Val Antigorio

Alpe Deccia m. 1694
 
 Gita effettuata in data : 19-Gennaio-2008


Escursioni 2008

Fotoalbum
 Partenza da: Cravegna m. 816
 Dislivello totale : m. 888
 Difficoltà : E
effettivo cammino : 4,00


Come arrivarci:
Percorrere la A 26 sino a Gravellona Toce, proseguire sulla S.S. 33 del Sempione sino all’uscita Crodo-Val Formazza. Si imbocca la SS 659 della Valle Formazza; dopo aver attraversato l'abitato di Crodo, prima di giungere a Baceno, sulla sinistra si stacca una strada con indicazioni “Cravegna-Viceno″, superato il grazioso abitato di Cravegna proseguire in direzione di Viceno sino a raggiungere il ponte sul Rio Alfenza, dove si parcheggia l’auto.

In settimana è nevicato molto per cui siamo ansiosi di fare una ciaspolata come si deve, è anche vero che le condizioni del manto nevoso, non assestato, e le alte temperature, richiedono molta prudenza nella scelta degli itinerari. Per non sbagliare ed andare sul sicuro, niente di meglio che una escursione all’Alpe Deccia, salita tranquilla lungo la strada che si sviluppa nel  bel bosco, generalmente battuta dai gatti, quindi fatica relativa. Con noi oggi condividono questa camminata anche Davide, Ezio, Franco, Nick e Sergio oltre naturalmente a Flavio (www.Cappef.com) con il quale condividiamo solitamente le nostre uscite infrasettimanali. Ultimati i preparativi, iniziamo a salire lungo la strada consortile che sale a Deccia, il paesaggio che ci circonda è avvolto da una rilucente coltre di neve. La giornata , stupenda e prefestiva, si presenta movimentata; motoslitte, sciatori, ciaspolatori che si arrampicano lungo la strada innevata dalla quale si ammira un paesaggio mozzafiato. Superiamo diversi nuclei di baite ed arriviamo all’Alpe Paù m. 1280 (h1,00), il gruppo si allunga ma oramai siamo all’ingresso dell’Alpe Deccia m. 1610 (h1,00;2,00), le sue baite ci appaiono sfavillanti sullo sfondo di un cielo terso ed azzurro. Evidenti segni di precedenti sciatori, solcano il terreno su cui la coltre ha raggiunto uno spessore veramente notevole, un gatto delle nevi ha battuto una provvidenziale pista che seguiamo per raggiungere Deccia Sopra m. 1694 (h0,20;2,20). Dall’alto il panorama sottostante è semplicemente stupendo, scattate alcune foto, scendiamo nella neve ancora intatta e raggiungiamo una favolosa baita dove ci accomodiamo per consumare il nostro spuntino. Arriva Claudio con la moglie, che conoscendo Flavio, ci invitano a raggiungerli all’Alpe Voma presso la loro baita per un caffè. Accettiamo volentieri, anche perché questa deviazione ci permette di effettuare parte del percorso di discesa lungo un altro itinerario, e ci mettiamo in cammino. Seguiamo la via di salita sino ad incontrare la deviazione per Voma, giriamo a destra e, percorso un lungo tratto in falsopiano, ci troviamo sul piano in cui sorge il soleggiato alpeggio di Voma m. 1350 (h1,00;3,20). Gli amici ci ospitano offrendoci di tutto e di più...altro che caffè, la compagnia è bella ma purtroppo dobbiamo riprendere il cammino, ringraziamo e salutiamo Claudio, Paola, Roberto e Rosalba per l’accoglienza che ci hanno riservato e scendiamo in direttissima lungo la mulattiera sommersa dalla neve, effettuando un fuoripista da favola che ci ha permesso di divertirci moltissimo senza alcun pericolo. Quando raggiungiamo di nuovo la strada, siamo in vista della vettura (h0,40;4,00) dove ritroviamo gli amici con i quali scambiamo gli ultimi saluti, poi una visita al caseificio per l’acquisto di prodotti locali e poi tutti a casa.

Gita veramente entusiasmante con le racchette da neve che sono un ottimo strumento per scoprire la montagna in inverno e l’occasione ideale per un’escursione che permette di vedere con altri occhi la natura sotto la neve.