2105 m che offre una splendida vista sulla sottostante Valle di Casarola , sovrastata dall’imponente parete nord-est del Pizzo Topera , sullo sfondo appare evidente la depressione del Passo del Muretto . Indicazioni su palina ci indicano la via da seguire , scendiamo nella bella conca prativa raggiungendo in breve l’unica casera dell’Alpe Casarola di Sopra ( m 2023 ore 0,55 ; 3,00 ) . Da questo punto dobbiamo raggiungere il passo , il caldo è opprimente e il percorso si fa più faticoso , ci aiuta il fatto che la meta è ben visibile di fronte a noi , richiamiamo le forze che ci restano e iniziamo la risalita del vallone , dapprima su tracce , successivamente , su buon sentiero percorriamo il dirupato vallone meridionale del Pizzo Pojala in ambiente severo e solitario proprio dell’alta montagna e con un ultimo sforzo raggiungiamo il tanto agognato Passo del Muretto ( m 2347 0,50 ; 3,50 ).
Mentre consumiamo un panino e facciamo riposare un attimo le nostre stanche articolazioni , il tempo cambia e , minacciose nuvole scure si posizionano sopra di noi ; solo il tempo di scattare velocemente alcune foto a ricordo imperituro del raggiungimento della meta , che quasi a volerci sollecitare nel proseguimento del cammino , le nuvole cominciano a rovesciare su di noi lacrime di pioggia costringendoci a far ricorso alle mantelline , che previdentemente riposte nei nostri zaini , costituiscono il nostro abituale equipaggiamento di riserva.Il tempo di inumidire appena gli indumenti , che la pioggia termina , e il persistente perdurare delle nuvole conferisce al paesaggio circostante un aspetto quasi spettrale , massicce dosi di vapore acqueo alterano la luminosità dell’ambiente circostante.Ciò nonostante le nostre macchine fotografiche non tralasciano di immortalare lo stupendo panorama che si gode dalla sommità del passo.Sollecitati dalla pioggia , continuiamo a camminare in direzione Alpe Devero , che raggiungeremo dopo aver valicato la Bocchetta della Scarpia ( m 2248 ore 1,10 ; 5,00 ) transitando prima per l’ampio fornale dell’Alpe Pojala . In questo tratto di percorso , si ha la visione del sottostante Lago di Agaro che occhieggia in fondo alla valle al termine delle innumerevoli conche e vallette erbose cosparse da splendidi cespugli di rododendri in fiore che conferiscono all’ambiente circostante una nota particolare di una bellezza unica.
Raggiunta la bocchetta , divalliamo e scendiamo su buon sentiero raggiungendo il sottostante primo Lago del Sangiatto dal quale , volgendo a destra , si raggiunge in breve l’omonima Alpe ( m 2010 ore 0,30 ; 5,30 )
Qui ci concediamo una breve sosta ristoratrice dato che la meta finale è oramai a solo un’ora di cammino.
Scattate le ennesime foto a ricordo di un ambiente da cartolina , che si rinnova e si modifica dietro ogni curva del sentiero , ci rimettiamo in cammino , e discendiamo per un verde e ripido pendio che ci conduce nella splendida radura prativa in cui è adagiato l’idilliaco Corte D’Ardui ( m 1760 ). Proseguiamo per ombrose vallette , accompagnati dal rumoreggiare delle acque che scorrono tumultuose nel vicino torrente sino a sbucare in località “ ai Ponti “ dove ha inizio la verdeggiante piana dell’Alpe Devero ( m 1631 ; 1,10 ; 6,40 ).
Sono le 17,40 , la nostra scarpinata è giunta al termine , abbiamo portato a compimento la traversata da Salecchio ripercorrendo il grande sentiero Walser camminando sui sentieri che hanno fatto la storia di queste montagne , leggendo nel paesaggio quello che ancora rimane delle opere costruite dall’uomo per adattarsi al rude ambiente dell’alta montagna.
Ora non ci resta che aspettare la navetta ( ore 18,25 ) che ci condurrà a Baceno ( ore 18,50 ) , giusto in tempo per poter prendere la coincidenza con il pullman di linea ( ore 19,00 ) che salendo in Val Formazza , ci permetterà di ritornare a Passo ( 19,20 ) e recuperare la vettura per il rientro a casa ( ore 21,00 ).
Adesso la nostra splendida cavalcata è veramente terminata , un grazie di cuore al mio carissimo amico che vive e condivide con me queste magnifiche esperienze.

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