Val Antrona


Anello dell'Alpe Cavallo m.1373

 

 Gita effettuata il : 01-Ottobre-2007


Escursioni 2007



Fotoalbum

 Partenza da : Viganella m. 578
 Dislivello : 795 m.
 Difficoltà : E
effettivo cammino : 4,00

 

Come arrivare: Percorrere la A 26 sino a Gravellona Toce, proseguire sulla S.S. 33 del Sempione sino all’uscita di Villadossola. Usciti dalla statale, si seguono le indicazioni per la Valle Antrona. Ci si immette sulla provinciale di fondovalle che si risale sino a raggiungere Viganella dove, si parcheggia l’auto nella piazza della chiesa.

Questa escursione, prende avvio dalla piazzetta di Viganella, diventata famosa per il sole riflesso dallo specchio che la illumina da Novembre a Febbraio, periodo in cui la luce naturale non riuscirebbe ad oltrepassare la catena montuosa che impedisce l’insolazione. Entriamo fra le case seguendo le indicazioni del segnavia C12, Flavio inizia subito a catturare angoli di mondo da riproporre sul suo sito (www.cappef.com),  superiamo il forno del pane e usciamo sui pianori terrazzati, attraversiamo su di un piccolo ponte un ruscelletto che origina una simpatica cascatella. Tralasciamo la pista che continua in piano e procediamo sulla destra alzandoci  rapidamente con degli stretti tornanti e perveniamo alle baite dell’Alpe Brig m.691 (h.0,15). Il sentiero diventa una bella mulattiera che esce diagonalmente a sinistra, per arrivare al bivio per Bordo. Continuiamo a seguire la pista che, in continua e ripida salita, ci conduce sul dosso su cui sorgono le baite dell’Alpe Barco di Sotto m. 897 (h 0,25;0,40), proseguiamo arrivando all’Alpe Barco di Sopra m. 986. Ignoriamo l’indicazione che conduce all’Alpe Pianezzo e continuiamo in falsopiano per raggiungere la radura dell’Alpe Gurbegia m. 1133 (h0,25;1,05). Saliamo alle ultime baite e giriamo a sinistra seguendo il sentiero che, addentrandosi nel vallone di Balmel, entra nel bosco per superare in successione le alpi di: Faiel m. 1207, Fuia m. 1221, Casalaccio m. 1300 e La Beula m. 1330. Il sentiero diventa via via più sottile, entra nel bosco e aiutati da catene superiamo alcuni tratti di roccia viscida arrivando al fondo del vallone dove troviamo il  torrente che attraversiamo per poi alzarci sulla sponda opposta. Percorso un ampio traversone, usciamo dalla faggeta arrivando nei prati dell’Alpe Cavallo m. 1373 (h1,25;2,30). Raggiungiamo la Cappella, che rappresenta il centro del nucleo di baite, sullo sfondo è ben visibile il Passo di Ogaggia.  una lapide commemorativa è posta a ricordo dei caduti della valle durante la seconda guerra mondiale e dei valligiani che operarono sull’alpe. Qui effettuiamo la sosta per il pranzo e per l’immancabile foto ricordo. Terminata la sosta, riprendiamo la discesa ed entriamo nel bosco, segnavia C14, raggiungendo la sottostante radura da cui ha inizio la lunga serie di tornanti che discesi, ci conducono all’Alpe Alber m. 997 (h0,30;3,00). Procediamo incontrando la Cappella Mundù, affrescata dalla cinquecentesca pittura che raffigura sul fondo l’immagine della Madonna col Bambino in braccio, purtroppo ridotta in uno stato irrecuperabile ed ingentilita solo da qualche compassionevole fiore di plastica. Continuando nella discesa, raggiungiamo l’abitato di Cheggio in cui una comunità buddista sta ristrutturando alcune baite, trasformando quello che era un villaggio abbandonato in un centro di spiritualità. Usciti dalle case, scendiamo sulla carrozzabile raggiungendo in breve la strada di fondovalle che percorriamo transitando da Rivera prima di arrivare, in pochi minuti, nuovamente a Viganella( h1,00;4,00).

N.B. Piacevole escursione ad anello su sentieri poco frequentati ma in buono stato di conservazione e ben segnati. Percorre con cautela il tratto tra l’Alpe La Beula e l’Alpe Cavallo dove  tratti umidi e parzialmente esposti richiedono attenzione.