Val Bognanco


Pizzo Pioltone m. 2612

 

 Gita effettuata in data : 13-Dicembre-2007


Escursioni 2007



Fotoalbum

 Partenza da :San Bernardo m. 1630
 Dislivello tot. : m. 1051
 Difficoltà : E
effettivo cammino : 4,30

 

Come arrivarci: Da Domodossola, usciti dalla Statale si svolta a destra. Seguendo le indicazioni si entra in Val Bognanco e si raggiunge Bognanco Terme; si prosegue con diversi tornanti fino a raggiunge la chiesetta di San Bernardo dove lasciamo l’auto.

Dal parcheggio, ci incamminiamo lungo la strada e subito veniamo accolti da una rassicurante bacheca che ci segnala dove siamo arrivati. Confortati da tale indicazione, proseguiamo lungo il percorso completamente innevato fino a raggiungere il ponte sul Rio Rasiga (h0,15) che attraversiamo. Iniziamo a salire, passando attraverso il bel lariceto, giungendo al nuovo Rifugio Al Dosso (h0,15;0,30) oramai ultimato e  pronto per l’apertura. Scattata una foto alla bella struttura, sovrastata dalla Cima Verosso, proseguiamo senza calzare le ciaspole tanta è bella e compatta la coltre nevosa, già battuta dal transitare delle motoslitte. Continuiamo con passo spedito e disinvolto, fino a che giunge il momento di ricorrere alle ciaspole, siamo oramai in vista dell’Alpe di Monscera m. 1971 (h0,45;1,15) da dove ammiriamo la splendida cima del Pizzo Pioltone identificata come nostra meta di oggi. Flavio ( www.Cappef.com ) studiato il percorso, decide di risalire il canale innevato. Claudio, inizia a rimontare lo scosceso pendio mantenendosi al limitare della zona innevata, le condizioni sono ottime e la neve risulta crostata quanto basta a sostenerci; ben presto Flavio passa a condurre e sale sempre più in direttissima dando a noi le indicazioni per raggiungere il sentiero estivo che, sgombro dalla neve, si intravede sulla sinistra. Raggiunto il sentiero, lo risaliamo compiendo una interminabile sequenza di curve, intervallando brevi tratti su residui nevai, sino alla cima. La salita è veramente ripida e faticosa, a piccoli passi e dopo innumerevoli soste, raggiungiamo la vetta m. 2612 (h1,30;2,45) che rappresenta un notevole punto panoramico sulla catena Andolla-Fletschhorn e sul gruppo del Monte Leone. La vista che si gode da quassù è a dir poco mozzafiato, una infinita teoria di monti innevati racchiudono ed incorniciano un panorama dominato da un cielo cristallino. Nonostante la splendida giornata, in quota spira una fredda aria che ci induce a scattare velocemente la oramai consueta e tradizionale foto ricordo, per poi abbassarsi velocemente alla ricerca di un posto riparato dove consumare il nostro veloce spuntino. Ci sistemiamo in una valletta e qui ci rendiamo conto che...non è tanto importante quel che mangi ma... con chi lo mangi e ... dove lo mangi, noi da qui non pretendiamo altro! Terminato di sfamarci riprendiamo la nostra discesa; ripercorrendo la via fatta in salita, ci è dato di assistere allo spettacolo del tramonto del sole che, nascondendosi silenziosamente dietro la Cima Verosso, disegna sul terreno suggestivi effetti di luce che anche gli amici vogliono immortalare. Siamo oramai al termine di questa stupenda camminata, a malincuore percorriamo gli ultimi passi che ci separano dalla piazzola in cui abbiamo parcheggiato l’auto (h1,45;4,30) che riguadagniamo per ritornare verso casa, dove riguarderemo le foto della giornata consapevoli che le stesse non sapranno rappresentare al meglio quanto hanno visto i nostri occhi e che rimarrà comunque impresso indelebilmente nella nostra memoria.

Un doveroso ringraziamento và all’amico Flavio ispiratore della gita odierna, oltre che paziente accompagnatore.