Val Anzasca


                                                                    Alpe Sonobierg ( m 1.926 )


Luogo di partenza : Staffa m. 1294
Dislivello : m 632
Tempo dell’intera gita : ore 5,30
Difficoltà : E
Gita effettuata: il 11-10-2006
Effettivo cammino : ore 3,00


Percorsa la SS 549 della Valle Anzasca raggiungiamo Staffa di Macugnaga dove parcheggiamo nel piazzale antistante la funivia. La giornata si prospetta limpida e soleggiata ed il Monte Rosa si mostra ai nostri occhi in tutta la sua maestosità. Mentre ci incamminiamo verso la Chiesa Vecchia ed il suo storico tiglio,Flavio ( www.cappef.com ) e Claudio iniziano a scattare foto quasi a non voler perdere neanche il più piccolo particolare. Costeggiato il cimitero,ci indirizziamo lungo la strada asfaltata in direzione del Centro Sportivo in prossimità del quale pieghiamo a destra per iniziare a risalire la costa boscata. La mulattiera selciata si presenta in ottimo stato di conservazione e nei punti di maggior esposizione robuste barriere in legno proteggono la risalita. Dopo una serie di tornanti,da cui si gode un’ottima vista sul sottostante abitato di Staffa e sull’imponente parete orientale del Monte Rosa,raggiungiamo la località Scarteboden m. 1.500 ( h 0,20 ) , procediamo nel bosco sino a che sbuchiamo nella spianata dell’Alpe Bill, avanziamo sulla mulattiera sempre ben segnata e piegando a destra raggiungiamo la stazione di arrivo della Funivia ed il Ristorante dei Pini m. 1.700 ( h 0,30 - 0,50 ). Risaliamo leggermente la parte terminale della pista da sci che scende dal Monte Moro e,ci incamminiamo sulla destra seguendo le indicazioni del Sentiero “ Mario Lanti “ che ci indirizza verso l’Alpe Meccia,il sentiero in leggera salita, raggiunge il bivio ( h 0,30 – 1,20 )che permette di scendere a Staffa percorrendo un itinerario diverso da quello di salita. Procediamo nella piacevole ascesa, superiamo il Tiestubach ( Rio Testa ) e giungiamo in vista di quanto rimane dell’Alpe Meccia m. 1.812 ( h 0,10 – 1,30 ) dove un cippo commemorativo ricorda un triste episodio della guerra partigiana. Alcune costruzioni,oramai in avanzato stato di abbandono, riportanti la data del 1908,hanno ancora i tetti ricoperti di scandole,le tegole in legno ricavate a spacco dai tronchi di larice. Seguiamo i segni di vernice che,superate le ultime baite,ci guidano a sinistra e,risalita una zona sassosa,ci ritroviamo nel fornale su cui sorge l’Alpe Sonobierg ( Monte Solivo ) m. 1.926 ( h 0,15 – 1,45 ). La giornata rispecchia appieno il toponimo dell’alpe e le circostanti cime risaltano nitide staccandosi contro il cielo blu. Di fronte a cotanta meraviglia ci accingiamo a consumare il meritato spuntino. Scattiamo la classica foto ricordo e continuiamo nel nostro cammino decidendo di scendere di nuovo all’Alpe Bill per poi ritornare,sul sentiero già percorso al mattino,fino al bivio per poi effettuare la discesa a Staffa su diverso percorso. Scendiamo nel bellissimo bosco di larici che,illuminati dai raggi del tiepido sole, stanno assumendo le tonalità autunnali creando incantevoli effetti cromatici . Dopo breve discesa,il sentiero si collega con il principale itinerario di salita al Monte Moro,giriamo a sinistra e in discesa raggiungiamo di nuovo la stazione di arrivo della Funivia ( h 0,20 – 2,05 ),pieghiamo a sinistra per raggiungere il bivio superato in precedenza ( h 0,25 – 2,30 ). Giunti un'altra volta alla confluenza dei sentieri,scendiamo a destra e attraverso un ombreggiato bosco di conifere,raggiungiamo Staffa sbucando sulla via principale di fronte al Residence Cima Jazzi ( h 0,30 - 3,00 ),da qui svoltiamo a destra e risaliamo fino al parcheggio della funivia dove recuperiamo l’auto.

Piacevole e facile escursione che permette di visitare alpeggi di media quota da cui si gode un magnifico panorama sul Monte Rosa e su Macugnaga.
Si consiglia di risalire direttamente dalla Funivia lungo il sentiero per il Monte Moro sino ad incontrare il cartello segnalatore che indica la direzione per l’Alpe Sonobierg,da qui scendere a Meccia e raggiungere il bivio per la discesa su Staffa evitando così di ripassare dall’Alpe Bill.