Acesso
stradale :
Percorrere la A 26 sino a Gravellona Toce, proseguire
sulla S.S. 33 del Sempione sino all’uscita di Crodo, si
prosegue sulla SS 659 delle valli Antigorio e Formazza,
dirigendo verso Baceno. Giunti a Baceno, al bivio in
centro paese, si tralascia la deviazione a sinistra che
porta al Devero e si prosegue a destra verso Premia e la
Val Formazza e tra suggestivi panorami e piccoli nuclei
abitati ricchi di tradizione, si raggiunge la frazione
di Fondovalle (Schtafuwald), situata subito dopo
l’uscita della nuova galleria. Parcheggio in località
Fracchie nei pressi del Campeggio Pineta
Oggi con
l’amico Flavio torniamo a ripetere la gita che già ci
aveva visto compagni di avventura nel lontano 2011
(https://www.cappef.com/le%20valli/formazza/superiore-a.htm).
All’uscita dei tre chilometri della galleria elicoidale
che permettono di superare il gradino della gola delle
Casse, che stringe la valle del Toce a monte della
frazione di Foppiano, sbuchiamo nell’ampia conca di
Formazza dove il primo paese che si incontra è
Fondovalle.
Qui lasciamo l’auto
e
attraversato il
ponte sul fiume Toce
raggiungiamo e superiamo le caratteristiche case del
piccolo nucleo. Uscendo dal paese iniziamo a percorrere
il sentiero G98a, indicato da una
palina segnavia,
che inizia a guadagnare quota in un bel
bosco di abeti rossi,
oltrepassato un torrente si risale una ripida costa, per
poi uscire nei
prati dell'alpe Stivello
(1594
m),dove con sorpresa troviamo il piccolo baitello ben
ristrutturato, complimenti per il bel recupero.
Raggiunto l’alpe
possiamo godere di una bella veduta
sulla Val Vova.
Superato l’alpe, continuiamo sempre in ripida salita;
agli abeti si sostituiscono i larici e la visuale si
allarga sulle montagne circostanti che, illuminate dal
sole, ci accompagnano nella nostra progressione. Il
paesaggio che ci circonda è comunque di tutto rispetto.
Risalito completamente il bosco, usciti dal lariceto
sbuchiamo sul pianoro a quota (m.1986) da cui, sulla
destra, si
stacca il sentiero (G98)
che
attraversa il Rio Ribo per raggiungere il Passo della
Foglia e proseguire verso Bosco Gurin valicando la
Guriner Furka o Passo di Bosco. Tralasciamo la
deviazione e continuiamo a risalire i magri pascoli
spazzati dalle valanghe invernali, mantenendosi sempre
in sponda idrografica sinistra, procediamo in direzione
dell’evidente
canalone
che si
para davanti a noi e alla cui sommità si trova il lago
da cui scende la cascata . Seguendo gli innumerevoli
ometti segnavia si piega verso destra, puntando alla
base del canale con pietraia che risale al lago, dopo
circa 20 minuti dal bivio con il passo della Foglia, un
evidente cartello
invita a
procedere sulla destra per risalire la
bastionata rocciosa
che
sostiene il lago evitando di risalire il ripidissimo
canalino in cui una frana ha interrotto il sentiero
rendendo l’attraversamento molto pericoloso. Si risale
faticosamente il ripido pendio che conduce alla fascia
di rocce che racchiudono la profonda conca in cui è
incastonato il
Lago Superiore.
La vista del lago ripaga ampiamente della fatica fatta
per raggiungerlo. Lo
splendido lago
è di
origine glaciale, con i suoi 35m di profondità e i suoi
quasi 5 ettari di superficie è il secondo lago naturale
della Val Formazza. Lo specchio d’acqua, collocato in
posizione molto suggestiva, appare sovrastato, da un
lato
dalle pareti strapiombanti del Pizzo Stella
e
dall'altro precipita improvviso nella valle sottostante,
formando la cascata. Raggiunta la nostra meta, facciamo
conoscenza con
Silvano ed Elena.Scambiamo
quattro chiacchere poi ci salutiamo . Noi sostiamo sulle
sue rive lago per consumare il nostro pranzo e
scattare innumerevoli foto
e la
immancabile
foto ricordo.
L’amenità del luogo inviterebbe a restare ma ci attende
ancora la via del ritorno per cui, affardellati gli
zaini
iniziamo a percorrere
a ritroso
il percorso fatto in salita e, continuando a manifestare
la nostra ammirazione per lo spettacolare paesaggio
offertoci dalla natura, raggiungiamo di nuovo il paese
di
Fondovalle
dove,
recuperata l’auto, iniziamo il ritorno verso casa al
termine di una giornata splendida che ci ha portato a
camminare su uno dei sentieri della storia dei Walser
per visitare uno dei più bei laghi naturali della Val
Formazza.
|