Luogo di partenza : Cravegna m 816

Dislivello : m 794

Tempo dell’intera gita : ore 5,30

Tempo effettivo : ore 3,00

Difficoltà : E

Gita effettuata : 11-Novembre-2005

 

L’Alpe Deccia è uno degli alpeggi più grandi della valle Antigorio situato alla base della dirupata parete che precipita dal Monte Cistella. Tre sono gli itinerari che conducono a Deccia ; da Campieno per mulattiera,da Cravegna per un’altra mulattiera e dai pressi del ponte sull’Alfenza con una strada gippabile chiusa al traffico privato. Il ns. intento è quello di salire da Campieno per scendere a Cravegna ,compiendo un giro ad anello a noi più gradito e che ci consente di visitare un consistente numero di alpeggi.Dalla piazzetta di Cravegna , si prosegue in direzione Mozzio-Viceno , girando subito a destra per raggiungere in breve il rione Campieno . Si parcheggia l’auto nello spazio antistante la chiesetta , e sul muro di fianco alla fontana , un cartello segnaletico indica il sentiero per il Monte Cistella Rif. Leoni , ci incamminiamo in questa direzione e dopo circa 15‘ di erta salita siamo alla cappella edificata dai "Benefattori di Cravegna 1877 ",raffigurante la Madonna con Bambino con ai lati San Rocco e San Anselmo.Dalla cappella si risale mantenendo la destra e, in continua salita su sentiero che a tratti interseca la strada asfaltata proveniente dal ponte sull’Alfenza, si arriva in circa 40 minuti all’alpe Oro. Da qui procediamo seguendo fedelmente il tracciato della strada asfaltata che si sviluppa in un bellissimo bosco di conifere e da cui si dipartono numerose deviazioni che raggiungono gli innumerevoli alpeggi disseminati lungo il costone della montagna ( Voma , Compolo, Prepiana ),continuando immersi nel verde cupo del bellissimo bosco , si arriva ad un masso su cui sono indicate le direzioni da seguire per raggiungere Foppiano e Deccia , continuando in salita , si arriva al termine della strada completata nel 1986 come documentato dalla targa posta ad imperituro ricordo. Ai nostri occhi , adagiato su di un ampio pendio erboso in una località bella e suggestiva , appare in tutto il suo splendore l’alpe Deccia costituito da numerose baite molto accoglienti e sapientemente restaurate. Il Monte Cistella domina il pendio e si staglia contro il cielo blu cobalto in tutta la sua imponenza ., Individuiamo i segnavia che contraddistinguono il proseguimento del sentiero che conduce al Passo di Brumei , il cui intaglio si delinea nettamente sulla cresta nord-est del Corno Cistella , il proseguimento sino al lago permette di rientrare di nuovo a Cravegna dopo aver completato il circuito di Brumei. ( Tempo totale ore 6 ).Risaliamo il pendio sino ad arrivare alle baite superiori dell’alpe ( m 1678 ) dove , un’antica costruzione con antistante un bel tavolo ed una panca in pietra , riporta sull’architrave la data del 1902 .L’immancabile cappelletta dedicata a " Maria Assunta della Neve " , ristrutturata dagli alpigiani nel 1987 , è posta in posizione dominante a protezione di tutto l’alpeggio.Mentre consumiamo il nostro consueto spuntino escursionistico , abbiamo modo di ammirare tutto quanto ci circonda e non fatichiamo ad individuare la diga del lago di Agaro sovrastata dal Monte Forno .Volgendo lo sguardo in prospettiva panoramica da sinistra verso destra , la visuale spazia dalla Rossa fino a perdersi sulle ultime propaggini della Punta del Forno ed oltre.Sono le 12,20 quando terminata l’osservazione ci accingiamo ad affrontare la discesa , ci portiamo al margine superiore dell’alpeggio e scendiamo sulla strada sterrata dove una scritta ben evidente su di un masso riporta l’indicazione per Bogo , al margine della strada una scritta con i tradizionali colori Rosso-Bianco-Rosso conferma la direzione da seguire per la discesa su Cravegna.Il sentiero entra nel bosco e si dirige su ripido pendio in una ombrosa valletta raggiungendo dopo circa 30’ un alpeggio , non segnato sulla carta , nei cui pressi una palina riporta le indicazioni per Esigo e Deccia .Continuiamo la nostra discesa e dopo pochi passi ci ritroviamo ai margini superiori degli ampi pascoli di Compolo che , oltrepassati , ci introducono ad un pianoro su cui sorge la chiesetta dell’Oratorio della Salera .Qui ha termine l’antica strada selciata della Via Crucis che , partendo da dietro le case della piazzetta di Cravegna , si sviluppa con salita regolare con tutte le sue cappelle in un bosco ceduo per raggiungere l’Oratorio a quota 1195 m .Tutti gli edifici ,eretti intorno al 1730 , sono stati recentemente sottoposti a restauro.Il sentiero costituisce il tratto iniziale della " Veia di squetar " percorso che attraversando grandi boschi di larici , in cui il sole filtra a fatica , sono il regno degli scoiattoli. Era l’antica via percorsa dalle mandrie che da Cravegna venivano condotte al pascolo nelle praterie di Devero.Continuiamo la nostra discesa senza problemi e quando raggiungiamo il bacino di carico dell’Enel siamo oramai in vista di Cravegna , da dove in breve risaliamo a Campieno terminando così ( sono le ore 14,30 ) una stupenda gita in un luogo a noi ancora sconosciuto e che ci ripromettiamo di visitare nuovamente , magari in compagnia di altri amici e con le racchette da neve.

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