Valle Maggia

Om Cupign m. 2219

Partecipanti:
 
 Gita effettuata in data : 9-Luglio-2008                                                    

 Partenza da: Cimalmotto m. 1372
 Dislivello totale : m. 1155
 Difficoltà : E    
 Effettivo cammino h: 4,30

Come arrivarci: Da Locarno, seguire le indicazioni “Vallemaggia”, raggiunto Cevio, si svolta a sinistra imboccando la Val Rovana. Giunti a Cerentino si entra nella Val di Campo che si percorre interamente fino a giungere a Cimalmotto, ultimo paese. Da Cimalmotto si scende con l'auto fino alla piccola zona del paese chiamata Pianelli Malcantone; da qui parte il sentiero segnalato per l’Alpe ed il Lago di Sfille.
 

Oggi, escursione oltre confine ad un lago già visitato dal nostro “ mitico  presidente ″ ( www.Cappef.com ) nel lontano 1993 quando, prolungando la gita, era salito fino alla Cima di Cregnell m. 2528 ripromettendosi fin  da allora  di ritornarci, data la bellezza particolare del luogo...quando si dice non è mai troppo tardi!!! Dopo varie peripezie stradali causate da code e lavori in corso ( attenzione sulla via per Cimalmotto sono in corso lavori che possono bloccare il traffico per lunghi periodi ), raggiungiamo il punto in cui lasciare l’auto, scarse possibilità di parcheggio. Terminati i preparativi, finalmente ci incamminiamo lungo il sentiero che  scende nel bosco fino nei pressi di Fiümigna m. 1285 (h0,10) dove si attraversa un ponte per poi cominciare a salire nel fitto bosco, iniziamo una lunga traversata che ci porta ad incontrare prima una graziosa cappelletta e successivamente un cancello di sbarramento che gentilmente Flavio tiene aperto in attesa del mio passaggio. Superato lo sbarramento, incontriamo Ivonne e Barbara che, provengono dalla Capanna Arena e sono dirette alla Grossalp, scambiati i saluti di rito auguriamo loro una buona continuazione e dimostriamo tutto il nostro apprezzamento per la loro intraprendenza. Salutate le ragazze, continuiamo nel nostro cammino che ci porta  a sbucare poco al di sotto dell’Alpe di Sfii m. 1666 (h0,45;0,55) che ci appare in un contesto da favola tanto che ci chiediamo dove sia Heidy. Dopo una breve sosta...molto breve in quanto Flavio è impaziente di continuare...perchè dice che il bello deve ancora venire?!? Riprendiamo il cammino ed attraversato il Ri di Sfii, su di un bel ponte, pieghiamo a sinistra, ( il sentiero di destra  raggiunge in circa ore 1 di cammino il Lago della Cavegna m. 1958 e l’ omonimo Passo m.1958 da cui è possibile raggiungere la capanna Arena m. 1726 )  seguendo il sempre ben segnato sentiero, procediamo in direzione del Piano delle Vacche per poi addentrarci nel magnifico lariceto e cominciamo a risalire il ripido sentiero che ci conduce ad uno stretto passaggio, che superiamo pervenendo al Lago di Sfille m.1919 (h0,50;1,45). Lo spettacolo che si presenta ai nostri occhi è semplicemente fantastico, ora capiamo il perché sia sulle carte topografiche, che in loco, sia chiamato semplicemente “ lago ″ e il desiderio di Flavio di ritornarci è ampiamente giustificato e comprensibile. Il lago è incastonato nella roccia e nella limpida giornata di sole, si rivela con tutti i suoi splendenti colori. Tutti siamo affascinata da una così stupenda visione che viene la voglia di poterlo osservare dall’alto, per cui con immensa gioia da parte di Flavio che... sente odore di cima... ci incamminiamo verso Corte del Lago che raggiungiamo e superiamo per immetterci in un canalino ricoperto da una distesa di rododendri. La risalita si dimostra molto impegnativa e a fatica e stringendo i denti...e non solo...sbuchiamo sulla cresta della Cima del Lago da cui godiamo di uno spettacolo inimmaginabile, lo sguardo spazia a 360 gradi e il lago sotto di noi è una vera tavolozza su cui sono spalmate tutte le tonalità del blu. Non soddisfatti, decidiamo di salire al vicino Om Cupign m. 2219 (h1,00;2,45) dove svetta la sua imponente croce che domina tutta la sottostante vallata. Terminata la contemplazione iniziamo la discesa e, su terreno libero... molto libero, scendiamo nuovamente al lago dove ci accomodiamo per consumare il nostro pranzo all’aperto e scattare l’usuale foto ricordo...chi ha il fisico lo mette in mostra... altri cercano di limitare i danni! Terminata la pausa, cerchiamo di non lasciarci scappare nemmeno uno dei tanti ed infiniti toni che la luce del sole conferisce alle acque, le nostre voci si rincorrono e lacerano il silenzio che solitamente regna in questo luogo, vorremmo poter soffermarci in questo posto incantato ma purtroppo il tempo è tiranno e ci aspetta tutto il cammino di ritorno per cui anche se a malincuore...molto a malincuore, abbandoniamo questo angolo di paradiso e ci apprestiamo a compiere il percorso di ritorno ricalcando in senso inverso tutti i passi fatti  durante l’itinerario di salita. Flavio, soddisfatto della bellissima gita, ci precede e continua a scattare una serie infinita di fotografie riprendendo da altre angolazioni anche i sassi fotografati durante la salita; ad essere sinceri anche noi non siamo da meno tantè che al termine risulteranno scattate un gran numero di foto che conserveremo gelosamente nei nostri archivi a ricordo di questa indimenticabile giornata, trascorsa in compagnia di amici, in un luogo di incomparabile bellezza che consigliamo vivamente di visitare. Riguadagnata l’auto, un’ultima foto a Cimalmotto e a Campo e poi a casa... arrivederci alla prossima.