Val Antigorio

Gaiola m. 1708

Partecipanti:
 
 Gita effettuata in data : 10-Giugno-2008                                                    

 Partenza da: Cravegna m. 872
 Dislivello totale : m. 1012
 Difficoltà : E    
 Effettivo cammino h: 3,45


Come arrivarci:
Percorrere la A 26 sino a Gravellona Toce, proseguire sulla S.S. 33 del Sempione sino all’uscita Crodo-Val Formazza. Si imbocca la SS 659 della Valle Formazza; dopo aver attraversato l'abitato di Crodo, prima di giungere a Baceno, sulla sinistra si stacca una strada con indicazioni “Cravegna-Viceno″, superato il grazioso abitato di Cravegna proseguire per raggiungere il rione Campieno dove si lascia l’auto.

A Campieno, sul muro di fianco alla fontana , un cartello segnaletico indica il sentiero per il Monte Cistella  Rif. Leoni , ci incamminiamo in questa direzione, superiamo una cappella e siamo a Lonsc m. 1130 (h:0,30).Risaliamo la bella mulattiera che  attraversa i rigogliosi  prati, resi ancora più verdi dalle copiose piogge di questa bizzarra fine primavera, attraversiamo questo mare d’erba, dove fanno capolino sparse e graziose baite, e ci ritroviamo   al Mot m. 1270 (h 0,30;1,00). Proseguendo incontriamo una cappella da cui parte il sentiero per Garina Superiore,e continuando a risalire i ripidi prati raggiungiamo il pianoro di Voma m. 1350 (h 0,15;1,15). Il sentiero si fa più ripido, Flavio (www.cappef.com) trovato il suo terreno ideale,effettua un allungo e raggiunge le sovrastanti baite di Prepiana Sopra m. 1503 (h 0,25;1,40). L’alpe domina tutta la  vallata e lo sguardo si perde in un oasi di verdeggianti praterie in cui sono immerse numerose baite che con il loro tono grigio contrastano con il colore di sfondo. Oltrepassiamo le baite e ci immergiamo nel fitto bosco che risaliamo ancora fino a raggiungere una prima deviazione per Deccia e, successivamente la costruzione del vecchio rifugio da tempo chiuso e in pessimo stato di conservazione. Pieghiamo a destra e raggiungiamo il fontanone (h 0,30;2,10) da cui prende avvio il buon sentiero che, compiendo alcuni saliscendi, attraversa il bosco per sbucare sullo splendido  Piano del Busin Crös (h 0,20;2,30)   da cui prende avvio il sentiero per il Monte Cistella, conosciuto come la via “ Tecch”, adatto solo agli esperti conoscitori del luogo che non soffrano di vertigini. Mentre osserviamo la copiosa fioritura di genzianelle che costellano il piano, veniamo letteralmente assaliti da una fastidiosa moltitudine di mosche che ci auspichiamo siano attratte solo dal nostro sudore... e non da altro???. Ciò rende problematico perfino  scattare una prima foto ricordo ma noi ci proviamo ugualmente con risultati migliori di quanto ci potessimo aspettare. I volti di Claudio, Flavio e Franco esprimono la soddisfazione per la vista di tanta meraviglia e, a costo di rimetterci l’obiettivo... non posso fare a meno di riprenderli. Nel frattempo siamo arrivati a Deccia Sopra m. 1694 (h 0,10;2,40) dove ci accomodiamo per consumare il pranzo e per un attimo di riposo. Terminato il veloce spuntino, scattiamo una foto di gruppo e ci accingiamo ad affrontare la discesa; ci portiamo  al margine superiore dell’alpeggio e  scendiamo sulla strada sterrata dove  una scritta ben evidente su di un masso riporta l’indicazione per Bogo. Il sentiero entra nel bosco e si dirige su ripido pendio in una valletta, dove i primi rododendri cominciano a fiorire, raggiungendo l’alpeggio di Booch (h 0,20;3,00) nei cui pressi una palina riporta le indicazioni per  Esigo e Deccia. Continuiamo la nostra discesa e dopo pochi passi ci ritroviamo ai margini superiori  degli ampi pascoli di Compolo m. 1262 che, oltrepassati, ci introducono ad un pianoro su cui sorge  l’Oratorio di Salera (h 0,15;3,15), datato 1729. Qui ha termine  l’antica strada selciata della Via Crucis che, partendo da dietro le case della piazzetta di Cravegna, si sviluppa con salita regolare con tutte le sue sedici  cappelle in un bosco ceduo per raggiungere l’Oratorio a quota 1195 m. Il sentiero costituisce  il tratto iniziale della “Veia di squetar”. Era l’antica via percorsa dalle mandrie che da Cravegna venivano condotte al pascolo nelle praterie di Devero. Continuiamo la nostra discesa ed incontriamo Fabrizio che, con la sua squadra sta effettuando, per conto della Regione Piemonte, opere di pulizia e manutenzione del sentiero.  Riprendiamo la discesa,  superiamo le località del Fracc e di Scarpiola  e quando  raggiungiamo le condotte forzate del  bacino di carico dell’Enel  siamo oramai in regione Buttanéng da cui raggiungiamo la piazza di Cravegna e da qui in breve risaliamo a Campieno (h 0,30;3,45)  terminando così una stupenda gita resa ancora più bella dalla giornata trascorsa  incredibilmente senza precipitazioni temporalesche.