Accesso stradale:
Appena entrati in Varallo, imboccare la strada che da
Varallo porta a Camasco, e la si segue fino a
raggiungere Oro
dove
si parcheggia.
L/Morondo/Cartina%20Morondo.jpg)
La bassa valle è, a torto, lontana dagli itinerari più
battuti. Eppure nelle stagioni intermedie, quando la
natura è meno rigogliosa e il caldo non opprimente,
regala bellissimi percorsi. Uno di questi è quello che
andiamo a percorrere oggi: il sentiero
Vallaccia-Morondo- Colma Barella- Alpe Lincè
segnavia 631 del CAI Varallo con ritorno lungo il
sentiero 632 per compiere un parziale giro ad anello.
Il sentiero inizia nei pressi della località Vallaccia,
558m, dopo l’abitato di Crosa, sulla strada che da
Varallo conduce a Camasco e Morondo.
Noi
per accorciarlo
partiamo dalla
frazione Oro
m.753
dove lasciata la macchina ci immettiamo sulla mulattiera
che proviene dalla Vallaccia.
Entrati sulla mulattiera
si prosegue in piano sin presso il cimitero all’incrocio
col sentiero 636 proveniente da Civiasco. Si passa sotto
un arco in muratura e fiancheggiando le
suggestive
cappelle della Via Crucis si arriva alla
chiesa, costruita grazie ai contributi degli
artigiani emigrati a Roma, ed alla
piazza di Morondo, 792m. La si attraversa per
salire nella parte alta dell'abitato con
caratteristiche
case affrescate. Si ritorna sulla strada nei pressi
della
chiesa di San Rocco e la si segue fino al successivo
oratorio della Madonna delle Pecore, 883m,
(chiesetta alpestre eretta secondo la leggenda per
scacciare le streghe che abitavano i boschi circostanti)
qui si incontrano gli itinerari 629e 650 l’anello della
Cima della Rabbiosa. Alle spalle del ristorante, oltre
la strada, si
riprende il sentiero; nei pressi si lascia a destra
il 632 che per Colma Ballano conduce anch'esso all'Alpe
Lincè e che percorreremo al ritorno. Si supera un
piccolo ruscello, si attraversa un bosco dapprima di
pini, poi di faggi, rimanendo sempre sotto la strada
poderale che sale all’Alpe Sacchi, lasciando a destra le
Alpi Ciupa e Calza. Si attraversa nuovamente la strada e
si
prosegue su un erto pendio in un bosco di faggi fino
alla
Colma Barella, 1115m. Nell’ultimo tratto si possono
scorgere vari monti: Corno Bianco, Tagliaferro, Monte
Rosa e il gruppo dei Mischabel. Oltrepassata la
carrozzabile, si segue la strada in parte sterrata che
scende sul versante opposto, poi la si lascia
per un
breve tratto di sentiero che, tagliando il tornante,
porta all'Alpe
Lincè, 961m.
Lincè
è un bellissimo alpeggio utilizzata tutto l’anno e
occupa un’ampia area del vallone del Croso di Vallossera.
All'alpe facciamo sosta pranzo, qui incontriamo e
conosciamo
Angelina che molto gentilmente ci invita a bere un
caffè come si preparava una volta. Scambiate quattro
chiacchere , ringraziamo
Angelina per la cordiale ospitabilità. Dall’alpe
iniziamo il percorso di rientro e percorso un breve
tratto di sterrato, ci immettiamo sul
sentiero 632 che ci porta a raggiungere il prato su
cui sorge la diroccata alpe Cugnoli (979m.) da cui si
risale nel ripido bosco di faggi per raggiungere una
sterrata che si segue per poche decine di metri per poi
attraversare il prato e le belle case ristrutturate
dell’Alpe
Piana di Morondo per successivamente
alzarsi fino a raggiungere la
cappella della Colma di Ballano (1123m) da cui si
ammira un ampio panorama. Lasciato a sinistra il 638 che
scende a Civiasco, si
continua nel bosco di faggi e betulle, percorrendo
per un breve tratto la poderale si giunge al culmine del
dosso. Si entra in un bosco di conifere e sulla sinistra
si intravede una traccia di sentiero che proviene dalla
frazione Ronchi con a lato un piccolo poggio sul quale è
seminascosta fra l’erba una croce di ferro. Con
un’ulteriore
ripida discesa nel bosco si raggiunge di nuovo
il pianoro su cui si trovano: la chiesa della Madonna
delle Pecore, il Circolo Pro Loco Morondo “La
Pineta”, l’area attrezzata,
dotata di impianti sportivi e attrezzature libere
per giovani ed anziani.
Dopo una breve sosta, ci incamminiamo di nuovo sulla
mulattiera che ripercorriamo in senso inverso per far
ritorno al punto da cui siamo partiti.
 |