Al
termine di questo primaverile autunno, ecco che finalmente è
arrivata la neve che nello scorso fine settimana ha imbiancato le
nostre montagne. Dato l’atteso evento, stabiliamo pertanto di
effettuare la prima uscita con le “ ciaspole ” in una zona
tranquilla e priva di pericoli, e così decidiamo di salire al
Devero che raggiungiamo percorrendo l’autostrada A26
sino a Gravellona Toce, quindi proseguiamo sulla superstrada
sino all’uscita per Crodo. Usciti dalla statale, seguendo le
indicazioni per Valle Antigorio/Formazza, arriviamo nel centro
di Baceno dove prendiamo a sinistra la strada comunale che
sale a Devero. Superiamo l’abitato di Croveo e in 7 km arriviamo a
Goglio nei pressi della centrale Enel,prendiamo a destra la strada
che con tornanti e gallerie sale a Devero. Nel parcheggio
all’ingresso della seconda galleria incontriamo gli amici Ezio e
Flavio (
www.cappef.com ) che si
stanno preparando per salire nella zona della Corona Troggi per poi
scendere con la tavola. Scambiati i rituali saluti, procediamo fino
al parcheggio superiore. La giornata si presenta tersa e ben
soleggiata, con lo sfondo di quel tipico cielo invernale che
conferisce ai colori un particolare splendore. Ultimati i
preparativi, ci incamminiamo giungendo in breve in
località Ai
Ponti, dove confluiscono nel Devero il Rio di Buscagna ed il Rio
della Rossa; oltre il ponte si estende la famosa , e non a torto,
Piana di Devero. La neve è abbondante e come prima uscita non ce la
sentiamo di pestarne più di tanta per cui decidiamo di seguire piste
già battute e ci incamminiamo verso destra sul sentiero per
Crampiolo dove è ben marcato un sentiero con evidenti segni di
passaggio. Seguendo la “ traccia bianca ” raggiungiamo la
Corte
d’Ardui m. 1748 ( h 0,30 ) con le sue due baite
ristrutturate, e qui notiamo come la nevicata si sia intrattenuta a
creare particolari effetti; ha messo il cappello alla
cappella e
alla scultura della fontana, che si presenta come un
Babbo Natale
che purtroppo non arriverà alle festività ( in questo caso la natura
crea e… non conserva!!!). Proseguiamo seguendo la sinistra
idrografica del torrente che attraversiamo poco dopo, quando
siamo oramai in vista della borgata di
Crampiolo m. ( h
0,10;0,40 )con le baite che si stanno risvegliando al tiepido
calore del sole. Superiamo, in un ambiente di suggestiva bellezza,
il gruppo di case, quasi tutte ristrutturate con gusto, in alcune
sono stati attentamente curati anche i
particolari.
Saliamo sino alla diga di Codelago m. 1856 ( h 0,25;1,05 ),
qui ci soffermiamo a scattare qualche foto al lago che sta
iniziando a gelare, per poi ridiscendere di nuovo a Crampiolo ( h
0,35;1,40 ) dove ci accomodiamo su di una panca e, al sole,
consumiamo il pranzo. Terminato il lussuoso pasto, bighelloniamo fra
le baite fotografando i bellissimi
scorci che la splendida giornata
ci offre in abbondanza, non tralasciamo nemmeno la tradizionale
foto
ricordo. Appagati da quanto abbiamo potuto ammirare, ci incamminiamo
sulla via del ritorno che effettuiamo transitando per il Vallaro, la
valletta ai piedi del Pizzo Stange. Grandi larici e giganteschi
massi erratici ci offrono ulteriori scorci panoramici che rendono
piacevole il cammino, prima di giungere in località Canton da cui
dominiamo nuovamente la
Piana del Devero. Scendiamo alla piana, il
sole va lentamente scomparendo, e ritorniamo alla macchina ( h
0,50;2,30 ), prima però non possiamo non osservare la
statua
di ghiaccio che si va costruendo. Scendendo, all’uscita della
galleria, ritroviamo Ezio e Flavio ( se ci fossimo dati appuntamento
non saremmo stati così puntuali ) che, terminata la loro “ ciaspotavolata ” si apprestano a loro volta a rientrare verso casa
al termine di una splendida oltre che appagante
giornata.
Escursione
tranquilla in uno scenario naturale di incomparabile bellezza,reso
ancora più suggestivo dalla neve. La classica escursione da compiere
in una bella giornata di sole, quando si è stanchi delle solite
quattro mura. |