Val Sesia

                                                            TRAVERSATA RIMA – CARCOFORO

                                                                                                  



Luogo di partenza : Rima m. 1417
Dislivello : 934 m. in salita – 1047 m.in discesa.
Tempo dell’intera gita : ore 4,45
Difficoltà : E
Gita effettuata : il 28-06-2006
Effettivo cammino : ore 3,40

Questo itinerario , fa parte della GTA e del Grande Sentiero Walser e identifica il percorso che , anticamente,costituiva per le genti Walser il collegamento tra la Val Sermenza e la Val d’Egua.
Rima si raggiunge percorrendo la strada per Alagna ; arrivati a Balmuccia , si abbandona la statale , si piega a destra e si risale la strada provinciale della Val Sermenza arrivando dopo 10 Km. a Rimasco , a ridosso della chiesa parrocchiale troviamo il bivio per Rima sulla sinistra , si percorrono altri 7,5 Km. e arriviamo a destinazione.

Parcheggiata l’auto negli appositi spazi all’ingresso del paese , dopo i preparativi di rito , facciamo da “ guide !!! “ a Flavio  ( www.cappeF.com ) e visitiamo il caratteristico paese con le sue case dalle spaziose lobbie in legno ed ampie balconate , da cui cascate di fiori debordano in tutte le loro sfolgoranti colorazioni. Compiuta la visita , raggiungiamo il retro della chiesa dove imbocchiamo a destra il sentiero che identificato con il N° 93 riporta i colori rosso-giallo-rosso. Percorsi pochi metri , rivolgendosi a valle , l’abitato di Rima appare ai nostri occhi come un plastico sul quale vaghiamo con lo sguardo , il sentiero sale con lenti tornanti in un bosco di conifere e raggiunge l’Alpe Chiaffera m 1731( ore 0,40 ), la salita continua nel bosco ombreggiato e si cammina su di un tappeto di aghifoglie che rendono piacevole e non faticosa l’andatura , man mano che si procede il bosco si fa più rado e gli alberi d’alto fusto vengono sostituiti da una piantagione di conifere con prevalenza di pino mugo , specie poco presente in Valsesia , messa a dimora anni fa con funzione di difesa dalle valanghe che in primavera scaricano a valle ingenti masse di neve.
Oltrepassata la piantagione il sentiero prosegue su pendio scosceso , che se pur ripido , viene risalito in maniera molto graduale dagli innumerevoli tornanti che lo stesso compie e che conducono con una relativa fatica al Colle del Termo 2351 m. ( ore 2,05 ). Flavio , tediato dal continuo zig zag , rompe gli indugi e risale in direttissima giungendo in breve al valico.        Al Colle , come avviene in ogni escursione che si rispetti , ci accingiamo a scattare la classica foto ricordo e mentre effettuiamo i preparativi , ecco che Flavio ci stupisce con uno dei suoi effetti speciali , estrae dal “ cilindro “ il supporto per autoscatto da bastoncino che da buon “ cinese “ si è autocostruito imitando il mio. Il passo è identificato da una scritta su di un sasso riportante il nome del valico con la relativa quota. Purtroppo la giornata non è delle migliori e le condizioni atmosferiche ci fanno rinunciare alla salita alla Cima del Tiglio che si presenta avvolta dalla nebbia , inoltre , minacciose nuvolo scure ci convincono ad accelerare la discesa per portarci il più vicino possibile alla nostra meta nel caso si mettesse a piovere. Imbocchiamo così la Val Trasinera e iniziamo a scendere lungo il percorso ( segnavia N° 112 ) , poco prima di raggiungere l’Alpe Termo 2081 m. ( ore 2,25 ) , situato sotto la strapiombante parete nord di Cima Lampone , incontriamo una numerosa compagnia di escursionisti svizzeri che stanno compiendo il percorso GTA provenendo da Campello Monti con destinazione finale Mattmark. Il sentiero scende ora tra felci ed ontanelle e attraversa Trasinera Bella 1925 m ( ore 2,40 ) , sulla destra si vedono le baite abbandonate di Trasinera Brutta 1860 m. Continuando nella nostra discesa , raggiungiamo i maggenghi di : Selva Bruna 1464 m. ( ore 3,20 ) , Le Piane 1392 m e Costa , sbuchiamo sulla strada consortile giungendo al villaggio di Carcoforo 1304 m ( ore 3,40 ) dove ha termine la nostra traversata , ora non ci rimane che pensare di ritornare alla macchina.
Carcoforo , nel periodo estivo è collegato con Rima da un servizio di bus che parte alle ore 16,35 e arriva a Rima alle ore 17,05 , questo è il mezzo che intendiamo prendere per tornare al punto da cui siamo partiti.
In attesa dell’orario di partenza ( sono le 12,40 !!! ) , ci accomodiamo per consumare un veloce spuntino quando appare , con nostra gradita sorpresa , il bus che effettua la corsa per Balmuccia transitando per Rimasco dove alle ore 14,30 ci sarebbe la coincidenza per Rima. Senza indugiare , saliamo sul mezzo e ci portiamo a Rimasco dove in attesa della coincidenza , ammiriamo lo specchio d’acqua dell’omonimo lago e il simpatico monumento alle marmotte che adorna il piazzale. Qui Flavio ( per nulla intenzionato ad aspettare ) , decide di fare l’autostop e sfoderando tutto il suo “ charme “ trova un’automobilista caritatevole che gli concede un passaggio per risalire a Rima prima dell’arrivo del bus.
Io e Claudio ci accomodiamo comodamente ai tavolini del vicino bar e aspettiamo l’arrivo dell’amico che , molto cortesemente , si è oggi prestato a farci da autista riportandoci a casa molto prima del previsto.

Bella escursione senza alcuna difficoltà , su uno dei percorsi che hanno fatto la storia di queste montagne.
Per l’utilizzo del bus , preventivamente, acquistare il biglietto di viaggio a Rimasco presso il Bar Genzianella ( di fianco all’ufficio postale ).