Valle Devero


Monte Cazzola m. 2330

 

 Gita effettuata in data : 27-Novembre-2007


Escursioni 2007



Fotoalbum

 Partenza da : Devero m. 1631
 Dislivello tot. : m. 740
 Difficoltà : E
effettivo cammino : 3,30

 

Come arrivarci: L’Alpe Devero si raggiunge seguendo l’autostrada A26 sino a Gravellona Toce. Quindi si procede seguendo la statale del Sempione, passando Domodossola, sino all’uscita per Crodo. Usciti dalla statale seguire le indicazioni per Baceno/Val Formazza , raggiunto Baceno  si prende a sinistra la strada comunale raggiungendo il parcheggio di Devero.

L’unica cosa certa era la voglia di uscire dopo una pessima settimana di pioggia, contattati gli amici, si decide di andare a spasso senza avere individuato una meta precisa. Ci ritroviamo in auto e iniziamo a discutere su dove dirigersi, per certo sulla neve, visto che in alto ne ha fatta tanta, lasciamo a Flavio ( www.Cappef.com ) la decisione in merito alla località. Come si poteva facilmente immaginare, la sua preferenza cade su di una cima, non per nulla il suo sito declama : “ le cime e le valli...” la scelta cade sul Monte Cazzola, al Devero, che sappiamo ben innevato. Raggiunto il parcheggio, ci rendiamo subito conto che le condizioni di innevamento sono decisamente ottimali; la pioggia dalle nostre parti, è stata tutta neve in altura. Subito lo scenario che ci si presenta ci rende euforici e ci mette allegria, ci incamminiamo verso la località Ai Ponti da cui ci dirigiamo verso l’estremità occidentale della piana arrivando in breve alla simpatica frazione di Piedimonte; superiamo il ponte sul Rio Buscagna e ci alziamo gradatamente nel bosco seguendo le belle e ben marcate tracce definite da precedenti passaggi. Continuiamo sul sentiero, che praticamente costituisce un binario, ammiriamo le curiose forme modellate dalla neve depositatasi sui sassi del ruscello che attraversiamo su di un ponticello, poco più avanti, i larici si diradano per lasciare il posto alla lucente radura su cui sorge l’Alpe Misanco m. 1907 (h0,45). Nonostante la giornata feriale, l’abbondante nevicata, ha richiamato un insolito numero di escursionisti e scialpinisti che incontriamo lungo il percorso. lasciamo alle spalle l’alpe e continuiamo a salire, in direzione del Monte Cazzola, seguendo il percorso segnato dai passaggi con gli sci che guardiamo bene di non abbandonare, onde evitare sprofondamenti nella soffice coltre non ancora consolidatasi; la neve è veramente tanta. Sino ad ora abbiamo camminato senza che necessitassero le ciaspole ma giunge anche il momento in cui è meglio calzarle, il manto nevoso si va via via ammorbidendo ed avanzare è sempre più faticoso. Veniamo raggiunti e superati da sciatori che risalgono il ripido pendio e poi da altri ancora, c’è anche chi scende e come già detto, le pendici del monte sono animate da un insolito andirivieni; d’altra parte la giornata splendida non poteva non essere utilizzata in modo migliore! Dopo l’ultima faticosa risalita, raggiungiamo la sommità m. 2330 (h1,05;1,50) dove ci aspettano: Flavio, Ennio, Simone ed Ivan con i quali scattiamo la foto di vetta. Spira una fredda aria che, oltre ad aver spazzato completamente la cima dalla neve,  ci induce ad abbassarci velocemente in cerca di un posticino riparato, decidiamo così di scendere seguendo una pista appena battuta da altri escursionisti che sono saliti dal lato del Curt du Vel. Ci incanaliamo nella pista che digrada tra radi larici, giungendo in breve all’alpe m. 2060 (h0,40;2,30) dove rileviamo un’altezza neve di circa m. 1,30. Tutto è ovattato e fiabesco, il panorama circostante è semplicemente fantastico, di fronte a cotanta meraviglia, sostiamo per lo spuntino quotidiano. Riprendiamo il cammino immettendoci in una lunga e pianeggiante valletta arrivando al bivio per il Lago Nero m. 1990, discendiamo il ripido ed innevato costone, e siamo ancora presso l’Alpe Misanco; continuando nella nostra discesa raggiungiamo di nuovo la Piana del Devero dove, prima di concludere questa nostra stupenda escursione odierna,   ammiriamo la costruenda scultura di ghiaccio.