Come arrivare:
Percorrere la A 26 sino a Gravellona Toce, proseguire sulla S.S.
33 del Sempione sino all’uscita di Masera-Valle Vigezzo.
Risalire la SS 337 sino a Druogno, all’altezza del monumento
all’alpigiana, deviare a sinistra per Albogno; superata una
curva si risale, sulla destra, lungo una stretta strada che
conduce in pochi minuti a
Sagrogno.
Parcheggiamo l’auto negli esigui spazi a disposizione e ultimati
i preparativi, ci avviamo sulla destra delle case. Imbocchiamo
una stradina trattorabile che sale subito sulla sinistra con una
forte pendenza e giungiamo all’Alpe
Pezzacce ( h 0,10 ). Ci portiamo alle spalle delle
ultime baite e seguiamo i segni di vernice rossa, riportati su
delle betulle, che indicano la direzione da seguire per l’Alpe
Gora. Iniziamo a salire compiendo un lungo diagonale verso
destra che ci porta nei pressi di un torrente che superiamo per
continuare a salire sulla sponda opposta. Da questo punto ci
alziamo velocemente per raggiungere l’abbandonato Alpe Gora m.
1468 ( h 0,40;0,50 ) con le sue solide baite, recintate
da
lastre di pietra, che resistono all’abbandono mentre nei
sottostanti prati, felci ed ortiche, si stanno velocemente
riappropriando di quelle terre che generazioni di alpigiani
avevano reso utilizzabili. Superiamo la recinzione e
proseguiamo, praticamente in
verticale, risalendo il bosco che si fa più rado giungendo
al termine della vegetazione per risalire in ambiente aperto il
versante sud del Monte Mater. Le condizioni meteo non sono delle
migliori ma le previsioni davano miglioramenti per cui decidiamo
di proseguire raggiungendo la cresta sommitale del monte m. 2026
( h 1,10;2,00 ). Qui ci concediamo una breve sosta per la
tradizionale foto che scattiamo volgendo le spalle alla
Scheggia che nel frattempo viene oscurata da fastidiose nuvole
poco rassicuranti. Rimessi gli zaini in spalla, decidiamo di
scendere ad Albogno. Seguendo il filo di cresta, ci dirigiamo
verso il Monte Margineta, lungo la discesa incontriamo un gregge
di pecore che
incuriosito dal nostro passaggio, si avvicina. Proseguendo
in
diagonale perveniamo al Monte Margineta da dove scendiamo
alla
sella che lo congiunge alla Loccia di Peve ( h 0,40;2,40
). Osserviamo la sottostante
Valle Cortino con l’Alpe Aggia, già caricata dal pastore.
Dall’alpe si diffondono gli allegri suoni dei campanacci che
salgono fino a noi, ci fermiamo un attimo ad ascoltare questo
concerto, poi scendiamo sulla nostra sinistra per raggiungere la
ben tenuta baita dell’Alpe
Burial; da qui si può scendere a Coimo oppure ad Albogno.
Optiamo per scendere in direzione di Albogno, raggiungiamo le
diroccate baite di Burial e qui ci teniamo sulla sinistra
risalendo in diagonale la costa per giungere ad una bocchetta e
incontrare il sentiero che scende in direttissima dal Monte
Margineta ( h 0,30;3,10 )... stando sotto le baite
avremmo fatto meno fatica ma... non ci saremmo divertiti!!!.
Scendiamo lungo il
filo di cresta sul sentiero molto ripido fino a che
entriamo ne “ La Boscaglia ”, un meraviglioso ed interminabile
bosco di faggi, nel quale riappaiono i segni di vernice
arancione, spariti praticamente dall’Alpe Gora. Continuiamo
nella nostra discesa fino a raggiungere i prati di Piodabella (
h1,00;4,10 ) dove, nei pressi di una
ben ristrutturata baita,
arrugginiti cartelli, riportano le uniche indicazioni per
Burial. Ci immettiamo sull’antica mulattiera e subito
incontriamo la
Cappella dell’alpe, proseguiamo sino ad arrivare alle prime
case di Albogno, ( h 0,20;4,30 ) attraversiamo le sue
belle
stradine selciate, raggiungiamo la strada che risaliamo
brevemente per poi scendere, lungo la strada chiusa per lavori,
a prendere il sentiero che percorre pianeggiante la costa della
montagna per arrivare ad un
ponte che, attraversato, ci immette nei
prati di Sagrogno. Passiamo attraverso il caratteristico
paesino e ritorniamo al punto in cui è parcheggiata l’auto ( h
0,15;4,45 ).
Bella e
gratificante escursione anche se faticosa dato il sentiero che
praticamente sale in direttissima verso la vetta. Percorso che
sarebbe piaciuto molto al nostro amico Flavio!!!. |