Valsesia | |
Bec d'Ovaga o Res ( m. 1630 ) |
|
Gita effettuata il :21-12-2006 | |
Partenza da :Alpe Casavei m.809 | |
Dislivello :m. 821 | |
Difficoltà : E | |
![]() |
dell'intera gita : ore 5,00 |
![]() |
effettivo cammino :ore 2,40 |
Percorriamo la A 26, da cui usciamo al casello di Romagnano Sesia/Ghemme. Proseguiamo sulla SS 299 della Valsesia per circa 29 Km. sino a che, superata Borgosesia, prima di attraversare il ponte sul fiume Sesia, giriamo a sinistra seguendo le indicazioni per Doccio/Crevola/Parone. Costeggiamo la destra orografica del fiume sino a Crevola per poi salire a sinistra seguendo le indicazioni per Parone. Superiamo la località Le Piane e, deviando a destra, raggiungiamo l'Alpe Casavei dove parcheggiamo l’auto. Ci incamminiamo lungo la pista che si inerpica nel bosco, fiancheggiamo il Croso di Campiano che attraversiamo poco dopo, per sbucare sulla strada sterrata. Proseguiamo nella faggeta giungendo in breve all’Alpe Campo m.1070 ( h 0,30 ). Qui termina la strada sterrata, il sentiero ( N° 605 ) continua rientrando nel bosco, supera un tratto in cui i gradini sono scavati nella roccia e prosegue arrivando alla cappelletta dell’Alpe Pastore ( h 0,20;0,50 ) con bei tavoli in rustica pietra. Continuando nella nostra ascesa incontriamo un segnavia che ci incuriosisce notevolmente e che ci riserviamo di considerare meglio lungo la via di discesa. Proseguiamo e, il rifugio ci appare sempre più distintamente, percorriamo l’ultimo tratto di sentiero che, a zig-zag, risale il ripido ultimo tratto di pendio e ci ritroviamo in prossimità della cappelletta posta all’ingresso del piano su cui sorge il Rifugio Spanna-Osella della sezione A.N.A. di Varallo ( h 0,50;1,40 ). Depositato il fardello, risaliamo i pochi metri che ci separano dalla cima su cui si innalza la grande croce di vetta. Dalla cima si gode uno splendido panorama su tutta la Valsesia, dalla pianura fino all'ampia catena delle Alpi dominata dal Monte Rosa. Scattata la classica foto ricordo, scendiamo di nuovo al rifugio dove veniamo raggiunti da: Lucia, Mariangela ed Elio, del CAI di Borgomanero, che in compagnia di Zaira ( uno splendido cane lupo ) sono saliti giovandosi della splendida giornata. Consumato il pantagruelico!!! Pranzo, ( ci rifaremo nelle prossime feste ) salutiamo gli amici e ci incamminiamo sulla via del ritorno. Ci ritroviamo di nuovo all’indicazione che ci aveva stuzzicato durante la salita ( h 0,25;2,05 ). Nei pressi, una primula in fiore ci fa ricordare che oggi è il 21 Dicembre!! ( ma una volta in questa data non cominciava l’inverno??? ). Dopo le considerazioni meteobotaniche, decidiamo di seguire le indicazioni del nuovo sentiero sul quale ci incamminiamo, entriamo tra la mista vegetazione che ben presto si trasforma in una faggeta molto ampia e luminosa. Raggiungiamo la Sella Fajel, dove troviamo l’incrocio con l’itinerario N°603 ( h 0,15;2,20 ) e, continuiamo a discendere ( segnavia V1 ) lo splendido bosco in cui sono sempre ben evidenti i segni della recente marcatura. Il sentiero, completamente ricoperto dalle foglie, continua fino a che sulla nostra destra appaiono i pratoni dell’Alpe Casavei ( h 0,20;2,40 ). Praticamente siamo sul lato opposto a quello da cui abbiamo iniziato la salita. Visitiamo la graziosa cappella della “ Madonna dei poveri ”, attraversiamo l’alpeggio, superiamo l’agriturismo e siamo di nuovo alla macchina al termine di un’escursione senza difficoltà ma molto remunerativa dal punto di vista paesaggistico. Semplice escursione da effettuarsi nelle stagioni intermedie,quando in altri luoghi la neve è troppo alta o non in buone condizioni. La vetta, nonostante la quota modesta, costituisce un ottimo punto panoramico che offre suggestive visioni sulla catena delle Alpi e sulla pianura Valsesiana |