Come
arrivarci:
L’Alpe Devero si raggiunge seguendo l’autostrada A26 sino a Gravellona
Toce. Quindi si procede seguendo la statale del Sempione, passando
Domodossola, sino all’uscita per Crodo. Usciti dalla statale seguire le
indicazioni per Baceno/Val Formazza , raggiunto Baceno si prende a
sinistra la strada comunale che sale a Devero, fermandosi all’ingresso
della 2^ galleria al parcheggio di Cologno.
Il maltempo che da giorni imperversa al nord delle Alpi,
apportando copiose nevicate, ci ha fatto venire voglia di vedere la
natura sotto la neve, per cui cogliamo l’occasione per effettuare
un’escursione con le “ ciaspole ”. Flavio (
www.cappef.com ) si incarica di raccogliere le informazione sullo
stato di innevamento delle varie località e sentenzia che, per andare
sul sicuro, è meglio salire al Devero. Raggiungiamo il
parcheggio di Cologno e, ultimati i preparativi, ci inerpichiamo lungo l’omonima
gelida valle giungendo all’Alpe di Cologno m. 1684 (h0,20) per
poi continuare su terreno leggermente innevato fino a raggiungere La
Forcoletta m. 1889 (h0,30;0,50) dove, alzando lo sguardo, si
presentano le inconfondibili sagome del
Cervandone e della Rossa; con lo
sfondo di quel tipico cielo invernale che conferisce ai colori un
particolare splendore permettendoci di vedere la natura con altri occhi.
Continuando nel nostro cammino, risaliamo
ripidi pendii lungo i quali la
neve va via via aumentando di spessore fino a che sbuchiamo sul dosso
antecedente l’Alpe Sangiatto dove è oramai indispensabile
calzare le ciaspole. Procediamo verso il Lago del Sangiatto e sovrastando le
nostre
ombre, raggiungiamo l’Alpe Sangiatto m. 2010 (h0,50;1,40).
Flavio, osservate attentamente le condizioni e vista la splendida
giornata, propone di salire alla Bocchetta di Scarpia...proposta
approvata a condizione che sia lui ad accollarsi l’onere di fare da
battipista! Non c’era bisogno di precisarlo...è sempre davanti tanto che
nelle foto riusciamo sempre e solo ...a riprendergli... la targa.
Raggiungiamo la traccia del sentiero estivo, che ricalchiamo alzandoci
decisamente in diagonale verso sinistra, sino ad arrivare all’ampio
varco che si apre fra il Corbernas ed il Sangiatto e che costituisce la
Bocchetta di Scarpia (valico,sella) m. 2248 (h0,35;2,15) ripulita
dai i gelidi venti, spiranti da nord.
Divalliamo leggermente per
ammirare a sinistra l’Alpe Poiala e di fronte a noi, la depressione del
Passo del Muretto; ritornati in bocchetta, scattiamo l’immancabile
foto
di gruppo e ci apprestiamo a scendere. La neve sembra zucchero filato e
ci invoglia a compiere la discesa su terreno libero, galleggiando
allegramente sulla coltre bianca ed immacolata...prima del nostro
passaggio.
Divertendoci moltissimo, raggiungiamo di nuovo l’Alpe Sangiatto (h0,30;2,45) dove ci accomodiamo per consumare il
nostro rapido spuntino. Riprendiamo la nostra discesa seguendo la strada
di servizio dell’alpe, lungo il percorso, Flavio attesta le sue notevoli
doti di equilibrista! Siamo oramai arrivati alle baite della
Corte
d’Ardui m. 1765 (h0,45;3,30) con le sue
belle sculture; compiute
le
ultime discese...in slalom...giungiamo in breve in località
Ai Ponti,
dove confluiscono nel Devero il Rio di Buscagna ed il Rio della Rossa.
Non ci resta che compiere l’ultimo tratto di strada asfaltata per
raggiungere e superare la galleria oltre la quale ci aspetta l’auto
(h0,45;4,15) che ci riporterà alle nostre case dopo avere
trascorso un’indimenticabile giornata. Durante il tragitto, notiamo le
straordinarie sculture che il gelo si è sbizzarrito a costruire. |