Val Anzasca

                                                                    Alpe Cortenero (m 2039)



Luogo di partenza : Mondelli ( m 1181 )

Dislivello : m 858

Tempo dell’intera gita : ore ( 6,15 )

Difficoltà : E

Gita effettuata : 17-05-2006

Effettivo cammino : ( 4,00 )

Percorrendo la strada della Val Anzasca , si supera Ceppo Morelli e si giunge in località Campioli dove girando a destra si raggiunge la frazione di Mondelli.
Appena partiti , Flavio inizia “ istantaneamente “ a raccogliere materiale per il suo sito ( www.cappeF.com ) , superiamo l’abitato e al bivio ( serie di cartelli indicatori ) , abbandonando il sentiero che sale al Passo Mondelli , si prende a destra il sentiero contrassegnato dal segnavia B 24 che si inoltra in un bosco di faggi e si incomincia a salire immettendosi in un canalone alberato , in cui il sentiero è di buona percorribilità ma talvolta poco visibile perché invaso dal fogliame.
Innalzandosi , il bosco si fa più rado e le latifoglie cedono il posto al larice , si raggiunge il dosso su cui sorge l’Alpe Motto  ( m 1548 ore 0,38 ) , qui il panorama incomincia a gratificarci e la giornata limpida ci permette di visionare tutte le cime circostanti , in fondo alla valle si riconosce l’inconfondibile Passo dei Mondelli.
Flavio e Claudio mi precedono ( ah…beata gioventù ) e , con passo spedito risalgono il costone invaso da rododendri che con la fioritura offriranno uno spettacolo da far concorrenza ad un giardino botanico.
Il sentiero prosegue , sempre ben tracciato sulla destra , in ripida salita esce dal bosco e dopo alcuni tornanti sbuca su una insellatura erbosa del lungo sperone roccioso che dalla Cresta delle Lonze discende su Prequartera . Qui sorge l’Alpe Colla , un insieme di numerosi edifici ristrutturati( m 2001; ore 1,30 ).
A destra dell’alpe , con traversata a mezza costa , prima in discesa e poi in continuo saliscendi , il sentiero guada diversi rigagnoli , traboccanti d’acqua causa il disgelo , e prosegue verso l’Alpe Cortenero ( m 2039; ore 2,00 ) .Il toponimo esprime appieno la caratteristica dell’alpe che costruito sullo sfondo delle scure rocce che lo circondano , si confonde con l'ambiente circostante a tal punto che lo si identifica solo quando ormai si è nelle sue immediate vicinanze , a ragione è stato definito “ il Corte di pietra “.
Alcuni cartelli illustrano la caratteristica dell’alpe , descrivendo la storicità delle costruzioni sottoposte ad un rigoroso restauro conservativo .Peccato che alcune delle incisioni rupestri richiamate nei pannelli esplicativi , risultino essere imbrattate con scritte di vernice rossa che riportano indicazioni semplicemente superflue.
Purtroppo il recupero “ conservativo “ è talmente conservativo al punto da impedirci di ammirare la soluzione usata per la costruzione della copertura degli edifici, dove la carenza di legname reperibile in loco ha fatto adottare la tecnica della costruzione “ volta a botte “ , tecnica in cui gli elementi che costituiscono la parte superiore del sostegno del tetto , si reggono reciprocamente esercitando spinte sui supporti delle mura portanti.( come si suol dire : “ di necessità virtù “ ).
Fortunatamente conserviamo le foto scattate in occasione della nostre precedenti salite. Qui in una baita è stato allestito uno spartano bivacco/rifugio; è incustodito ma sempre aperto , è in grado di ospitare una decina di persone.
Terminata la visita all’alpeggio , ci incamminiamo sulla via del ritorno e ripercorrendo il percorso fatto all’andata , ci riportiamo all’Alpe Colla ( ore 2,30 ) dove sostiamo per consumare un rapido spuntino.
Scattata l’ormai classica foto ricordo , (…sempre i soliti…) , ci apprestiamo ad effettuare il percorso in discesa , percorso che decidiamo di variare quando raggiungiamo in prossimità di una curva , un masso dal quale si diparte verso destra una traccia di sentiero ( ore 2,45 ) non segnalato ma sempre molto visibile , lo percorriamo giungendo in breve in quel che resta dei pascoli dell’Alpe Corte Vecchio ( m 1534 ore 3,10 ).
All’alpe ritroviamo i segnavia che indicano le direzioni da seguire , procediamo in discesa effettuando una piccola deviazione che ci permette di osservare la luccicante cascata del Rio Mondelli .
Ritornati sul sentiero , giungiamo in breve al bivio da cui avevamo iniziato la nostra stupenda camminata.
Riattraversiamo il piccolo agglomerato di case e perveniamo di nuovo al parcheggio dopo aver portato a compimento una escursione che ci ha ampiamente soddisfatti.

Bellissima escursione dove Il panorama verso il M. Rosa e l’alta conca dei Mondelli di per sé è già sufficiente a ripagare la fatica. Da vedere l’abitato di Mondelli con i suoi caratteristici edifici , dove su tutti spicca la  “ Casa degli Specchi “.