Val Grande


Alpe Curgei m. 1335

 

 Gita effettuata in data :20-Dicembre-2007


Escursioni 2007



Fotoalbum

 Partenza da :Colletta di Pala m. 1004
 Dislivello tot. : m. 667
 Difficoltà : T
effettivo cammino : 3,00

 

Come arrivarci: da Trobaso si sale a Miazzina per poi proseguire seguendo le indicazioni per Alpe Pala da dove si continua fino alla Colletta; se le condizioni stradali lo permettono, si può salire in auto sino alla Cappella Fina.

Quella di oggi non la definirei un’escursione, bensì una piacevole giornata in compagnia di Ezio e Flavio ( www.Cappef.com ), per il tradizionale scambio degli auguri in occasione delle imminenti festività. Organizziamo pertanto una passeggiata all’Alpe Curgei dove, facendo uso della accogliente struttura del gradevole “ Bivacco del Gufo” sosteremo per il pranzo. Incontriamo gli amici Ezio e Flavio a Trobaso e, dopo un veloce trasbordo di auto, ci indirizziamo verso la Colletta di Pala dove per prudenza lasciamo il mezzo. La  strada, innevata e gelata potrebbe creare delle difficoltà. Risaliamo la scorciatoia che, entra nel bosco e ci conduce alla Cappella Fina (h0,10), da qui ci incamminiamo lungo il sentiero che risale il fianco orientale del Pizzo Pernice che, degradando fino alla Testa di Cremisello, si va a spegnere sul contrafforte su cui sorge l’alpe Cavallotti. Lungo il sentiero sono state installate delle panche (h0,30;0,40), su cui subito gli amici si accomodano per una breve sosta, più oltre, rimontando  la Val Ganna, incontriamo prima la fontana del Zanni  (h0,15;0,55) e successivamente, un simpatico belvedere da cui si gode di un’ottima vista sul bacino  del Lago Maggiore. Proseguiamo arrivando in breve alla sella che divide la Val Pogallo dalla Valle Intrasca (h0,20;1,15); di fronte spicca la Marona sulla cui sommità risulta ben visibile la Cappelletta Ossario, sulla destra, il sentiero risale la dorsale verso nord est , e raggiunge il rifugio del Pian Cavallone, a sinistra si entra nella faggeta e dopo un breve traverso si raggiunge il simpatico ed accogliente bivacco m. 1335 (h0,15;1,30) dove è in programma una risottata. Raggiunto il bivacco, appaiono dei divertenti Babbi Natale che subito si dividono i compiti; chi provvede ad accendere il fuoco, chi a preparare il pranzo mentre altri provvedono a liberare l’ingresso da un insidioso strato di ghiaccio. Tra frizzi e lazzi, le operazioni procedono di conserva e il risotto con funghi è giunto a cottura. Nessuno rifiuta un piatto caldo, le porzioni vengono distribuite abbondantemente, tanto che quasi non servirà lavare la pentola, dicono che: “il riso nasce nell’acqua e muore nel vino″... noi gli abbiamo riservato sicuramente un’ottima sepoltura!!! A completamento della festosa giornata, non poteva mancare il tradizionale panettone, il cui taglio è affidato a Flavio, riconosciuto all’unanimità, l’anima, oltre che il motore... di ricerca ( vedi sito ), della splendida compagnia che si è andata a costituire. Sotto gli occhi attenti e vigili del padrone di casa, seguono il brindisi e lo scambio degli auguri. Scattate le foto di rito, mettiamo in ordine il locale e ci incamminiamo lungo il sentiero che in leggera salita ci riporta alla sella dove ci reinseriamo sul sentiero che scende alla Cappella Fina. Data la brevità del percorso e l’abbondante libagione, per smaltire i grassi (e non solo) incamerati, decidiamo di salire al Pizzo Pernice m. 1513 (h0,30;2,00) dove si ritrovano i Babbi Natale per una foto ricordo. Proseguiamo  verso la Colma di Cossogno e incontriamo Davide che sale di corsa verso la sommità da cui noi discendiamo, dopo un breve saluto, raggiungiamo i resti della teleferica, che salendo da Teggia, divallava a Cossogno; piegando a sinistra nel bosco percorriamo  un esile sentiero che sbuca poi in prossimità del caratteristico segnavie posizionato poco lontano dall’Alpe Cavallotti. Anziché scendere a sinistra, verso la cappelletta, superata durante la salita, e ritornare sul sentiero per il Pian Cavallone, ci dirigiamo verso l’Alpe Cavallotti dominato dalla struttura della “ Villa ” con il suo parco ed annessa ghiacciaia per la conservazione della neve. Seguiamo la recinzione e ci portiamo sul versante sud, dove, i numerosi appassionati di parapendio hanno attrezzato il decollo da cui partono per le loro aeree evoluzioni. Nonostante la modesta quota, la vista che si gode su tutto il bacino del Lago Maggiore è grandiosa, un ultimo sguardo e poi discendiamo lungo il sentiero che sbuca sulla strada forestale da dove , volgendo a sinistra, raggiungiamo di nuovo l’area della Cappella Fina dove rientriamo nel bosco per ridiscendere il breve tratto di sentiero che ci riporta nuovamente all’auto (h1,00;3,00) dove termina questa nostra piacevole camminata prenatalizia. Riaccompagniamo gli amici al luogo in cui ci eravamo trovati e, rinnovati gli auguri, li salutiamo e rientriamo verso casa felici e soddisfatti.

Ci sentiamo di indirizzare un sentito grazie ai componenti della Pro Loco di Miazzina che, con il loro lavoro, hanno reso fruibile una struttura decisamente molto graziosa, oltre che utile e funzionale.