Val Colla - Svizzera

Anticima del Monte Gazzirola m. 2075

 

 Gita effettuata in data : 13-Febbraio-2008


Escursioni 2008

Fotoalbum
 Partenza da: Bogno m. 961
 Dislivello totale : m. 1114
 Difficoltà : E
effettivo cammino : 4,30


Come arrivarci:
Da Lugano, risalire la Val Colla seguendo le indicazioni per Soragno, Sonvico,  raggiungendo il paese di Bogno, dove lasciamo l’auto  nell’ampio parcheggio antistante la Casa Comunale.

Questa camminata ci è stata proposta da Mauro che, ci ha assicurato un’escursione sicura e molto remunerativa dal punto di vista panoramico. Accettiamo di buon grado il suggerimento in quanto, per noi, si tratta di andare alla scoperta di un territorio finora sconosciuto ed inesplorato. Ci ritroviamo come al solito e raggiungiamo Bogno dove Flavio ( www.Cappef.com ) crede di essere a casa essendo... non dimentichiamo “ il camoscio di Bogno ″. Dopo avergli spiegato che si tratta solo di un’omonimia, ultimiamo i preparativi e ci apprestiamo a dar corso alla camminata che ha come meta il Monte Gazzirola. Poco oltre il parcheggio, sul lato sinistro della strada, ha inizio il sentiero per il Passo di San Lucio; avviamo la nostra ascesa lungo l’ampia scalinata che ci porta fuori dal paese e in breve ci ritroviamo in mezzo ad un bellissimo bosco. Mentre saliamo ci appaiono sullo sfondo le cime abbondantemente innevate delle Alpi, dominate dal massiccio del Monte Rosa. Senza alcuna difficoltà risaliamo lungo il sentiero che segue un tracciato confortevole e privo di ostacoli, fino a che, uscendo dal bosco, siamo all'Alpe Cottino m. 1441 (h1,10), qui giunge anche la strada che sale da Certara; continuando nel cammino, seguiamo la bella pista battuta dalle motoslitte e copriamo la breve distanza che ci separa dalla Capanna San Lucio da cui  raggiungiamo l’omonimo passo m 1542 (h0,15;1,25) dove, appena sotto il crinale che segna il confine tra la  svizzera Val Colla e l’ italiana Val Cavargna, sorge sul luogo del martirio del Santo, l’antica chiesetta dedicata a San Lucio considerato il protettore dei casari. Mantenendoci sul lato italiano della linea di confine, saliamo in direzione dell’evidente croce in ferro, posta sull’anticima del Gazzirola e ben visibile dalla valle. Alla vista della nostra meta, Flavio è pervaso dal suo travolgente istinto... le cime e le valli... per cui, innesta le quattro ruote motrici, saluta tutti dandoci appuntamento... indovina dove? Mauro tenta di seguirlo, ma deve poi mollarlo in quanto la progressione del “camoscio” è da record. Noi consci dei nostri limiti, procediamo del nostro passo, superiamo la vecchia caserma della Guardia di Finanza, ora Rifugio San Lucio, e proseguiamo lungo la larga e panoramica cresta che, offrendoci splendide inquadrature a tutto campo sulle aree di Lugano e di Como, ci porta all’anticima del Gazzirola m. 2075 (h1,20;2,45) dove svetta l’imponente croce di vetta. Quando arriviamo, Flavio e Mauro si sono già rifocillati e riposati e la fotocamera di Flavio, sottoposta ad un immane lavoro, si è già raffreddata. Mentre consumiamo il nostro meritato pasto, ci godiamo il meraviglioso panorama  e tutti ci complimentiamo con Mauro per la scelta dell’itinerario. Scattata la tradizionale foto di gruppo, ci apprestiamo a scendere... quando qualcuno ricorda a Flavio che quella da noi raggiunta non è la vera cima, che si trova a circa una ventina di minuti di cammino proprio davanti a noi. Cosa... dice lui, non sia mai detto che io non raggiungo una cima! E così si incammina verso la vera cima per poterla enumerare tra le sue conquiste. Noi intanto ci incamminiamo lungo la discesa, ripercorriamo in parte il percorso fatto all’andata, e prima di raggiungere il pianoro su cui sorge l’oratorio, pieghiamo  a destra discendendo i ripidi pratoni ancora abbondantemente ricoperti di neve. Nel frattempo Flavio ci ha raggiunti... dicendo di essere arrivato in cima... noi per non contraddirlo lo assecondiamo!!! e tutti insieme felici e contenti rientriamo su Bogno (h1,45;4,30)dove ci attende l’auto e... una notevole coda prima di riuscire a ritornare a casa. Stupenda gita veramente molto panoramica come ci aveva assicurato Mauro.