Val Vigezzo

Cima del Sassone m. 2086

Gita effettuata il : 18-Maggio-2007

Partenza da : La Vasca m. 970

Dislivello :  m. 1116

Difficoltà :  E

effettivo cammino :  ore 4,30

Come arrivare: Percorrere la A 26 sino a Gravellona Toce, proseguire sulla S.S. 33 del Sempione sino all’uscita di Masera-Valle Vigezzo. Risalire la SS 337 sino a che, superata Santa Maria Maggiore, si devia a sinistra raggiungendo Craveggia. A Craveggia si imbocca la strada verso La Vasca-Blitz parcheggiando l’auto, superata la prima curva a gomito, dopo il ristorante.

Posteggiata l’auto, raggiungiamo la curva dove su di un sasso, segni di vernice indicano l’avvio del sentiero. L’itinerario si svolge entro un ombreggiato bosco di conifere che risale con veloci tornanti per poi volgere a sinistra per compiere un lungo diagonale in un bosco misto prima di immettersi nuovamente in una fitta abetaia dove è necessaria molta attenzione per non perdere la traccia non sempre visibile. Usciti dal bosco, incontriamo un cartello indicatore ( h 0,30 ) che ci conferma che siamo sulla strada giusta. Il sentiero si trasforma in una comoda mulattiera, a tratti scalinata, che si dirige decisamente a sinistra risalendo il vallone del Rio Vasca. Procediamo nella salita e, superati alcuni valloncelli, raggiungiamo l’Alpe Marco di sotto m. 1436 ( h 0,30;1,00 ).Proseguendo nel nostro cammino risaliamo, fuori sentiero, la spalla erbosa fino a che arriviamo all’Alpe Marco di Sopra m. 1657 ( h 0,30;1,30 ) con il suo masso coppellato. Qui veniamo raggiunti dalla” cavalleria “ che ci sfila davanti mentre noi stiamo risalendo faticosamente il ripido versante che ci porta all’Alpe La Colla m. 1732 ( h 0,10;1,40 ) da dove, seguendo esili tracce, saliamo in diagonale sino ad incrociare il sentiero proveniente dalla Bocchetta del Rosario ( h 0,20;2,00 ). Attraversando pietraie e macchie di rododendri continuiamo a salire il versante verso la Val Vigezzo giungendo in prossimità di una bocchetta. Evidenti segni di vernice indicano la via da seguire per risalire la facile cresta e raggiungere la sommità su cui spicca l’imponente croce di vetta che identifica la Cima del Sassone m. 2086 ( h 0,30;2,30 ). La giornata ben soleggiata e tersa, ci permette di osservare nel suo insieme la vicina Val Onsernone, mentre lo sguardo si allarga sul vasto orizzonte volando sulla infinita teoria di monti che sono visibili da questo punto privilegiato. Claudio aggiunge le nostre firme sul libro di vetta; scattiamo l’immancabile foto ricordo prima di ridiscendere alla bocchetta da dove, percorriamo poi la cresta sud-est, dirigendoci verso la cima del Pizzo Formalone m. 2063 ( h 0,15;2,45 ). Da qui, seguendo il sentiero che scende sul fianco sinistro, raggiungiamo la sottostante B.tta di S. Antonio m. 1841 ( h 0,15;3,00 ) dove ci fermiamo per nutrirci con panini farciti da un panorama di prim’ordine. Terminato il rifornimento, iniziamo a scendere; percorriamo il sentiero che entra nella valle del Rio Rodeggia e raggiungiamo l’Alpe Cortignasco m. 1477 ( h 0,30;3,30 ), qui incontriamo Giancarlo e Mirella con il figlio Roberto, che molto gentilmente ci offrono uno squisito caffè. Dopo aver scambiato quattro piacevoli chiacchiere, salutiamo la gradevole e cordiale compagnia e procediamo nella nostra discesa raggiungendo il cancello che delimita i pascoli, per poi entrare nel bosco e raggiungere Crest m. 1247 ( h 0,20;3,50 ) da questo punto, una lunga diagonale sulla destra percorre l’ombreggiato bosco al termine del quale ci inseriamo sul percorso seguito in salita, raggiungendo di nuovo la carrozzabile nel luogo da cui eravamo partiti. Sulla via del ritorno, effettuiamo una sosta a Santa Maria Maggiore per salutare gli amici Franco e Teresa, che non vediamo da tempo e che ritroviamo in splendida forma. Tante sono le cose che abbiamo da raccontarci che ci dimentichiamo addirittura di fare una foto, ce ne scusiamo e provvederemo quanto prima a rimediare.

Escursione di grande panoramicità e di grande soddisfazione.