Val Devero

Alpe Devero - Diga di Codelago ( m 1856)

 

Gita effettuata Il :  14-12-2006

Partenza da : Località ai Ponti m. 1631

Dislivello :  m  225

Difficoltà : T

intera gita :ore 4,00
effettivo cammino :ore 2,30

 

Al termine di questo primaverile autunno, ecco che finalmente è arrivata la neve che nello scorso fine settimana ha imbiancato le nostre montagne. Dato l’atteso evento, stabiliamo pertanto  di effettuare la prima uscita con le “ ciaspole ” in una zona tranquilla e priva di pericoli, e così decidiamo di salire al  Devero che raggiungiamo percorrendo l’autostrada A26 sino a Gravellona Toce, quindi proseguiamo sulla superstrada  sino all’uscita per Crodo. Usciti dalla statale, seguendo le indicazioni per Valle Antigorio/Formazza,  arriviamo nel centro di Baceno dove prendiamo a sinistra la strada comunale  che sale a Devero. Superiamo l’abitato di Croveo e in 7 km arriviamo a Goglio nei pressi della centrale Enel,prendiamo a destra la strada che con tornanti e gallerie sale a Devero. Nel parcheggio all’ingresso della seconda galleria incontriamo gli amici Ezio e Flavio ( www.cappef.com ) che si stanno preparando per salire nella zona della Corona Troggi per poi scendere con la tavola. Scambiati i rituali saluti, procediamo fino al parcheggio superiore. La giornata si presenta tersa e ben soleggiata, con lo sfondo di quel tipico cielo invernale che conferisce ai colori un particolare splendore. Ultimati i preparativi, ci incamminiamo giungendo in breve in località Ai Ponti, dove confluiscono nel Devero il Rio di Buscagna ed il Rio della Rossa; oltre il ponte si estende la famosa , e non a torto, Piana di Devero. La neve è abbondante e come prima uscita non ce la sentiamo di pestarne più di tanta per cui decidiamo di seguire piste già battute e ci incamminiamo verso destra sul sentiero per Crampiolo dove è ben marcato un sentiero con evidenti segni di passaggio. Seguendo la “ traccia bianca ” raggiungiamo la Corte d’Ardui m. 1748 ( h 0,30 ) con le sue due baite ristrutturate, e qui notiamo come la nevicata si sia intrattenuta a creare particolari effetti; ha messo il cappello alla cappella e alla scultura della fontana, che si presenta come un Babbo Natale che purtroppo non arriverà alle festività ( in questo caso la natura crea e… non conserva!!!). Proseguiamo seguendo la sinistra idrografica del torrente che attraversiamo poco dopo,  quando siamo oramai in vista della borgata di Crampiolo m. ( h 0,10;0,40 )con le baite che si stanno risvegliando al tiepido calore del sole. Superiamo, in un ambiente di suggestiva bellezza, il gruppo di case, quasi tutte ristrutturate con gusto, in alcune sono stati attentamente  curati anche i  particolari. Saliamo sino alla diga di Codelago m. 1856 ( h 0,25;1,05 ), qui ci soffermiamo a scattare qualche  foto al lago che sta iniziando a gelare, per poi ridiscendere di nuovo a Crampiolo ( h 0,35;1,40 ) dove ci accomodiamo su di una panca e, al sole, consumiamo il pranzo. Terminato il lussuoso pasto, bighelloniamo fra le baite fotografando i bellissimi scorci che la splendida giornata ci offre in abbondanza, non tralasciamo nemmeno la tradizionale foto ricordo. Appagati da quanto abbiamo potuto ammirare, ci incamminiamo sulla via del ritorno che effettuiamo transitando per il Vallaro, la valletta ai piedi del Pizzo Stange. Grandi larici e giganteschi massi erratici ci offrono ulteriori scorci panoramici che rendono piacevole il cammino, prima di giungere in località Canton da cui dominiamo nuovamente la Piana del Devero. Scendiamo alla piana, il sole va lentamente scomparendo, e ritorniamo alla macchina ( h 0,50;2,30 ), prima però non possiamo non osservare la statua di ghiaccio che si va costruendo. Scendendo, all’uscita della galleria, ritroviamo Ezio e Flavio ( se ci fossimo dati appuntamento non saremmo stati così puntuali ) che, terminata la loro “ ciaspotavolata ” si apprestano a loro volta a rientrare verso casa al termine di una splendida  oltre che appagante giornata.

Escursione tranquilla in uno scenario naturale di incomparabile bellezza,reso ancora più suggestivo dalla neve. La classica escursione da compiere in una bella giornata di sole, quando si è stanchi delle solite quattro mura.