Val Vigezzo


Tour delle Bocchette m. 2063

 

 Gita effettuata il : 09-Ottobre-2007


Escursioni 2007



Fotoalbum

 Partenza da : Arvogno m. 1247
 Dislivello : 816 m.
 Difficoltà : E
effettivo cammino : 4,50

 

Come arrivare: Percorrere la A 26 sino a Gravellona Toce, proseguire sulla S.S. 33 del Sempione sino all’uscita di Masera, salire per la SS 337 della Valle Vigezzo fino a S. Maria Maggiore, superato l’abitato, al bivio si prende a sinistra seguendo le indicazioni per Arvogno,  dove si arriva dopo pochi chilometri.

In questa uscita, abbiamo il piacere di avere di nuovo con noi l’amico Franco, esperto conoscitore della valle, con il quale abbiamo già fatto delle stupende camminate in tempi lontani. Raggiunto l’amico in quel di Santa Maria Maggiore, insieme ci dirigiamo verso Arvogno dove parcheggiamo l’auto nei pressi del rifugio. Ultimati i preparativi, ci incamminiamo sulla strada asfaltata giungendo ad attraversare in pochi minuti il ponte sul fiume Melezzo, imbocchiamo sulla destra la scorciatoia, uscendo sulla strada sterrata che percorriamo sino ad arrivare al ponte sul Rio Verzasco. Valicato il ponte iniziamo  a risalire la seicentesca  mulattiera; opera immane realizzata con quasi duemila gradini e scrupolosamente conservata, che ci conduce prima all'Alpe Verzasco m.1333 (h0,20), costituito da un buon numero di baite, in seguito il tracciato si snoda tra faggi, abeti rossi e larici arrivando all'Alpe Villasco m. 1642 (h0,40;1,00). Qui incontriamo Geppo, Cele, Ugo e leo, amici del CAI di Borgomanero diretti al Lago di Panelatte, con loro condividiamo parte del comune percorso. Inebriati dal balsamico respiro del bosco di conifere, che la natura inizia ad avvolgere con i suoi caldi toni del rosso e del giallo per accompagnarli verso l’inverno, proseguiamo arrivando nella radura su cui si erge l’Alpe ai Motti m. 1810 (h0,30;1,30), contraddistinto da due lunghissime stalle. Dopo una breve sosta per ammirare lo straordinario scenario che si mostra ai nostri occhi, su tutti lo spigoloso  profilo della Pioda di Crana, proseguiamo con una salita regolare, sino alla cappelletta di San Pantaleone m. 2024 (h0,20;1,50) edificata nei pressi del Passo di Fontanalba m. 2024. Qui alcuni cartelli segnavia indicano varie direzioni, noi ci dirigiamo a sinistra seguendo i segni bianco-rosso, arrivando in breve alla conca in cui è adagiato il Lago di Panelatte m. 2063 (h0,10;2,00). Effettuata la visita al lago, scattata l'abituale foto ricordo, ritorniamo alla cappella dirigendoci a sinistra lungo un sentiero a mezza costa sempre ben segnalato ed evidente, per raggiungere la Bocchetta di Ruggia m. 1990 (h1,00;3,00) per poi scendere ed  arrivare all’Alpe di Ruggia e ai Laghetti di Muino con il simpatico Rifugio Greppi del CAI Vigezzo (h0,15;3,15) presso il quale effettuiamo il veloce pit-stop per il rifornimento. Continuando nel nostro cammino risaliamo, con una breve ascesa, il versante che costeggia le Schegge di Muino fino a pervenire alla Bocchetta omonima m. 1977 (h0,15;3,30), da qui è ben evidente la mulattiera  che ci conduce alla Piana di Vigezzo (h0,30;4,00). Purtroppo dispettose nuvole scure impediscono il soleggiamento del meraviglioso anfiteatro della valle. Dopo tanto cammino, visto che il grazioso Bar Ristorante Ratagin è aperto ne approfittiamo per concederci una pausa caffè, qui facciamo conoscenza con Luca, il cordiale gestore nonché abile cuoco. Dalla piana, percorriamo il versante nord de La Cima, dove arriva la seggiovia che sale da Arvogno, fino ad incontrare una pista forestale dalla quale si diparte un sentierino che con ripida discesa ci conduce a percorrere per un tratto la pista da sci per poi entrare a sinistra nel bosco di faggi  e attraversare i prati che sovrastano l’abitato di Arvogno dove scendiamo, arrivando nei pressi della fontana h0,50;4,50), per recuperare l’auto e far rientro a casa al termine di un’altra splendida giornata trascorsa in  amicizia in quella sorgente di emozioni che è la montagna.

Splendida escursione ad anello, in ambiente aperto e panoramico, con la dominante Pioda di Crana che accompagna lungo buona parte del percorso.