Ossola

                                                                          ALPE PRATO m 1243


Luogo di partenza : Fomarco-La Crosa m 521

Dislivello : m 722

Tempo di salita : ore 2,30

Tempo dell’intera gita : ore 4,30

Difficoltà : E

Gita effettuata il : 5-Maggio-2005


Da Piedimulera e da Pieve Vergonte rotabili asfaltate salgono a Fomarco da dove si prosegue fino alla chiesetta di San Rocco,in località La Crosa , sede di una festa estiva rinomata in tutta l’Ossola. Si lascia l’auto nei pressi della chiesetta e , si risalgono alcuni gradini del muro di sostegno a monte della strada ( segnavia rosso–giallo-rosso ) per imboccare quindi il sentiero che si alza veloce nel bosco , sfiora l’ingresso di una galleria dell’Enel accanto ad un grande piazzale e guadagnando quota in un bosco di faggi , ( attenzione ai segnavia non sempre evidenti ) arriva alla Villa ( m 756 ) .
In prossimità di una zona attrezzata con panchine,( indicazioni su palina ) il sentiero prosegue a sinistra e innalzandosi nel bosco raggiunge l’Alpe Jacheggi ( m 872 ) con belle baite ristrutturate poste in posizione panoramica.Dalle case , si volge a sinistra verso la strada di collegamento che sale da Fomarco , per incontrare poco sopra le case dell’Alpe Gabattina   (chiamate in loco “ case del ciabattino “ ). Il sentiero entra nella faggeta e alzandosi direttamente si incontra un cartello indicatore in legno sul quale spiccano due frecce di colore bianco indicanti la salita a Prà sia sul percorso di destra che di sinistra.Seguiamo il sentiero che continuando nel bosco piega a sinistra e che conduce in circa 30 minuti all’alpe Pozzuolo ( m 1030 ) , un pugno di baite allo stato originale su cui l’uomo non ha ancora dato corso a nessun tipo di restauro , posto su di un pendio erboso molto ripido dominante la piana del Toce.
Da qui si procede per incontrare poco dopo una baita ristrutturata ed una in ristrutturazione , molto belle ma decisamente in contrasto con l’ambiente in cui sono collocate e che farebbero raddrizzare i capelli a coloro che per generazioni hanno frequentato queste balze erbose per motivi di necessità e non per vacanze,il sentiero prosegue alzandosi nel bosco e con un’ultima ripida ascesa, raggiunge il margine inferiore dell’Alpe Prà ( m 1243 ).Superato , a questo punto il limite della vegetazione , tutto il piano Ossolano si mostra in tutta la sua magnificenza.
L’alpeggio è sistematicamente caricato da un giovane portatore di handicap , che in estate trascorre le sue giornate all’alpe , fornendo servizio di ristoro agli escursionisti che transitano per raggiungere il Pizzo Camino o che più semplicemente salgono fin quassù per trovarlo.Nell’alpeggio è stato ricavato anche uno splendido bivacco , che sempre aperto ,offre ricovero con comodi quattro posti letto su brande con materassi.
Dall’alpeggio si scende a sinistra e si individua il segnavia ( rosso-bianco-rosso) che ci indica il percorso da seguire in discesa e che conduce alle baite dell’Alpe Pontero ( m 925 ) dal quale in pochi minuti si rientra sull’Alpe Jacheggi. Da qui , dopo aver compiuto un piacevolissimo percorso ad anello , si ritorna sul sentiero percorso in salita e raggiunto nuovamente la Villa , si scende, seguendo un muro di recinzione dei pascoli,si entra nuovamente nella faggeta ,e si perviene al punto di partenza.

( Torna a gite 2005 )