Valsesia

Alpe Baranca ( m.1566 )

Gita effettuata il : 19-01-2007
Partenza da :Campo di Fobello m. 1175
Dislivello :m. 568 Max Quota m. 1743
Difficoltà : E
intera gita :ore 4,30
effettivo cammino :ore 2,30

 

Come arrivarci: Percorrere la A 26, fino al casello di Romagnano /Ghemme. quindi SS299 per Varallo - Alagna. Giunti alla seconda uscita della tangenziale di Varallo seguire a destra le indicazioni per Fobello/Cervatto. Risalita interamente la Val Mastallone, si arriva a Fobello ( 18 km. ), da qui si sale alla frazione Santa Maria ( dove è consigliabile lasciare l’auto nel periodo estivo), data la stagione, proseguiamo su carrareccia fino a pervenire in località Campo, 4 km.da Fobello.

L’escursione si svolge lungo il percorso “GTA” (segnavia N°517)che permette di collegare la Val Mastallone, attraverso S.Maria di Fobello, l’Alpe Baranca, il Col di Baranca) con Carcoforo. Parcheggiata l’auto, si completano i preparativi e, iniziamo a salire lungo la vecchia mulattiera che si inoltra nel vallone di Baranca, costeggiando il torrente Mastallone. In successione si superano , le alpi abbandonate di Catolino m.1252, e Lungostretto m. 1291. Flavio ( www.cappef.com ) sale con passo spedito dopo essere ritornato al punto di partenza …chi non ha testa ha gambe… ( è solo un modo di dire in quanto Flavio possiede entrambe le doti ). Dopo un breve tratto in piano, si scende per valicare il torrente su comodo ponte e seguendo le varie pieghe della montagna, ormai sulla destra orografica del Mastallone, la mulattiera si innalza a tornanti, sfianca un bosco di faggi e inizia un lungo traversone. La neve presente sul terreno ci induce a calzare le ciaspole per procedere più agevolmente. Con passo più sicuro, raggiungiamo l’Alpe di Baranca m. 1566 ( h 1,00), costituito da alcune baite al centro di un solitario vallone, qui durante l’estate è in funzione un Bed and Breakfast. La neve ricopre completamente il sentiero ma procediamo nel tentativo di raggiungere il lago di Baranca, superiamo un grosso cippo in pietra che riporta scolpite, le distanze da Varallo e Fobello ( 24 e 6 km. ). Il percorso si fa ripido per forzare la soglia rocciosa che porta al lago, incontriamo una chiesetta alpina, edificata dagli Alpini di Fobello sul luogo di una preesistente costruzione distrutta da una valanga. Continuiamo nella nostra salita mentre, dalle sovrastanti pareti rocciose, a causa dell’elevata temperatura e del forte vento che nel frattempo ha cominciato a spirare dal colle, bianchi rivoli di neve si precipitano a valle formando caratteristiche cascate che non ci preoccupano ma solo ci impensieriscono. Procediamo con cautela sino ad arrivare ad affrontare il superamento di un piccolo traverso molto scosceso, a precipizio sul sottostante torrente Mastallone. Il torrente nasce dal Lago di Baranca che intuiamo essere poco oltre l’infido passaggio. Un veloce consulto fa sì che il trio sia concorde nel non rischiare, a conferma che in montagna si va anche con la testa e non solo con le gambe, il che non è poco!!! . Siamo a quota m. 1743 ( h 0,30;1,30 )e qui riteniamo conclusa la nostra ascesa odierna, scattiamo la oramai tradizionale foto ricordo e ci accingiamo a ritornare sui nostri passi prima che le cose vadano peggiorando. Riguadagniamo l’Alpe Baranca ( h 0,15;1,45 )dove, al riparo del caldo vento che spira a tratti con insolita violenza, consumiamo il nostro frugale pranzo, reso molto più digeribile da un ottimo Vin Brulè che Flavio, da persona molto previdente quale è, si è preoccupato di portare al seguito. Al termine delle libagioni, ci incamminiamo sulla via del ritorno,superiamo con qualche piccola scivolata il ripido costone ed in breve siamo di nuovo al ponte dal quale con ulteriore breve discesa riguadagniamo la macchina ( h 0,45;2’30 ).

 

Escursione da non effettuare con terreno innevato a causa dei pendii scoscesi con forte pericolo di slavine.