Come arrivarci:
Da Locarno,
seguire le indicazioni “Vallemaggia”,
raggiunto Cevio,
si svolta a sinistra imboccando la Val Rovana. Giunti a
Cerentino si entra nella Val di Campo che si percorre
interamente fino a giungere a Cimalmotto, ultimo paese.
Da Cimalmotto si scende con l'auto fino alla
piccola zona del paese chiamata Pianelli Malcantone; da
qui parte il sentiero segnalato per l’Alpe ed il Lago di
Sfille.

Oggi, escursione oltre confine ad un lago già visitato
dal nostro “
mitico presidente ″ (
www.Cappef.com ) nel lontano 1993 quando,
prolungando la gita, era salito fino alla Cima di
Cregnell m. 2528 ripromettendosi fin da allora di
ritornarci, data la bellezza particolare del luogo...quando
si dice non è mai troppo tardi!!! Dopo varie peripezie
stradali causate da code e lavori in corso ( attenzione
sulla via per Cimalmotto sono in corso lavori che
possono bloccare il traffico per lunghi periodi ),
raggiungiamo il punto in cui
lasciare l’auto, scarse possibilità di parcheggio.
Terminati i preparativi, finalmente ci incamminiamo
lungo il sentiero che scende nel bosco fino nei pressi
di Fiümigna m. 1285 (h0,10) dove
si attraversa un ponte per poi cominciare a salire
nel fitto bosco, iniziamo una lunga traversata che ci
porta ad incontrare prima una
graziosa cappelletta e successivamente un
cancello di sbarramento che gentilmente Flavio tiene
aperto in attesa del mio passaggio. Superato lo
sbarramento, incontriamo
Ivonne e Barbara che, provengono dalla Capanna Arena
e sono dirette alla Grossalp, scambiati i saluti di rito
auguriamo loro una buona continuazione e dimostriamo
tutto il nostro apprezzamento per la loro
intraprendenza. Salutate le ragazze, continuiamo nel
nostro cammino che ci porta a sbucare poco al di
sotto dell’Alpe
di Sfii m. 1666 (h0,45;0,55) che ci appare in
un contesto da favola tanto che ci chiediamo dove sia
Heidy. Dopo una breve sosta...molto breve in quanto
Flavio è impaziente di continuare...perchè dice che il
bello deve ancora venire?!? Riprendiamo il cammino ed
attraversato il Ri di Sfii, su di un
bel ponte, pieghiamo a sinistra, ( il sentiero di
destra raggiunge in circa ore 1 di cammino il Lago
della Cavegna m. 1958 e l’ omonimo Passo m.1958 da cui è
possibile raggiungere la capanna Arena m. 1726 )
seguendo il sempre ben segnato sentiero, procediamo in
direzione del Piano delle Vacche per poi addentrarci nel
magnifico lariceto e cominciamo a risalire il ripido
sentiero che ci conduce ad uno
stretto passaggio, che superiamo pervenendo al
Lago di Sfille m.1919 (h0,50;1,45). Lo
spettacolo che si presenta ai nostri occhi è
semplicemente fantastico, ora capiamo il perché sia
sulle carte topografiche, che in loco, sia chiamato
semplicemente “ lago ″ e il desiderio di Flavio di
ritornarci è ampiamente giustificato e comprensibile. Il
lago è
incastonato nella roccia e nella limpida giornata di
sole, si rivela con tutti i suoi
splendenti colori. Tutti siamo affascinata da una
così stupenda visione che viene la voglia di poterlo
osservare dall’alto, per cui con immensa gioia da
parte di Flavio che... sente odore di cima... ci
incamminiamo verso
Corte del Lago che raggiungiamo e superiamo per
immetterci in un
canalino ricoperto da una distesa di rododendri. La
risalita si dimostra molto impegnativa e a fatica e
stringendo i denti...e non solo...sbuchiamo
sulla cresta della Cima del Lago da cui godiamo di
uno
spettacolo inimmaginabile, lo sguardo spazia a 360
gradi e
il lago sotto di noi è una vera tavolozza su cui
sono spalmate tutte le tonalità del blu. Non
soddisfatti, decidiamo di salire al vicino Om Cupign m.
2219 (h1,00;2,45) dove svetta la sua
imponente croce che domina tutta la
sottostante vallata. Terminata la contemplazione
iniziamo la discesa e, su terreno libero... molto
libero, scendiamo nuovamente al lago dove ci accomodiamo
per consumare il nostro pranzo all’aperto e scattare
l’usuale
foto ricordo...chi ha il fisico lo mette in
mostra... altri cercano di limitare i danni! Terminata
la pausa, cerchiamo di non lasciarci scappare nemmeno
uno dei tanti ed
infiniti toni che la luce del sole conferisce alle
acque, le nostre voci si rincorrono e lacerano il
silenzio che solitamente regna in questo luogo, vorremmo
poter soffermarci in questo posto incantato ma purtroppo
il tempo è tiranno e ci aspetta tutto il cammino di
ritorno per cui anche se a malincuore...molto a
malincuore, abbandoniamo questo angolo di paradiso e ci
apprestiamo a compiere il
percorso di ritorno ricalcando in senso inverso
tutti i passi fatti durante l’itinerario di salita.
Flavio, soddisfatto della bellissima gita, ci precede e
continua a scattare una serie infinita di fotografie
riprendendo da altre angolazioni anche i sassi
fotografati durante la salita; ad essere sinceri anche
noi non siamo da meno tantè che al termine risulteranno
scattate un gran numero di foto che conserveremo
gelosamente nei nostri archivi a ricordo di questa
indimenticabile giornata, trascorsa in compagnia di
amici, in un luogo di incomparabile bellezza che
consigliamo vivamente di visitare. Riguadagnata l’auto,
un’ultima foto a
Cimalmotto e a
Campo e poi a casa... arrivederci alla prossima.
 |