Come
arrivare:
Percorrere la A 26, fino al casello di Romagnano /Ghemme. quindi SS299
per Varallo - Alagna. Giunti alla seconda uscita della tangenziale di
Varallo seguire a destra le indicazioni per Fobello/Cervatto. Risalita
interamente la Val Mastallone, si raggiunge, dopo 18 km, Fobello;
proseguendo oltre, si svolta a sinistra e si supera un ponte che
permette di arrivare, dopo 2 km. a Cervatto.
Data
la stagione di scarsa affluenza, saliamo in auto, percorrendo una strada
molto stretta, fino alla frazione di Cadiano dove parcheggiamo. Ultimati
i preparativi siamo pronti a muovere, come al solito l’amico
Flavio (
www.cappef.com ) ci precede impugnando la sua fedele
fotocamera, preparato ad immortalare ogni
particolare; ci
incamminiamo lungo il sentiero contrassegnato dal
segnavia 501 che inizialmente scende per valicare, su di un ponte di
pietra, il torrente Cervo a quota 904 m. Risaliti sulla sponda opposta,
ci troviamo in breve al grosso agglomerato rurale di
Oro Negro m.1027 ( h 0,20 ) da dove, mantenendoci sulla
sinistra, iniziamo a salire per prati e pascoli; raggiungendo prima
l’Alpe e successivamente la
Sella di Camplasco m.1359 ( h 0,40;1,00 ), comunicante con il
sottostante Vallone della Meula. Pieghiamo a destra e, mantenendoci sul
filo di cresta, iniziamo a risalire la dorsale che scende dal Pizzo
Tracciora. Pervenuti alla quota di m. 1606, incontriamo la bella
costruzione di
Villa Banfi ( h 0,30;1,30 ) a cui si perviene anche con
l’itinerario 503 che ci ripromettiamo di seguire in discesa. Procediamo
nel nostro cammino e seguendo il sentiero che procede sul versante del
Vallone della Meula, superiamo l’Alpe Masaroli m.1708. Flavio, che ci
precede con funzione di apripista, è sempre il primo a scoprire cosa ci
sia dietro ad ogni curva, sino a che in vista della croce di vetta
inserisce il turbo e inizia a salire in direttissima, mentre io e
Claudio preferiamo seguire le
giravolte del sentiero e con un ultimo sforzo raggiungiamo la
cima
m. 1917 ( h 0,45;2,15 ). La vista che si gode dal Pizzo spazia
dalla pianura fino alle cime del Rosa. Scattiamo la rituale
foto ricordo e ci accomodiamo al
tavolo per gustare il meritato pasto dell’escursionista. Terminato
l’attento
esame delle cime circostanti, riconosciuti diversi luoghi già
visitati in precedenza, iniziamo la discesa per rientrare a Cervatto.
Scendendo in
direttissima, ripercorriamo un tratto dell’itinerario percorso in
salita fino a
Villa Banfi ( h 0,30;2,45 ), da qui seguiamo il sentiero 503,
percorrendo in discesa il sentiero, ancora in buono stato di
conservazione, che con pendenze modeste, discende descrivendo
innumerevoli zig-zag nell’ombreggiato bosco misto fino a che, in
prossimità dell’Alpe Terragno m. 1041, incrociamo l’itinerario 502 che
percorriamo indirizzandoci sulla destra, raggiungendo nuovamente la
località
Oro Negro da dove, piegando a sinistra, riattraversiamo il Torrente
Cervo per risalire a Cadiano nel luogo in cui riguadagniamo l’auto al
termine della nostra odierna escursione ( h 1,45;4,30 ).
Bellissima salita, seguendo il filo di cresta, con ampia visuale a giro
d’orizzonte sulle montagne circostanti.
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