Valle Strona

                                                                                MONTE MAZZOCCONE m. 1424


Luogo di partenza : Quarna Sopra m 860
Dislivello : m 564
Durata dell’intera gita : ore 6,00
Tempo effettivo : ore 3,45
Difficoltà : T
Gita effettuata : 5-Ottobre-2006

 

L’escursione era in programma,la destinazione non ancora,visto come si presenta la giornata dopo il temporale della sera prima,decidiamo di salire al Monte Mazzoccone da cui dicono si gode un panorama di prim’ordine. Raggiunta Omegna,percorriamo i 9 Km. Che ci conducono a Quarta Sopra dove parcheggiamo l’auto davanti al Palazzo Comunale. Da qui ci dirigiamo verso  la chiesa parrocchiale,dove girando a destra imbocchiamo via Chencio che poco dopo diventa sterrata e raggiunge dopo 5’ una cappella dove alcuni cartelli segnaletici indicano le varie località raggiungibili. Risaliamo la gippabile ,raggiungiamo l’Alpe Chencio ( h 0,10 – 0,15 )dove in prossimità di un bivio è collocata una bacheca che illustra il “ Sentiero Beltrami ”,qui ci dirigiamo a destra e in leggera salita percorriamo la strada sterrata giungendo all’Alpe Casarola ( h 0,15 – 0,30 ),procediamo seguendo quasi in piano le pieghe della montagna sino a raggiungere il termine della strada di servizio ( h 0,20 – 0,50 ). Continuiamo nel nostro cammino seguendo un esile sentiero,sempre con il segnavia ben evidente e percorriamo lungamente una faggeta quasi fiabesca dove si ha l’impressione di essere osservati da numerosi gnomi ( fantasie bucoliche ).Proseguendo nel cammino,superiamo a guado la confluenza di due rii carichi d’acqua date le abbondanti precipitazioni della notte. Risalito il costone della montagna ci ritroviamo nella radura su cui sorgono i resti delle costruzioni che costituivano le Alpi della Selva m. 1118 ( h 0,40 – 1,30 ). Cartelli segnalatori ci indicano la direzione per la Bocchetta della Luera e Alpe Camasca,ci incamminiamo di nuovo risalendo un tratto invaso dai rovi,superato il quale sbuchiamo sulla strada forestale della Selva che seguiamo fino al suo termine giungendo così in località “ Co di Stobi ” m. 1265 ( h 0,30 – 2,00 )dove confluiscono diversi sentieri. Per raggiungere la nostra meta,seguiamo il segnavia “ Z 3 ”e risalendo l’ombreggiato bosco di faggi giungiamo alla Bocchetta della Luera m. 1310 ( h 0,15 – 2,15) dove è ancora evidente la fossa che probabilmente veniva utilizzata come trappola per la cattura dei lupi. Continuando nella nostra ascesa,superiamo altri cartelli indicatori,usciamo dal bosco ed in breve siamo in prossimità della piramide di vetta sovrastata da una grande aquila di bronzo ( h 0,15 – 2,30 ). La giornata limpida ci permette di ammirare il paesaggio a giro d’orizzonte e identifichiamo i numerosi agglomerati urbani illuminati dal sole che costellano il fondovalle,i vicini laghi Maggiore e Orta e i più lontani laghi varesini ci appaiono come luccicanti macchie blu che l’abile mano di un pittore paesaggista ha trasferito dalla sua tavolozza rappresentandole su di uno sfondo verde intenso. Consumato un rapido spuntino,scattiamo la tradizionale foto ricordo unitamente ad un gran numero di altre istantanee. Lanciato un ultimo sguardo a 360°,ci accingiamo a scendere abbandonando a malincuore uno scenario che raramente capita di osservare. In breve raggiungiamo la deviazione per l’Alpe Camasca che seguiamo scendendo a sinistra e dopo aver superato gli scheletri di alberi danneggiati dal fuoco,il sentiero prosegue entrando in una ombrosa abetaia per giungere all’Alpe Camasca m 1214 ( h 0,20 – 2,50 ). Gironzoliamo per l’alpe ammirando la suggestiva chiesetta e ci incamminiamo lungo il tagliafuoco ( sentiero T 20,indicato anche come percorso per M.T.B. ), raggiungiamo l’Alpe Ruschini m. 1114, superiamo l’Alpe Barca e l’Alpe Preer m. 990 ( h 0,40 – 3,30 ) e in breve ci ritroviamo all’Alpe Chencio nei pressi del bivio superato al mattino. Percorriamo di nuovo il sentiero che ci riporta alla cappella da cui raggiungiamo nuovamente il Palazzo Comunale ( h 0,15 – 3,45 ) dove termina questa splendida ( in tutti i sensi … ) giornata.

   

Escursione divertente attraverso stupende faggete su sentieri ben segnalati che permettono di variare a piacere l’itinerario.

Consigliamo di consultare la “ Carta dei Sentieri ” edita a cura della Comunità Montana Cusio  Mottarone