Valsesia

Bocchetta di Campello  m. 1924

 
 Gita effettuata in data : 28-Marzo-2008


 Partenza da: Rimella frazione Chiesa m.1181
 Dislivello totale : m. 880
 Difficoltà : E
effettivo cammino : 4,30


Come arrivarci:
Percorrere la A 26, fino al casello di Romagnano /Ghemme. quindi SS299 per Varallo - Alagna. Giunti alla seconda uscita della tangenziale di Varallo seguire a destra le indicazioni per Fobello/Cervatto. Risalita interamente la Val Mastallone, si arriva a Rimella, da qui si sale alla frazione Chiesa ( 22 km. ) dove parcheggiamo l’auto.

Arrivata la primavera, avevamo detto: ” basta pestare neve ” così abbiamo messo in programma la salita alla Bocchetta di Campello dal versante valsesiano, itinerario esposto a mezzogiorno, in ambiente  aperto e soleggiato dove la neve al massimo l’avremmo trovata proprio in cima. Quindi, avviso gli amici di portare le ciaspole per precauzione...tanto non sarebbero servite!!! Questo era intenzionalmente il nostro programma, non avevamo ancora fatto i conti con questa bizzarra primavera invernale che ci ha riservato una gradita sorpresa. Mentre risaliamo la Val Mastallone, ci appare uno inaspettato spettacolo; nella notte una inattesa nevicata ha reso di nuovo tutto bianco. Rimella ci dà il benvenuto mettendo in scena una coreografia che lascia senza parole, proseguiamo e raggiungiamo la frazione Chiesa dove, per precauzione lasciamo l’auto; in condizioni normali si potrebbe procedere ancora per un chilometro raggiungendo il parcheggio di San Gottardo. Quello che vediamo è fantastico, quasi irreale, Flavio ( www.cappef.com ) non si lascia scappare l’occasione e fotografa a più non posso. Iniziamo a risalire lungo la strada fino ad incontrare un segnavia ( N° 2 ) che indica la direzione per San Giorgio. Tutto intorno è abbondantemente innevato e...visto che non volevamo più pestare neve...calziamo subito le ciaspole, che non abbandoneremo per tutta la salita e buona parte della discesa. Raggiungiamo la frazione Sella m. 1285 (h0,20), ritorniamo sulla carrozzabile che porta a San Gottardo e dopo circa 500 metri, sulla sinistra, imbocchiamo il sentiero GTA, in breve incontriamo la cappella detta “ della posa dei morti ” m. 1395 (h0,30;0,50) edificata nel luogo in cui venivano fatti sostare i defunti provenienti da Campello Monti prima di essere tumulati nel cimitero di Rimella; la data incisa nella pietra incastonata sotto la croce, ricorda la fine di quei lunghi cortei funebri. Il sentiero, abbondantemente ricoperto dalla neve, continua in leggera salita e raggiungiamo l’alpe Selletta m. 1447 (h0,20;1,10). La temperatura è decisamente molto elevata e questo ci fa esaminare attentamente le condizioni del percorso, sempre molto innevato, Flavio osserva che la coltre bianca si va modellando sui sassi, rendendo difficile il crearsi di  pericolose slavine per cui confidiamo nella sua grande esperienza e proseguiamo lungo il sentiero che prima segue le pieghe della montagna,  poi effettua una lunga diagonale sulla destra; supera il bivio per l’alpe Pianello (h0,50;2,00)  e ci porta ai piedi del ripido strappo finale che, risalito, ci permette di raggiungere la Bocchetta di Campello m. 1924 (h0,30;2,30) dove, sotto la croce di vetta, una targa ed un altare in roccia ricordano l’importanza di questa storica via di comunicazione con la Valle Strona e con l’abitato di Campello Monti, insediamento walser che per secoli rimase dipendente da Rimella. La vista che si gode dalla bocchetta è semplicemente stupenda, il Monte Rosa si presenta in tutto il suo splendore e possiamo individuarne tutte le sue vette. Scattiamo la classica foto di vetta e scendiamo all’alpe Pianello (h0,30;3,00) dove ci soffermiamo giusto il tempo per uno spuntino. Lasciamo l’alpe ed iniziamo a scendere lungo il sentiero percorso all’andata, la neve si va rapidamente sciogliendo e a tratti camminiamo su di una insidiosa fanghiglia; decidiamo di passare per San Gottardo per cui scendiamo a sinistra lungo una traccia di sentiero che passando per gli alpeggi di Versch m. 1525 e Van m. 1470  ci permette di pervenire in quel di San Gottardo. Continuiamo nella nostra discesa, ripassiamo per Sella per ritornare poi alla frazione Chiesa dove recuperiamo l’auto al termine di una stupenda escursione in un ambiente inaspettatamente reso magico da una effimera nevicata.