Val Formazza

                                               GIRO DELLA BOCCHETTA DEL GALLO m. 2498
                                                   ( con rientro dal passo Nefelgiù m. 2583 )



Luogo di partenza : Cascata del Toce m. 1675
Dislivello : m 1210
Tempo dell’intera gita : ore 6
Difficoltà : EE
Gita effettuata : 17-Agosto-2005

La Bocchetta del Gallo è il valico posto tra il Corno Orientale di Nefelgiu’ e la Cima Freghera ,mette in comunicazione la conca della Cascata del Toce con la valle del Vannino costituendo una valida alternativa alla traversata del Passo di Nefelgiu’ che si trova piu’ a nord collocato tra il gruppo di Ban e il Gruppo omonimo , sulla via che da Morasco conduce al Vannino.Valichi molto frequentati e noti da lungo tempo ai contrabbandieri.Il nome Bocchetta del Gallo deriva probabilmente da un grosso e curioso monolito roccioso che si erge nei pressi della sommità del passo e che , visto da lontano richiama alla mente la figura del ruspante pennuto.

Sono le 7,30 quando io e il socio ci ritroviamo al parcheggio di Gravellona , abituale ritrovo durante il periodo delle vacanze , e ci dirigiamo verso la valle Formazza con l’intento di raggiungere San Michele da dove ci saremmo poi incamminati verso il Passo Cazoli per effettuare una ricognizione nella zona sovrastante i Laghi della Crosa che ci piacerebbe visitare magari il prossimo anno.
Raggiunto San Michele , non troviamo indicazioni in merito al nostro itinerario e pertanto , chiediamo informazioni ad un abitante del luogo il quale ci informa sulle pessime condizioni del sentiero oltre alle pericolosità a cui sono andate incontro persone che in precedenza hanno percorso quell’itinerario ( info da verificare ).
Quanto detto dal nostro informatore e la mancanza di precise indicazioni , ci fanno desistere dal nostro progetto iniziale e , risaliti in auto decidiamo di proseguire per la Cascata per poi dirigerci verso la Bocchetta del Gallo , valico che ancora non abbiamo percorso e che da tempo avevamo nel mirino.
Lasciata l’auto nel parcheggio della Cascata , sono le 9 quando ci incamminiamo sul sentiero che prende avvio alla sinistra della Cascata e che in ore 1,50 ( tempo riportato sul cartello indicatore ) porta alla Bocchetta del Gallo. Il sentiero , in ripida salita raggiunge dopo circa 40 minuti , il promontorio del Furculti e volgendo a sinistra per un breve tratto pianeggiante , raggiunge i resti di alcune costruzioni in muratura , da qui il sentiero si inerpica nuovamente ma in modo più graduale per raggiungere in breve tempo il bivio ( indicazioni su masso ) in cui si incontra il sentiero che sale da Sottofrua .
Qui ha inizio l’ampia distesa prativa posta al termine del vallone formato da un’enorme gravina , il sentiero sempre ben evidente e segnato con i colori bianco-rossi , si inerpica dapprima su grossi massi e poi su di uno sfasciume più minuto . Si cammina al centro della valle , per poi spostarsi lentamente sulla destra e si inizia ad arrancare sul versante del Corno Orientale del Nefelgiù , i tornanti si fanno più stretti , quindi percorriamo l’ultima diagonale che alle 11’15 ci consente di raggiungere la Bocchetta..
Volgendo le spalle alla valico , abbiamo modo di ammirare lo splendido panorama che appare ai nostri occhi e che, ci permettere di individuare e riconoscere buona parte del percorso fatto in precedenza durante il giro del Basodino , individuiamo inoltre l’Alpe Tamia ( una delle prossime mete ) adagiato in una splendida radura alla base del canalone che discende dal Passo Tamier. Scattate le foto di rito a ricordo dell’ennesima galoppata , seguendo le sempre evidenti segnalazioni , iniziamo la discesa ( ore 11’35 ) e percorrendo alcuni gradoni erbosi ci affacciamo sulla valle del Vannino raggiungendo il Rifugio Margaroli ( ore 12,30 ), che aggiriamo iniziando subito a salire in direzione del Passo Nefelgiù ( che i cartelle indicatori dicono raggiungibile in ore 1’10 ).
Dopo un breve tratto si abbandonano le tracce di sentiero che salendo portano al Lago Sruer , e volgendo decisamente a destra ci si immette nella gola su cui si snoda il sentiero che costeggiando il ruscello sale fino a raggiungere la sommità del passo ( m. 2583 ). Sono le ore 13’20 e nonostante siano già trascorse alcune ore dalla partenza , siamo saliti in 50 minuti , vale la pena congratularsi a vicenda e cercare un posto leggermente riparato in cui sostare per consumare il pranzo e concederci una più che meritata sosta.Siamo di nuovo sul versante di Morasco e la Diga con il relativo lago sono proprio sotto di noi, in lontananza si osservano anche i bacini del Toggia e del Castel , mentre si intuisce la collocazione dei Laghi del Boden.
Sono le 14,15 quando riprendiamo il cammino, e iniziamo a scendere nel vallone prima sassoso , successivamente erboso , per giungere a Morasco quando sono le 15’45.
A Morasco incontriamo Gianfranca ed Andrea che in compagnia di amici hanno raggiunto la cascata per una gita ; si uniscono a noi che recuperiamo l’auto quando sono le ore 16’30 ed insieme ci rechiamo in quel di Premia dove ci concediamo un meritato, oltre che benefico ed apprezzatissimo , bagno termale.Anche questa è giunta al termine con grande soddisfazione, ora ci aspetta la gestione al Rifugio Ferioli e poi saremo di nuovo in pista a calpestare nuovi sentieri .