Val Bognanco

                                                                          LAGO DI ORIACCIA m 2128
 


Luogo di partenza : Gomba m 1251

Dislivello : m 880

Tempo dell’intera gita : ore 5,00

Difficoltà : E

Gita effettuata : 2-Luglio-2005



Da Bognanco si sale fino a raggiungere il pianoro della Gomba , dove si parcheggia l’auto nello spazio adiacente il campo sportivo , nei cui pressi è nel frattempo sorta una nuova struttura ricettiva costituita da graziosi prefabbricati in legno.Dal campo sportivo, ci si dirige a sinistra sulla strada sterrata in direzione del fabbricato eretto dagli alpini della locale sezione e centro operativo delle varie manifestazioni organizzate in loco.Dopo pochi metri , nei pressi di una fontana , un cartello indicatore su palina riporta le indicazioni per le varie destinazioni.Noi ci dirigiamo verso la “ Costa del dente “ , il sentiero in salita entra in un bosco di conifere e si sviluppa al suo interno , sempre abbastanza evidente , sino a incrociare il sentiero GTA.
Si procede sulla destra in direzione di San Bernardo , e dopo pochi passi , una palina riporta le indicazioni che ci confermano l’esattezza del percorso e il sentiero da seguire per raggiungere l’Alpe del Dente.
Procedendo sempre su buone tracce di sentiero si esce dal bosco e si perviene ad un’ampia radura cosparsa da cespugli di rododendri , svoltando a sinistra , si raggiunge in breve l’Alpe del Dente ( m 1850 ; ore 1,10 ) costituito da due baite diroccate in prossimità di una fresca sorgente da cui l’acqua scorreva entro condutture ( visibili ancora oggi ) realizzate con tronchetti di larice.
Dalle baite si sale sulla destra , seguendo i segnavia bianco rossi che indicano il percorso , e in 20’ si raggiunge una croce di legno posta in posizione panoramica sulla valle . L’ambiente è aperto e il panorama che si ammira da quassù è a dir poco magnifico ,una leggera brezza ha reso la giornata limpida e non eccessivamente calda , conferendo ai colori una lucentezza particolare , per cui si scattano foto in quantità industriale.Proseguiamo raggiungendo in 5’ un monolito di roccia , che ricorda un vero e proprio dente , e noi riteniamo ( o quantomeno ci piace concepire con la fantasia ) che sia proprio il particolare che , facilmente riconoscibile , venne usato dai montanari che frequentavano la zona per identificare la località .
Si prosegue sempre in leggera salita rasentando due grossi ometti di pietra , sino a raggiungere una palina metallica su cui è riportata l’indicazione per il Lago ed il Passo di Oriaccia , siamo oramai a 45’ dalla nostra meta , il sentiero prosegue in falsopiano , entrando ed uscendo da grossi blocchi detritici , e percorrendo un ampio giro ci porta in prossimità di un rilievo cosparso di erba e blocchi alla base del quale è adagiato il grazioso laghetto .Sono le 11,17 , dalla Gomba siamo partiti alle 8,36 , il tempo effettivo di cammino per arrivare è stato di ore 2,06.
Scattate le foto di rito , proseguiamo l’itinerario in direzione dell’Alpe Laghetto che raggiungiamo in 55’ e , dove ci fermiamo a consumare il nostro spuntino conversando piacevolmente con i gestori ( Giorgio , gentile consorte ed Eugenio ).
Rifocillati e riposati , alle 14,35 ripartiamo per completare la nostra camminata e scendiamo verso la Croce del Vallaro , raggiungendo l’alpe di Oriaccia ( m 1651 ) dove ci concediamo l’ultima sosta prima di percorrere la restante parte del percorso che , con un ampio giro lungo la costa boscosa della montagna , ci condurrà di nuovo al punto da cui siamo partiti e che raggiungiamo alle ore 16,50 dopo aver portato a termine l’ennesima nostra camminata della effettiva durata di 5 ore.

P.S. Certo che la baita del Fornalino vista da questo lato appare decisamente attraente , magari salendo dall’Alpe Garione !

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