Val Bavona |
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Piano delle Creste m. 2108
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Gita effettuata il : 12 e 13 Luglio 2007 | ||||
Partenza da : Roseto m. 741 | ||||
Dislivello : | 1° giorno + m. 1552 - m. 237 | |||
2° giorno + m. 372 - m. 1739 | ||||
Difficoltà : E | ||||
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effettivo cammino : | 1° giorno ore : 4,00 | ||
2° giorno ore : 5,00 |
Come arrivare: Da Locarno, seguire le indicazioni “VALLEMAGGIA”, si risale tutta la valle attraversando diversi villaggi molto suggestivi sino a che , giunti a Bignasco, ci si inoltra in Val Bavona che si percorre quasi interamente sino a raggiungere Roseto.
Ci sono luoghi in cui è bello ritornare e il Piano delle Creste, per noi è fra questi; da sempre siamo attratti dalla montagna in genere, ma questo angolo delle Alpi così appartato e distante è uno dei luoghi da noi preferiti dove ritorniamo sempre con piacere. Dopo le visite del 2005 e del 2006; per il terzo anno consecutivo saliamo al Piano delle Creste per trovare gli amici Fausta e Bruno, e trascorrere una piacevole serata in loro compagnia in questo splendido rifugio della S.A.V. Come suggeritoci lo scorso anno da Bruno, effettuiamo la salita partendo da Roseto in Val Bavona, per arrivare così al Rifugio da un itinerario diverso dai precedenti. Superato il pittoresco nucleo di Foroglio, ammirata la sua imponente cascata, raggiungiamo Roseto e lasciamo l’auto. Iniziamo a salire seguendo il sentiero che si inerpica immediatamente in un bosco sviluppandosi tra massi di enormi dimensioni prima di uscire sulla Corona delle Fornaci. Risalendo faticosamente, incontriamo pareti quasi verticali che sembrano bloccare il nostro cammino ma l’ingegno delle genti di montagna e il lavoro di generazioni che hanno realizzato opere immani, ci permette di superare questi apparenti ostacoli risalendo, senza alcuna difficoltà, un rosario di scalinate in piode. Proseguiamo lungo il sentiero e raggiungiamo le cascine di Costa m. 1327 ( h 1,10 ), continuiamo nella nostra salita, seguendo il sentiero che compiendo un giro a semicerchio, in leggera salita ci porta a superare un ruscello che oltrepassato ci immette sul pianoro su cui sorgono le cascine di Corte Nuovo m. 1517 ( h.0,30;1,40 ). La zona boscosa, ci permette di continuare la salita godendo dell’ombra; la frescura dura poco ed in breve agli alberi si sostituisce una vegetazione arbustiva. Ci avviciniamo intanto ai 1800 metri di quota, il pendio si fa più dolce ed il sentiero gioca a rimpiattino nascondendosi a tratti nella folta vegetazione, siamo oramai nei pressi di Corte Grande m. 1860 ( h.0,40;2,20 ) nel comprensorio delle Alpi di Sologna. Proseguiamo per raggiungere la ristrutturata cascina di Sedone m. 2018 ( h 0,25; 2,45 ) posta su di un poggio da dove si ammira la Val Bavona fino a Cavergno. Da questo punto saliamo , praticamente in linea retta, dirigendoci verso una bastionata rocciosa che superiamo risalendo, sulla sinistra, l’esile sentiero che si arrampica sino ad arrivare su di un dosso su cui sorge un grosso ometto di sassi m. 2235 ( h. 0,35;3,20 ) da cui si intravede la diga di Robiei. Pieghiamo a sinistra e ci incamminiamo, seguendo i sempre evidenti segnavia, nel canalone che ci porta a raggiungere la Bocchetta di Fornaselle m. 2293 ( h.0,10;3,30 ), dopo aver risalito un ultimo pendio ricoperto di massi e rododendri. A questo punto è finita l’estenuante salita per cui procediamo con più dinamismo arrivando alla Lanĉhia di Fornasèl m. 2245 ( h 0,10,3,40 ) per poi continuare sui rocciosi terrazzamenti di Cazzài, e raggiungere il Lago piccolo di Antabia m. 2126. Il sentiero, costeggia il ruscello ed arriviamo al Rifugio di Piano delle Creste m. 2108 ( h.0,20;4,00 ) dove Fausta e Bruno ci accolgono con la loro consueta cordialità. Siamo i primi arrivati, ma si attendono tanti altri escursionisti che faranno sosta al rifugio, per cui Fausta e Bruno si cimentano, con maestria ai fornelli ( tutto risulterà ottimo e abbondante ).Conosciamo Teresa ed Emilio, con i quali facciamo amicizia e scambiamo subito percorsi ed itinerari, parlando di montagna arriviamo in un baleno all’ora di coricarci.
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