Val Formazza


Alpe Sciolti  m. 2219

 

 Gita effettuata in data : 8-Novembre-2007


Escursioni 2007



Fotoalbum

 Partenza da : Canza m. 1419
 Dislivello tot. : m. 1146
 Difficoltà : E
effettivo cammino : 4,00

 

Come arrivarci: Percorrere la A 26 sino a Gravellona Toce, proseguire sulla S.S. 33 del Sempione sino all’uscita di Montecrestese. Procedere sulla SS 659 delle valli Antigorio e Formazza; superati Crodo e Baceno, risalire quasi tutta la valle per raggiungere Canza.

Raggiunta Canza, dove la strada abbandona la provinciale per raggiungere le case poste oltre il Toce, lasciata l’auto nel parcheggio, Flavio ( www.cappef.com ) effettua un rabbocco al serbatoio prima di scendere verso valle per una cinquantina di metri e  raggiungere, sulla sinistra, una palina segnavie. Iniziamo a salire, costeggiando il Rio Stelli, lungo il sentiero ricoperto da un tappeto di aghi di larice per alzarsi poi di quota con una serie di tornanti e raggiungere Bodma  m. 1616 (h0,20) , dove una fresca acqua zampilla da una rustica fontana in legno. Si procede sulla sinistra e si continua su di un costolone erboso, lasciamo a destra il sentiero che raggiunge Tamia Basso (h0,25;0,45) e, in continua salita, raggiungiamo  la condotta forzata ( h0,20;1,05) nei cui pressi un minuscolo cartello indica  il sentiero da seguire per raggiungere il Corno Tally. Scendendo verso destra, oltrepassiamo la condotta forzata,  attraversiamo il ruscello  oltrepassiamo la palina che riporta le indicazioni per il Passo Tamier e su di un larice troviamo due frecce, incise artisticamente, che indicano la direzione da seguire per Canza e per l’Alpe Bedriola. Procediamo in direzione di Bedriola raggiungendo la radura su cui sorge la solitaria baita dell’Alpe Tamia (h0,10;1,15). Gustandoci la splendida vista sulla valle del Vannino, in fondo alla quale spicca l’imponente mole dell’Arbola, il nostro itinerario continua, sempre su terreno ben marcato, e si sviluppa in curva di livello sino a raggiungere le imponenti costruzioni metalliche dei paravalanghe nei cui pressi resistono i ruderi di una costruzione (h0,15;1,30), qui decidiamo di salire a visitare l’Alpe Sciara per poi attraversare alti e scendere nella conca dell’Alpe Sciolti per raggiungere prima l’Alpe Bedriola e successivamente Valdo. Innalzandoci lungo l’esile sentiero raggiungiamo la solitaria baita dell’Alpe Sciara m. 2103 (h 0,10;1,40) posta in posizione soleggiata a dominare la vallata sottostante. Su percorso libero, risaliamo il canale retrostante, cercando di mantenerci al sole per evitare le insidiose rocce ricoperte da un sottile strato di neve. Raggiunta la quota massima della giornata m. 2376 (h0,35;2,15), ci accomodiamo su di una ampia placca rocciosa per la solita foto ricordo. Claudio e Flavio, osservano  la restante parte del percorso per individuare la via più breve, oltre che sicura, per scendere al sottostante Alpe Sciolti m. 2219, che ci si presenta come un ammasso di sassi, che raggiungiamo (h0,25;2,40). Disillusi dalla malinconica visione, discendiamo su percorso libero fra placche rotte, rododendri e vegetazione arbustiva fino ad incrociare il sentiero proveniente dall’Alpe Tamia, che avevamo abbandonato per salire agli alpeggi superiori; il percorso si contorce nel rado lariceto, dove Flavio trova pane per i suoi denti, per poi abbassarsi e raggiungere la bella radura in cui sorge l’Alpe Bedriola m. 1800 (h0,50;3,30) con la sua cappelletta votiva e la caratteristica fontana. Qui sostiamo per contemplare ciò che ci circonda e saziare i nostri stomaci che nel frattempo si stanno lagnando. Terminato lo spuntino del via...andante, intraprendiamo la discesa che rappresenta la parte terminale del nostro odierno giro ad anello; strada scendendo, incontriamo una antica cava di quarzo dove Flavio si...infila con spirito speleologico per documentarne l’interno. Siamo oramai a Valdo da dove non ci resta che risalire a Canza per recuperare l’auto percorrendo un ultimo, fastidioso tratto su strada asfaltata. Un provvidenziale passaggio, richiesto da... quello sfacciato di Claudio, ad una cortese e gentilissima  automobilista di passaggio, ci permette di accomodarci su una panchina in attesa del nostro autista che ci riconduce a casa dopo una gita improvvisata e fuori dai consueti sentieri.

Raggiunta l’alpe Sciara, per proseguire verso l’Alpe Bedriola, si consiglia di ritornare al bivio dove si è iniziata la salita e procedere sul più agevole sentiero segnato.