Val Sesia                                                                             

                                                                                  COLLE DEL TERMO m. 2351


Luogo di partenza : Rima m. 1411

Dislivello : m 940

Tempo dell’intera gita : ore 5

Difficoltà : E

Gita effettuata: il 27-07-2005

Durata Totale : ore 5,00

Era il 1993 quando per la prima volta salimmo al colle del Mud da Rima .Durante la salita ,volgendo lo sguardo ad est , vedemmo in modo evidente una lunga serpentina che con stretti tornanti raggiungeva quello che poi avremmo scoperto essere il Colle del Termo.
Da allora per ben 14 volte siamo saliti al Mud ,sempre dallo stesso sentiero, e ogni volta ci colpiva l’evidente traccia biancheggiante che scolpendo il fianco della montagna raggiunge il Colle del Termo , passaggio che anticamente i walser impiegarono come facile via di collegamento tra la Val Semenza e la Val d’Egua.
Ogni volta che appariva ai nostri occhi quel ripido sentiero ci siamo detti che quello era un itinerario ancora da fare e che ne sarebbe valsa sicuramente la pena.Tutto però era sempre rimasto nei nostri discorsi e avremmo rischiato di ripetere le nostre considerazioni anche quest’anno al 3 di Settembre , quando saliremo di nuovo al Mud per effettuare il nostro turno di gestione .Se non che , dato che nel periodo estivo esistono i collegamenti con autolinea tra la località di partenza e quella di arrivo , e gasati al punto giusto dalla precedente esperienza fatta in occasione della traversata da Passo al Devero, che effettuammo utilizzando i mezzi pubblici , decidiamo di ripetere l’esperimento e partiamo alla volta di Rima.
Raggiunta la località , che rivediamo sempre con piacere , sono le ore 8,10 quando ci incamminiamo verso la chiesa per dare inizio a quella che ci auguriamo possa essere una stupenda traversata.
Purtroppo il tempo non promette niente di buono , grandi masse di nuvole grigiastre avvolgono le cime circostanti impedendone la vista e creando una notevole condizione di umidità che si tramuta in pesante afa.
Dopo un rapido consulto , incuranti delle condizioni e fidando in un miglioramento , diamo inizio alla escursione che nei nostri piani ci condurrà a Carcoforo.
Raggiungiamo il retro della chiesa e imbocchiamo a destra il sentiero che identificato con il N° 93 , riporta i colori rosso-giallo-rosso , si tratta di un altro tratto della Gta e del Grande Sentiero Walser ; percorsi pochi metri , volgendosi a valle , si ha una splendida visione dell’abitato di Rima da un’angolazione per noi inusuale . Il sentiero sale con lenti tornanti in un bosco di conifere e raggiunge l’Alpe Chiaffera m 1731( ore 0,45 ), attualmente caricato dal pastore con un’ ampia varietà di animali.
La salita continua nel bosco ombreggiato e si cammina su di un tappeto di aghifoglie che rendono piacevole e non faticosa la camminata , man mano che si procede il bosco si fa più rado e gli alberi d’alto fusto vengono sostituiti da una piantagione di conifere con prevalenza di pino mugo , specie poco presente in Valsesia , messi a dimora anni fa con funzione di difesa dalle valanghe che in primavera scaricano a valle ingenti masse di neve.Oltrepassata la coltivazione il sentiero prosegue su pendio scosceso , che se pur ripido , viene superato in maniera molto graduale dagli innumerevoli tornanti che lo stesso compie e che conducono con una relativa fatica al colle,dove su di un sasso è riportato il nome del valico con la relativa quota , e uno scarno paletto in legno sostiene una tavola riportante le indicazioni per la discesa a Carcoforo o a Rima a seconda della provenienza ( sono le ore 10,50 quando arriviamo al passo ; effettive ore 2,10 ).
Contrariamente alle nostre aspettative , le condizioni meteo non sono per nulla migliorate e fortunatamente “ la nebbia non piovviginando agli irti colli sale “ , rendendo nulla ogni visuale.
Mentre consumiamo velocemente uno spuntino decidiamo di comune accordo che , stante le condizioni meteo , è praticamente inutile continuare la traversata che ci porterebbe in circa 2 ore a Carcoforo senza vedere niente, dove dovremmo attendere lungamente il bus per rientrare a Rima .
Sono le 11,20 quando ci ricarichiamo gli zaini in spalla e iniziamo a ridiscendere per la stessa strada percorsa in salita .A ripagarci in parte della delusione subita per il mancato completamento del nostro ipotizzato itinerario tre piccoli marmottini ci salutano dall’alto di un dosso e , non ancora consapevoli di quanto possa essere pericoloso il genere umano , si lasciano fotografare da una distanza relativamente ravvicinata.Una timida occhiata di sole si affaccia quando oramai siamo di nuovo a Rima ( ore 13,10 ),dove effettuiamo un giro nelle anguste vie del paese per ammirare e fotografare le splendide costruzioni Walser i cui balconi , adornati da una quantità enorme di fiori , rendono variopinte e più chiare le scure costruzioni.
Nel complesso la gita è durata 5 ore ,di cui 3,45 di effettivo cammino, il bilancio nonostante tutto è positivo, anzi vista la graduale salita che non fa per nulla risentire i 940 m. di dislivello , ci ripromettiamo di compiere l’intero tragitto in altra data e con condizioni di visibilità migliori , siamo certi che ne valga la pena.